Con quest'opera l'autore affronta un genere diverso, e offre un saggio storico-politico sulle alleanze che hanno fatto nascere il primo e il secondo governo Conte. Il giudizio dell'autore sul primo governo Conte non è uniforme. Non positivo, ma neppure negativo per la prima parte, diventa negativo per la seconda, per via di alcuni provvedimenti, voluti da Salvini, accettati da Di Maio, imputabili a entrambi. Negativo è pure il giudizio sul secondo governo Conte, per quel vizio di origine comune: l'alleanza tra forze politiche diverse, tanto diverse da non poter essere fuse.

Osvaldo è un professore di lettere in pensione che per arrotondare lavora come correttore di bozze. Venanzio è un medico ginecologo, un uomo che ha fatto delle donne e del piacere la sua ragione di vita. Uno è single, anzi 'celibe non sposato'. L'altro ha tre mogli, cinque o sei figli legittimi e una quantità indefinita di figli naturali. La vita di Osvaldo è segnata da problemi di salute, dalla solitudine e da una certa pacata rassegnazione. Quella di Venanzio è un turbinio di gonne, di gambe e di lenzuola. Tutti e due sono stati molto amati. Il primo dai suoi studenti, il secondo da un universo femminile in continuo movimento, dove solo una cosa rimane costante: il sesso. Sembrerebbero due personaggi totalmente antitetici, eppure, per uno strano gioco delle parti, il destino li unisce in un incredibile intreccio, in cui alla fine si fondono personaggio reale e personaggio inventato e soprattutto non si sa più chi è il creatore dell'altro.

'Il soggetto di questa storia non mi appartiene. Né mi appartiene la storia, tutta (o quasi tutta) inventata. Sì che diventa superfluo ricordare che qualsiasi relazione con fatti e persone esistenti o esistite è frutto del caso. Come la mettiamo allora con l'intento dichiarato (prae-fatio) di voler scrivere una storia autobiografica. Una storia, semplice e lineare, come la storia della mia vita. Ma quello era il progetto, questa è l'opera che ne è uscita'.