Molti libri sono stati scritti sulla storia dell'emigrazione italiana. Tutti raccontano una vicenda movimentata, ma in questo libro, che copre il periodo dal 1920 al 1960, Luigi Damiano attira la nostra attenzione sulle storie precise e strazianti di alcune famiglie. Ci offre una testimonianza diretta riguardo a suo padre, «che partì anche lui, con una valigia di cartone sulla spalla». 'L'emigrante italiano in Francia' è un vero e proprio libro di riferimento sulla storia dell'emigrazione italiana non solo dal Nord-Est verso il Sud-Ovest della Francia, ma anche dal Centro-Sud dell'Italia con diverse destinazioni in terra transalpina.

Il libro racconta la sofferenza umana per le condizioni di vita difficili, il sacrificio e la resilienza dei militari impegnati nel conflitto, attraverso un approccio emotivo e rigoroso, della quotidianità dei soldati, e non solo, nelle trincee, offrendo uno sguardo ravvicinato su un aspetto cruciale e spesso trascurato della storia.

Un romanzo basato sulla storia di vita vera di una donna che, appena bambina, rimane orfana di entrambi i genitori: il papà fucilato dai nazi-fascisti, la mamma scomparsa per cause naturali. Vive la sua infanzia e la sua adolescenza prima in collegio e poi in convento, dove viene obbligata ad intraprendere la vita monastica. Da quel momento inizia il suo peregrinare tra l'Italia e il Cile, fino al definitivo rientro in patria e la decisione di abbandonare i voti.

Corredati da un diario rinvenuto sul Carso.