Lei chi è, cos'è? Non lo sa. La gente la considera 'strana', diversa. Per certo non la capisce, non comprende le sue dinamiche, anche perché in realtà... neanche lei ci riesce. Eppure è facile leggerla. È esattamente così come la vedi: semplicemente se stessa. Autentica, originale, non conforme. Neanche lo desidera. Che cosa? Conformarsi, appunto. Da mo che ha trovato la quadra e ha fatto pace con se stessa. A tutti gli effetti si piace così com'è: grassa, irrisolta... A qualcuno non va bene? Si girasse dall'altra parte. Di certo non fa parte del branco di pecore, o forse topi, guidati dal Pifferaio Magico, oppure sadico! E in fondo, a lei, che le frega? Ecco la storia di Fiamma, l'ultima arrivata nella numerosa galleria dei ritratti di Nadia Cristoni.

Esistono le sirene? Bisogna chiederlo a Ulisse, bambino curioso di tutto ciò che che ancora non conosce, che trattiene infinite domande dentro di sé. A queste domande solo la vita saprà rispondere: solo e affamato di esperienze, navigherà in un mondo difficile da gestire, lasciandosi guidare dall'istinto e dalle stelle. Lungo il suo percorso ci saranno molte 'sirene' ad ostacolarlo: donne in carne e ossa che il giovane Ulisse, cedendo al peso del suo nome mitologico, vivrà sempre come terribili, e fatali. E alla fine della sua storia, sorprendentemente, sarà proprio una di loro a regalargli il senso che ricerca da sempre. Il mito di Ulisse, e soprattutto del viaggio come conoscenza della vita, torna di nuovo nelle pagine di un romanzo, questa volta della bolognese Nadia Cristoni, per dimostrarci che non smette mai di essere immortale e affascinante proprio come le sirene...

Si intravede Bologna in filigrana, e la sua armoniosa, serena provincia, attraverso la storia di Penelope, una donna che non vuole crescere. Aiutata dal suo aspetto fisico, che nasconde la sua vera età, dall'entusiasmo per la vita, e da un bisogno quasi selvaggio di libertà, può forse permettersi di essere un'eterna bambina, anche se traumi, sensi di inadeguatezza e continui conflitti emergono prepotenti dal suo passato. Per sopravvivere a questi, e sperare di trasformarsi da crisalide in farfalla, dovrà superare le prove che rendono emotivamente adulti: la sconfitta, l'abbandono, la solitudine, l'amore. Affronterà ciascuna sfida con il suo proprio stile, a dispetto dell'età, delle convenienze e dei giudizi della società, e forse alla fine troverà il suo modo di stare al mondo. Forse.

Una storia che si divide in due parti, dall'immediato dopoguerra agli inizi del 1970. La protagonista è Estelle, una diciannovenne in grado di comunicare con i morti e di farsi obbedire dal vento, elemento capace di purificare il peccato e trasformare la vita e la tristezza. Allevata in una una comunità gitana, inizierà un viaggio alla ricerca delle proprie origini. Creatura selvaggia e indomita, risorgerà sempre dalle sue ceneri grazie alla fede e alla forza che la contraddistinguono. Una vita fatta di conflitti, sofferenze e persecuzioni, quella di Estelle, personaggio emblematico e fuori dal tempo ma che, nel momento più difficile, saprà regalare forza e intuizione sufficienti per accettarsi e ritrovare la voglia di vivere.

Una strana, assurda magia lega le anime di Isaac e di Viola. Lui è un solitario, malinconico artista che riesce ad incantare chiunque ascolti le note della sua armonica. Lei è bellissima, fragile e porta sulle spalle una vita difficile. Nessuno dei due riesce a capire cosa sia quella strana sensazione che li pervade quando, casualmente, incrociano gli sguardi. Eppure la loro storia non si intreccia con la soave delicatezza che ci si aspetterebbe da una storia d'amore. Per loro, le cose sono complesse ed oscure. Presto si incontreranno, in una situazione agli antipodi del romanticismo. E le cose, come sempre, non andranno come ci aspettiamo.