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2023 |
![]() ![]() Author: Cospito G. (cur.); Francioni G. (cur.); Frosini F. (cur.) Publisher: Ibis Nei 'Quaderni del carcere' il concetto di nazionale-popolare indica in primo luogo l'avvenuta combinazione di due grandezze - la nazione e il popolo - come effetto del secolare sviluppo dello Stato moderno. Tale legame si realizza, per Gramsci, nel modo più pieno nella Francia rivoluzionaria, con l'assorbimento attivo delle masse contadine nel disegno politico giacobino e la loro trasformazione in base permanente dello Stato. Il nazionale-popolare indica dunque la necessità - vitale per il potere moderno - di far sì che i contadini, che rappresentano l'enorme maggioranza numerica della vita nazionale, da minacciosa forza sconosciuta si convertano in parte attiva della politica statale. A partire da questa combinazione o dalle forme del suo (parziale) fallimento si pongono nel mondo contemporaneo le questioni del popolo e della nazione, con le relative rappresentazioni ideologiche (populismo e nazionalismo) e la necessità di elaborare l'assimilazione e la funzionalizzazione delle masse popolari all'egemonia borghese nelle sue distinte declinazioni nazionali. I contributi raccolti in questo volume prendono in esame questa costellazione concettuale, esplorandone le varie dimensioni: storico-politica, artistico-letteraria e linguistico-educativa. Saggi di C. Carnemolla, S. Cingari, D. Clemente, S. Coletto, G. Cospito, R. M. Dainotto, F. Dei, R. Descendre, F. Frosini, A. Gagliardi, S. Gómez, F. Izzo, M. Mustè, G. Schirru, C. Sclocco. € 25,00
Scontato: € 23,75
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2021 |
![]() ![]() Author: Cospito G. (cur.); Francioni G. (cur.); Frosini F. (cur.) Publisher: Ibis I contributi raccolti in questo volume ruotano attorno al nesso tra 'crisi' e 'rivoluzione passiva' come categorie fondamentali dei Quaderni del carcere. Della prima Gramsci si serve per analizzare diversi eventi che scuotono il Novecento (dalla crisi della cultura positivistica a quella di egemonia seguita alla prima guerra mondiale, dalla crisi del socialismo a quella dello Stato liberale con la nascita e l'avvento del fascismo, alla crisi, infine, del modello di accumulazione 'individualistico' con il crollo della borsa nel 1929), evidenziando come siano tutti legati all'emergere delle organizzazioni delle forze popolari quali nuove protagoniste della vita politica. Con 'rivoluzione passiva' egli indica un processo di rivolgimento e trasformazione 'progressivi', che però assorbono politicamente le spinte alla frattura innescate dalle crisi e impediscono derive di tipo 'giacobino'. Nell'intreccio di 'crisi' e 'rivoluzione passiva' si disegna un complesso dispositivo che la borghesia forgia nel secolo XIX per conquistare il potere e che ripropone nel presente per poterlo mantenere, facendo proprie alcune delle rivendicazioni del suo avversario e privandolo così della capacità di iniziativa politica. € 25,00
Scontato: € 23,75
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