'Bianciardi è uno degli scrittori più emblematici e geniali della generazione dei primi anni Venti: cioè di una generazione straordinaria per qualità letteraria e capacità di leggere la realtà, la generazione di Meneghello, Zanzotto, Rigoni Stern, Domenico Rea, Fenoglio, Pasolini, Calvino, Giudici. In un gruppo così prestigioso, Bianciardi ha incarnato fino allo strazio e all'autodistruzione prima il sogno di un'Italia diversa, poi la percezione acutissima delle distorsioni della modernizzazione, offrendoci una visione radicalmente critica del cosiddetto 'miracolo italiano', anzitutto, ma anche mettendo a fuoco, precocemente e perentoriamente, le dinamiche della piena assimilazione del nostro Paese al capitalismo globale. La sua storia è davvero un''autobiografia di tutti', una parabola esemplare della storia d'Italia.' (dall'Introduzione di Riccardo Castellana e Gianni Turchetta)
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