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2025 |
![]() ![]() Author: Candellieri S. (cur.); Favero D. (cur.) Publisher: Moretti & Vitali Fin dalle origini del lavoro di Freud e Jung, il linguaggio è lo strumento su cui si incardina il metodo psicoanalitico, basti pensare alla celebre definizione della psicoanalisi come talking cure data da Anna O., la geniale paziente di Breuer. Il linguaggio è un'entità quanto mai complessa, teso com'è tra una spinta definitoria che può diventare opprimente e una indeterminatezza espressiva che può diventare angosciosa, tra il dire troppo e il dire troppo poco, tra il comunicare e l'afasia, tra il significato come 'sasso in bocca' al significante, secondo il noto asserto lacaniano, e significanti logorati dall'uso e divenuti vuote parole, e ancora tra l'essere contemporaneamente strumento di verità e liberazione e strumento di menzogna e manipolazione. Ma se sappiamo accettare questa opposizione polare di fondo, il linguaggio può liberare la propria inesauribile capacità espressiva ed essere uno straordinario strumento di cura. Potremmo allora riformulare il conflitto intrinseco al linguaggio ricorrendo ai termini amati da Umberto Eco e presi in prestito da Apollinaire di 'Ordine e Avventura': termini polari anch'essi ma che consentono un respiro oscillatorio della mente, un ciclo di Krebs psicologico ricco di potenzialità espressiva e trasformativa. Il linguaggio dunque come 'organo' vitale e strumento di cura raffinato e complesso. E proprio in ragione di questa vitalità e di questa complessità, nello spirito dell''enciclopedista' à la manière de Umberto Eco, cioè di una figura che, a differenza dell'esperto, riconosce il bisogno costante di muoversi alla ricerca di nuove € 27,00
Scontato: € 25,65
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2023 |
![]() ![]() Author: Candellieri S. (cur.); Favero D. (cur.) Publisher: Moretti & Vitali Susan Sontag con Note su 'Camp', Gender Trouble di Judith Butler, la Teoria Queer con le sue sfide all'identità di genere, il lavoro decostruzionista di Derrida, poststrutturalista di Foucault e soprattutto quello semioanalitico di Kristeva sono stati gli assi culturali portanti in cui si sono inscritte le giornate di studio. Si è cercato di porre in comunicazione la metapsicologia junghiana, ancorata principalmente a dialettiche identitarie antinomiche e giochi di polarità con la 'fluidità' e le diverse ibridazioni (di genere, in estetica, tra uomo e dispositivi non umani) proposte dalla contemporaneità, senza dimenticare come Jung stesso sia ricorso al vaso alchemico e alla sua valenza simbolica di contenitore psichico e miscelatore di elementi plurali. Nello sviluppo delle giornate di studio, oltre alle tradizionali relazioni ex-cathedra e/o a gruppi di lavoro, ha avuto luogo anche una parte performativa coerente con il tema. L'obiettivo delle giornate di studio/performance è stato quello di sensibilizzare e aumentare la conoscenza/competenza dei partecipanti relativamente ai fenomeni di indebolimento identitario, nel senso che dà Vattimo al termine, fenomeni sempre più riscontrabili nella clinica analitica oltreché nella contemporaneità. Testi di Adriano Cacciola; Stefano Candellieri; Felice Cardone; Stefano Carpani; Stefano Cavalitto; Livia Di Stefano; Davide Favero; Michela Fiore; Valentino Franchitti; Maria Teresa Marina Giaveri; Fabio Giudice; Rita Ingrassia; Francesco La Rosa; Chiara La Torre; Teresa Legato; Chiara Lombardi; Gianfranco Marrone; Vivienne Meli; Laura € 30,00
Scontato: € 28,50
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2021 |
![]() ![]() Author: Candellieri S. (cur.); Favero D. (cur.) Publisher: Moretti & Vitali Ventidue intellettuali accettano la sfida e si confrontano sul nodo del 'riconoscimento' senza esitazioni, ammiccamenti e sconti, sviluppando da un focus comune la complessità derivante dalla ricchezza della materia. Il saggio collettaneo affronta il tema utilizzando un approccio metodologico interdisciplinare e comparatistico attraverso la partecipazione di psicoanalisti, filosofi, letterati, semiologi, antropologi e di altri autori di elevato profilo intellettuale afferenti a settori disciplinari contigui alla psicoanalisi e interni all'area delle Scienze Umane. Il riconoscimento (anagnorisis in greco, agnitio in latino) è un topos cruciale nelle opere narrative: si tratta del momento in cui un personaggio viene riconosciuto nella sua vera identità da altri, come nella celebre scena del riconoscimento di Ulisse da parte di Euriclea, o comprende egli stesso la propria identità, come nel caso di Edipo. Nella relazione terapeutica, parimenti, il riconoscimento è elemento essenziale del processo di cambiamento, che si sviluppa attraverso un movimento di graduale riacquisizione di sé: solamente ri-conoscendo se stessi è, infatti, possibile procedere in modo fertile nella propria individuazione. Il testo raggiunge il suo obiettivo - provvisoriamente, aprendo nuovi interrogativi, giacché, come ricorda Blanchot, la riposta è la morte della domanda - articolando riflessioni teoriche con una rassegna di casi clinici dove il riconoscimento è colto puntualmente nel suo valore trasformativo. Testi di Lino Ancona, Paulo Barone, Stefano Candellieri, Felice Cardone, Stefano Cavalitto, Si € 24,00
Scontato: € 22,80
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