'Tutto ha un senso inequivocabile e allo stesso tempo non se ne percepisce alcuna finalità'. Il viaggio di Alessandro all'interno della foresta nasce proprio per ritrovare se stesso, in un momento della sua vita in cui sente l'intimo bisogno di esplorare nuove dimensioni dell'agire e di staccarsi dal dolore esistenziale, alla ricerca di una rinnovata sorgente che ricrei in lui l'amore pieno per la vita. Il suo gatto Ares è l'eroe inconsapevole che gli permette di entrare nella foresta, luogo elettivo di ogni ricerca. Cosa cerca realmente Alessandro? Ares, o la sacra sorgente della sua ispirazione creativa? È qui che il lettore intraprende, con Alessandro, il viaggio di ricerca, ma soprattutto è qui che il lettore vive gli incontri che avverranno nella foresta assieme alla sua personale esperienza. Tonia, Marcello ed Elisabeth sono coloro che gli permetteranno di risorgere a una nuova forma di consapevolezza. Ognuno di loro regalerà al protagonista la possibilità di aprirsi ad ambiti di conoscenza prima di allora inesplorati, o solo sfiorati. Sarà, per lui, un modo per contemplare con occhi nuovi il paesaggio interiore che lo porterà fino al cuore della sua stessa foresta!

Diario del viaggio di un uomo che ritrova se stesso proprio quando la sua vita, apparentemente serena, si trasforma in una vera bufera; quando tutto sembra volerlo gettare nello sconforto, in una sorta di viaggio senza ritorno, lui si trova a percorrere una nuova strada che lo porterà a risollevarsi ed individuare così le giuste risposte all'esperienza vissuta. Il disagio familiare che vive Alessandro Guglielmi è solo il banco di prova scelto per comprendere appieno come reagire alle avversità della vita. Tra inganni, provocazioni e pregiudizi l'unica alleata sembra essere la pazienza, raccolta ogni volta a fatica nell'infinita scalata della montagna che si erge imponente di fronte a lui. Ma ogni uomo ritrova se stesso nella propria solitudine, mai silenziosa e ricca di quei suoni che la vita frenetica sagacemente ci nasconde di continuo. Attraverso quella minuziosa scoperta la sua prospettiva cambia, il suo dolore si trasforma in forza; la stessa che gli consente di ringraziare ogni momento di quella sofferenza che gli ha concesso di andare oltre, donando quel tesoro crescente ai propri figli, veri depositari della forza inibitoria della collera, provata in quei lunghi momenti.