'I rotoli del Mar Morto' è un romanzo di avventure che si distende a ritroso nel tempo, da oggi fino a risalire al XIII secolo dei Cavalieri Templari e di Celestino V, e nello spazio, dall'Italia a Israele, da L'Aquila a Gerusalemme. La vicenda prende l'avvio dal terremoto che il 9 aprile 2009 ha sconvolto e in gran parte distrutto la città dell'Aquila. Molti elementi concorrono a catturare l'interesse del lettore: lo stile limpido e scorrevole; la folta schiera di personaggi a ciascuno dei quali è dedicata, nelle pause dell'azione, quasi in parentesi nel racconto, un vivace ritratto; la descrizione di luoghi naturali suggestivi e la scoperta di un'umanità composita, affascinante e conturbante.

Fino a quando possiamo inseguire una favola? Giorgio, il protagonista del romanzo, alla fine degli anni '50 è una giovane matricola del Politecnico di Torino, quando cerca di rispondere a questa domanda per la prima volta e la stessa gli si ripresenterà anche in età matura. Tra festicciole con i fedeli amici, corteggiamenti dagli esiti disastrosi, scherzi goliardici, strane avventure, i primi grandi amori, un lavoro impegnativo e la costruzione di una famiglia, tutta la vita di Giorgio, in perenne lotta con una persecutoria sfortuna, è indirizzata verso una ragazza bella e tormentata, Lucia. Una passione indistruttibile, che sopravvivrà al trascorrere del tempo, alla lontananza e all'inutile tentativo di resisterle, in quella che si presenta come una incredibile 'ricerca dell'amore'. Con questo romanzo, Roberto Bruciapaglia offre lo splendido ritratto di una Torino dagli scorci inediti e di una generazione che ha creduto e ha inseguito la propria favola, senza un attimo di esitazione.

Un gioco di specchi, un intrigante intreccio temporale in cui le identità sembrano dissolversi, e la lontana, giovanile storia d'amore di un anziano professore trova, con un imprevedibile colpo di scena, un rinnovato inizio ai giorni nostri.