Il francescano fra Rocco da Botticino, nel 1889 viene inviato in missione in Libia. Durante un'epidemia di vaiolo nero che fa strage della popolazione, fra Rocco generosamente si offre al Signore per far cessare il terribile flagello. Il suo voto viene esaudito: contagiato dall'inesorabile male, muore fra il pianto dei suoi confratelli, vittima della sua grande carità. Le cronache attestano che da quel giorno cessò la pestilenza.

Ardente e infaticabile educatrice della gioventù femminile, madre Eugenia (1845-1900) conobbe la gioia che dà il Signore quando lo lasciamo entrare nella nostra vita.

Il segno più sicuro di una relazione autentica con Dio è la capacità di accorgersi delle necessità dei fratelli e delle sorelle, per andare loro incontro nell'amore concreto. È il caso di fra Sisto Brioschi che, nell'adesione personale e appassionata alla forma di vita francescana, produsse frutti abbondanti di carità e di attenzione per le condizioni di vita degli uomini e delle donne del suo tempo. Egli nel XV secolo riuscì a portare nel convento e nella città di Mantova un vero spirito di rinnovamento evangelico.

Anna Michelotti scopre fin da giovinetta la sua passione per i più bisognosi e per gli ammalati. Dopo un percorso vocazionale sempre più intenso, lascia la sua terra francese e si trasferisce a Torino, dove continua il suo instancabile e generoso apostolato di carità tra gli infermi: in poco tempo alcune donne, attratte dal suo progetto di vita e dal suo esempio, formano una comunità: è il primo nucleo delle Piccole Serve del Sacro Cuore di Gesù.

Nata da una famiglia numerosa e con profondi e radicati sentimenti religiosi, Giuseppina, dopo aver compiuto brillantemente gli studi magistrali, decise di dedicare la sua vita alla Chiesa. Entrò a far parte della Compagnia delle Figlie della Carità, dove crebbe in lei una particolare predilezione per i Poveri, proprio perché, accanto ai voti di povertà, castità e obbedienza, le Figlie della Carità hanno un quarto voto: il servizio di Cristo nei Poveri.

Una personalità forte, generosa e profondamente spirituale; un incontro decisivo; una proposta affascinante di offerta e sacrificio... Celestina Gilardoni incrocia sul suo cammino don Giovanni Folci (che a Valle Colorina progetta un pre-seminario per gli adolescenti del luogo e desidera delle consacrate che accompagnino la vocazione e la crescita dei ragazzini) e la sua vita si trasforma radicalmente: decide di dedicarsi totalmente a quella missione diventando suor Maria della Santissima Trinità, confondatrice delle Ancelle di Gesù Crocifisso, madre, guida, esempio e sostegno per tanti seminaristi e per le sue consorelle.

Il mistero della Croce, per Teresa Candamo, è 'il libro dove leggiamo con chiarezza l'amore infinito di Dio per le sue creature'. La sofferenza nella sua gioventù non ne ha intaccato il desiderio di comprendere il suo ruolo nel mondo, anzi l'ha modellata e l'ha maturata così bene che la sua decisa sensibilità apostolica unita ad una fresca e genuina intimità spirituale con Dio hanno saputo realizzare per la Chiesa il generoso carisma delle Canonichesse della Croce.

Nell'impegno instancabile e non appariscente, nell'offerta radicale e generosa della propria vita Padre Giovanni Claudio Colin, in tempi difficili per la sua Francia distrutta, materialmente e moralmente, dalla Rivoluzione francese e dall'impero napoleonico, è capace di leggere i segni dei tempi e, dotato della genialità dell'amore, inventa una 'piccola società' che, come salutare antidoto, propaghi nella società più grande la tenerezza di Dio e la trasformi dal di dentro: i Maristi. Il modello, la forza per affrontare la sfida del mondo dovrà essere Maria, Madre di Gesù, sostegno della Chiesa dalla sua nascita fino alla fine dei tempi.

Vissuto a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo, fra Leonardo da Porto Maurizio è certamente uno dei più grandi predicatori della sua epoca. L'ideale francescano che unisce povertà ed evangelizzazione itinerante si concretizzò in fra Leonardo splendidamente. In particolare l'amore del Poverello di Assisi per Cristo, dalla sua nascita alla sua passione e risurrezione, diventò in fra Leonardo l'aspetto caratterizzante della sua azione pastorale, che materializzò nella pia pratica della Via Crucis da lui diffusa con zelo esemplare.

In un paese (la Francia) e in una società distrutta dalla Rivoluzione e dall'impero napoleonico, Padre Colin (1790-1875), imbevuto di fede e carità, si rende conto che le rivoluzioni, quelle vere e giuste, si fanno senza troppi strepiti o devastazioni. Il suo carisma continua a indicarci una via suggestiva per santificare il mondo.

Leonardo da Porto Maurizio (al secolo Paolo Girolamo Casanova, 1676-1751), francescano, fece della pratica della Via Crucis e della devozione all'Immacolata due aspetti caratterizzanti della sua azione pastorale e della sua fervente predicazione.

Il racconto incantevole di ciò che Dio ha fatto attraverso la fede umile e limpida di una donna coraggiosa: Caterina Sordini, poi Madre Maria Maddalena dell'Incarnazione (1770-1824).

Caterina Sordini a 18 anni entra nelle Terziarie Francescane di Ischia di Castro e prende il nome di Suor Maria Maddalena dell'Incarnazione; proprio durante il noviziato in una visione mistica le viene rivelato dal Signore che un giorno avrebbe dovuto dar vita ad una nuova famiglia religiosa dedita all'Adorazione perpetua. Da allora passeranno ben 19 anni prima che il progetto, rimasto sempre nel suo cuore, potesse finalmente compiersi: la fondazione delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, che da lei assorbiranno lo sconfinato e prorompente amore per l'Eucaristia.

Fra Raffaelangelo Palazzi (1886-1961) è un frate minore ancora in formazione, quando viene inviato come missionario in Cina nel 1906. Ordinato prima sacerdote e poi Vescovo dà prova di radicata fedeltà al Signore, di straordinario amore per il popolo cinese e di grande intelligenza nel riuscire ad inculturare la fede e a farsi uno del popolo. Espulso nel 1950 dal nuovo regime comunista conserverà sempre nel cuore la nostalgia dei suoi fratelli cinesi.

Durante la prima guerra mondiale, vive l'esperienza drammatica di Caporetto, viene fatto prigioniero e inviato in Germania. Alla fine del conflitto, pur potendo tornare a casa, decide di rimanere per un certo periodo in un ospedale tedesco, per continuare ad aiutare e confortare i prigionieri infermi. Ecco chi era don Giovanni Folci (1890-1963): un sacerdote autentico, appassionato per l'umanità bisognosa, pieno di zelo pastorale e di amorevole cura per la sua comunità ecclesiale.

San Gaspare del Bufalo (1786-1837) è stato ardentissimo Apostolo e Fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue: tenace nella fedeltà a Dio e alla Chiesa, non si tira indietro di fronte ad una prospettiva di persecuzione, di esilio, di martirio; non pone limite alla sua missione, guidato da un'autentica passione per l'umanità, una passione sapiente e creativa, diligente e caparbia; il tutto impregnato della rossa tonalità calda e vivace del Preziosissimo Sangue di Cristo, che scorre come fuoco ardente nelle sue vene.

La vita di una donna votata alla carità verso le creature più fragili e più disprezzate della società. Vissuta tra il 1796 e il 1868, immediatamente dopo la Rivoluzione Francese, divenne 'rifugio' per tante ragazze sbandate, aiutandole a ricostruirsi una dignità.

L'opera di Maria Eufrasia Pelletier è stata realmente una 'rivoluzione d'amore' nella Francia post-rivoluzionaria. Tra le macerie morali del suo paese, laddove valori e ideali cristiani erano stati spazzati via, questa straordinaria donna non solo riaccese la fede e la speranza, ma fu capace, con coraggio, intelligenza e umiltà, a rinnovare il suo istituto aprendolo a nuove frontiere di carità, sulle orme del Buon Pastore.

Si può vivere da claustrale in un monastero ed essere al contempo una straordinaria missionaria? Conoscendo la vita di Madre Serafina della Croce si direbbe proprio di sì: ella realizzò, infatti, questa dimensione missionaria con l'amore e la preghiera, immersa costantemente e misticamente nell'Eucaristia, 'immolandosi', ossia offrendo ogni istante della sua vita, per l'annuncio del Vangelo nel mondo.

Primogenita di Amedeo di Savoia-Acaja e Caterina di Ginevra, Margherita (1390-1464), pur sentendo attrazione per la vita religiosa, dovette sposare il marchese Teodoro II del Monferrato. A Genova, dove si trssferì, ebbe modo di farsi notare e amare dai genovesi, ldistinguendosi per la generosità e il coraggio, in particolare, durante una violenta epidemia di peste, portando ogni genere di soccorso a quella gente. Rimasta vedova Margherita si ritirò nel palazzo di Alba e dedicare la sua vita interamente a Dio.

Ancilla Ghezzi (poi Madre Serafina della Croce, 1808-1857) fin da adolescente fu totalmente attratta dall'Eucarestia; si manifestarono in lei misteriosi fenomeni, come estasi e visioni. Fondò a Monza e a Innsbruck due monasteri per l'adorazione eucaristica perpetua.

Durante la persecuzione di Diocleziano, il Vescovo Gennaro fu arrestato e condannato a morte (305 d.C.). È uno dei santi più amati e invocati del mondo. Ogni anno, in tre diverse date, si rinnova il prodigio della liquefazione del suo sangue, davanti a una folla enorme di fedeli.

Un instancabile e poliedrico operaio del Signore (1878-1957).

San Gennaro è certamente uno dei santi più amati ed invocati del pianeta: là dove sono arrivati gli emigrati italiani, cioè dappertutto, è giunto e ha messo radici di devozione anche questo straordinario santo, originario della città di Benevento, dove fu Vescovo, e adottato entusiasticamente da Napoli. Ancora oggi, ogni anno, si ripete il miracolo della liquefazione del suo sangue. Forse si conoscono meno la sua vita, con il glorioso martirio del 19 settembre 305, e la storia delle sue reliquie.

Mons. Carlo Sonzini fu un instancabile e poliedrico operaio del Signore. Si riesce difficilmente a capire come e dove il Sonzini trovasse forza, tempo ed energia, per attendere a quanto ha compiuto nella sua lunga vita: il suo impegno multiforme di carità spaziava realmente a 360°, dalle ore passate al confessionale alla direzione del settimanale cattolico 'Luce'; dalla predicazione al concreto interessamento ai problemi sociali del suo tempo; dalla guida sapiente di decine e decine di seminaristi alla fondazione delle Suore Ancelle di San Giuseppe.

L'assillo costante della sua lunga vita è stato il desiderio di santità e si è impegnato con tutte le energie per realizzare 'l'alta misura della vitta cristiana ordinaria'. Leggendo questa biografia non solo possiamo affermare che Padre Ireneo abbia cominciato il cammino della santità, ma lo ha percorso con impegno costante e determinato raggiungendo la meta desiderata per tutta la vita.

Santa Maria Josefa nacque il 7 settembre 1842 a Vitoria, nel nord della Spagna. Sin da piccola era affascinata dalla vita religiosa delle vicine Clarisse e amava stare in preghiera da sola. A 15 anni venne mandata a Madrid a completare gli studi. Al ritorno a casa, a 18 anni, confessò alla mamma di volersi consacrare al Signore. Realizzerà la sua vocazione nel 1865, a 23 anni, quando entrerà come postulante tra le Suore Serve di Maria Ministre degli infermi. Rimase in tale Congregazione fino al 1871. Insieme a due compagne, Santa Maria Josefa lasciò il suo Istituto per fondarne uno nuovo: La Congregazione delle Serve di Gesù della Carità.

In questo piacevole volumetto Massimiliano Taroni delinea i tratti fondamentali del volto del Beato Vincenzo Grossi e la sua opera di parroco e fondatore.