La regina madre di Francia gliel'ha chiesto cortesemente... minacciandolo di farlo finire in cella se oserà rispondere di no... E Dago è stato costretto ad accettare la tutela di quel principe viziato, abituato all'alcol e al disordine di una vita dedita soltanto al piacere... Un incarico difficile, che risponde alla ragione di stato e che si trasforma, per il giannizzero nero, in una nuova, pericolosa avventura... Da anni, Dago ha lasciato Costantinopoli. Da anni non rimette piede in quella città, dove è diventato per tutti il leggendario giannizzero nero. Ma oggi Ibrahim, il gran visir, l'uomo più potente dell'impero ottomano, l'ha mandato a chiamare. Per affidargli una missione che ha tutta l'apparenza del suicidio... Perché guidare quella carovana è una sfida impossibile anche per una leggenda...

'La testa di Barbarossa': il beylerbey di Algeri, il pirata più potente e spietato del Mediterraneo, colui che chiamano Barbarossa, è stato molto imprudente. Si è fatto sorprendere da quella spedizione di cristiani e adesso rischia la cattura e la decapitazione... O meglio, rischierebbe, se accanto a lui non ci fosse quel rinnegato... il giannizzero nero... E se tra i due non ci fosse un legame d'amicizia tante volte negato, ma sempre invincibile... 'Un rogo per la strega: banditi di strada. Uomini abituati a uccidere per un pugno di monete. Quel cavaliere era una preda troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire... e un individuo troppo pericoloso per lasciarlo vivo... Due cose non si aspettavano: che portasse con sé un documento così importante... e che sulla sua strada si affacciasse Giustina, quella ragazza solitaria che molti chiamano strega... e che qualcuno vorrebbe sul rogo...

Uno strano monaco accompagna Dago nel viaggio che ha intrapreso su richiesta di Margherita d'Angouleme, che da quando il fratello, Francesco re di Francia, è prigioniero degli spagnoli, si è dovuta assumere insieme alla Regina Madre la responsabilità del Regno. Ma che, non per questo, né per quegli uomini che hanno messo gli occhi su di lei, intende rinunciare all'amore per Dago. E poi, nella seconda storia di questo volume, una piazza, un patibolo e un giudice. E, naturalmente, un condannato. Uno strano incontro per Dago. Con un personaggio complesso e affascinante. Un'avventura senza respiro per il rinnegato.

La riforma. Un movimento nato da esigenze profonde di spiritualità e di rinnovamento religioso. Ma i suoi effetti sono stati quelli di creare una pletora di sedicenti unti del Signore, che propagandano nuovi dogmi e nuove regole. Come stupirsi se una bella castellana è fuggita con uno di loro facendo piombare il marito nella pazzia? Per Dago, una nuova, rischiosa avventura. Uno strano condottiero. Più povero dell'ultimo dei suoi soldati. Ma invincibile, come sempre è chi è spinto dalla motivazione più forte. E Dago sa che per fermarlo, come la ragion di stato pretende, bisognerà affrontare una missione apparentemente impossibile... ritrovare una schiava venduta tanti anni prima. Per il giannizzero nero, nuovi incontri, nuove sfide, nuove emozioni...

La leggenda dice che le lance di Basaran trasudano sangue e ruggine rinchiuse in tombe di pietra. Che nella notte si lamentano sognando cavalcate, cariche, battaglie e morti eroiche, nell'odore del sangue, del vino, della polvere e della follia... In fondo, la gloria è una visione assurda... E nessuno più del giannizzero nero, che alla gloria ha rinunciato tante volte, può dirlo. Uno strano agguato sulla spiaggia. E un'ancora più strana coppia di pescatori afflitti dalla malasorte. Per Dago, un'avventura che inizia male. Ma che gli riserva grandi sorprese. A cominciare dalla figura dell'erede di quel feudo, per il quale è in corso una guerra senza esclusione di colpi.

Ci sono molte strade per diventare uomo. A Federico de Beaulieu il destino ha riservato forse quella più difficile. Una strada che incrocia il cammino di Artakis, il pirata. Una strada che, fortunatamente, Federico può percorrere assieme a quello strano rinnegato che chiamano Dago. Sullo sfondo affascinante della Turchia del XVI secolo, una nuova, intensa avventura per il giannizzero nero. L'inquisizione spagnola nei Paesi Bassi è particolarmente dura. E generosa di roghi anche con chi è semplicemente sospettato di simpatie per i protestanti. Dago lo sa. Per questo vorrebbe tenersi lontano da ogni discussione. Ma un messaggio scritto su un pezzo di tela e ritrovato nel modo più strano lo costringe ad agire. E ad affrontare ancora una volta il rischio più grave...

C'è nei Paesi Bassi sconvolti dalle guerre di religione, un uomo che vive in una torre e che si crede il fratello di Gesù. Un pazzo, certo. E un pazzo sanguinario, nel nome del quale agiscono un fanatico e un avido accaparratore. Ma un re non può fare lo schizzinoso, quando gli servono alleati. Per questo re Francesco manda Dago dal Profeta... Re Enrico VIII d'Inghilterra vuole liberarsi della moglie. Per questo ha chiesto al Papa l'annullamento del suo matrimonio. Questione delicata, certo. E complicata anche politicamente. Perché la moglie di Enrico è Caterina d'Aragona, zia di Carlo V, imperatore e re di Spagna. E tocca a Dago proteggere la signora di Sheffield, la messaggera segreta che Caterina invia al Santo Padre...

C'era una volta un governatore prepotente che voleva sterminare gli ebrei di Praga... E lanciò i suoi soldati contro di loro... Ci furono terribili massacri... Gli ebrei di Praga si rivolsero a un rabbino vecchio e saggio che creò un enorme gigante d'argilla... Gli diede vita e lo lanciò contro i soldati del governatore... Il gigante attaccò i soldati facendo una strage... Finché il governatore terrorizzato non chiese pietà al rabbino, promettendo che non avrebbe più perseguitato gli ebrei. Solo allora il rabbino fermò il gigante. E lo distrusse. Quel gigante era il Golem. E ora gli ebrei sono di nuovo perseguitati. Ma in loro aiuto accorrerà un nuovo gigante. Il suo nome è... Dago!

Barbarossa è sempre geniale quando vuole che Dago lo raggiunga. Questa volta ha ingaggiato un finto nobile, in realtà ex schiavo al suo servizio, che al comando di una lussuosa galera, con un equipaggio di incalliti farabutti, ha il compito di prelevare Dago da un paesino sulla costa francese per portarlo ad Algeri, dove il Beylerbey intende affidargli una speciale missione: convincere la Dama vedova, regina di un regno inaccessibile e nevralgico snodo di altri territori, a firmare un trattato di alleanza e sottomettersi alle leggi di Algeri. E poi una nuova missione attende il giannizzero nero: ritrovare un valoroso condottiero che con i suoi fedelissimi guerrieri ha dichiarato guerra al potente Gran Visir di un territorio devastato dalle scorrerie dei ribelli. Il suo stesso popolo vuole che Alì si consegni alle autorità per far cessare lo sterminio di un'intera etnia. E Dago deve trovare Alì.

Strana donna, la principessa Nala Nai al Basir. Conscia del proprio ruolo fino a superare il limite dell'arroganza più scostante. Eppure capace, in nome del proprio lignaggio e del proprio destino, di affrontare la morte sicura che la attende in quella città, mentre le sarebbe tanto facile fuggire. Sì, strana donna, che Dago non può fare a meno di odiare... e di ammirare. Due uomini che arrivano a Parigi per vendere dei cavalli. Niente di particolare. Se non fosse per due precisi motivi. Il primo è che loro questi cavalli li vogliono vendere, nientemeno, al re di Francia. E il secondo è che in cambio di quelle splendide bestie non vogliono denaro, ma donne... E tocca al giannizzero nero affrontare ogni pericolo per ridare una speranza a un'intera valle.

Un giovane nobile assassinato. Una madre disperata e desiderosa di vendetta. Due sorelle, una ragazza e una bambina responsabili del delitto. Un'intera guarnigione di duri soldati che si rifiuta di giustiziare le colpevoli. Horst, un giovane mercenario che deve mettere insieme cinquanta monete d'oro e che per quella cifra è disposto a tutto. Ma non hanno tenuto conto della presenza di Dago che, alla fine, rimetterà tutti i tasselli al loro posto. E, nella seconda storia di questo volume, Dago, scambiato per un principe francese che deve sposare la figlia di un nobile polacco, si trova invischiato in una sordida lotta di potere. Non mancano tragiche morti e intrighi che potrebbero far scoppiare una sanguinosa guerra tra Francia e Polonia. Ma Dago scongiurerà questo rischio.

Quattro splendidi dipinti per aiutare un giovane nobile a scegliere la sua sposa. Comincia in questo modo apparentemente frivolo una nuova, drammatica avventura di Dago. Un harem. Luogo di piaceri segreti, di profumi sottili, di mormorii soffusi. Ma anche di un'inquietante, stranissima presenza. Quella di un uomo che fuori di lì molti temono. È un'impresa ai limiti del possibile quella che Dago affronta. E ancora una volta la supererà affidandosi alla sua cultura europea e alla sua asperienza araba. Perchè il giannizzero nero ha saputo assimilirare il meglio di entrambi i mondi.

Una cella. La minaccia di una terribile punizione per aver suscitato la gelosia di un potente. Per Dago non sarebbe un'esperienza nuova se questa volta a fargli compagnia non capitasse una persona che conosce bene e che non rivedeva dai tempi del Sacco di Roma. Un incontro che dà il via a una delle più scatenate avventure del giannizzero nero... Difficile dire da dove venga quella popolazione. Tutti li chiamano semplicemente Nemici, a indicare la loro ferocia, la violenza delle loro scorrerie, l'assoluta spietatezza di ogni loro comportamento. Ma chi sta contro di loro non è migliore. Perché è governato dall'avidità, dalla lotta per il potere, dalla smania del possesso. E Dago si trova tra due fuochi...

Nel palazzo reale di Parigi, Margherita d'Angoulême aspetta. E con lei aspettano suo fratello Francesco I re di Francia e la regina madre. Aspettano insieme a Morte, l'alano nero, che Dago ritorni. Ma il giannizzero nero si è imbattuto in quella donna smagrita, sofferente. E non può lasciarla sola... Non può permettere che la realtà della schiavitù crei altri dolori, altre ingiustizie... La Riforma ha acceso grandi speranze nel popolo immenso dei diseredati. E non può mancare chi sogna improbabili rivoluzioni, utopistiche redistribuzioni delle ricchezze. Con il risultato di alimentare sempre nuove guerre di religione, sempre nuove violenze. Che spesso servono ai regnanti d'Europa per i loro giochi di potere. Per questo il re di Francia ha incaricato Dago di contattare quel condottiero che tutti chiamano il Profeta...

365 pensieri: tanti quanti sono i giorni dell'anno, per 'donne che amano troppo'. Un vademecum per le affezionate lettrici (e gli affezionati lettori) di Robin Norwood. L'autrice che parla alle donne attratte da uomini complicati e problematici, disposte per loro a trascurare il proprio benessere, i propri interessi e le proprie amicizie, incapaci di sottrarsi a relazioni tormentate per paura di solitudine e senso di vuoto, qui si cimenta nella saggezza pratica dei consigli quotidiani per una vita e un amore più equilibrati.

Top Withins Farm on Stanbury Moor, West Yorkshire, is internationally famous as the inspiration for Emily Bronte's Wuthering Heights and visited every year by hundreds of thousands of people from all over the world. Apart from the Bronte connection it stands on the Pennine Way and is one of the highlights for the thousands who walk it each year.

As well as tracing the history of the Withins farms and their inhabitants from 1567 to the present day, this book looks at the everyday life of the farmers who lived there. It gives a full account of the building history, farming practices, textile production and domestic life over the years and is beautifully illustrated by splendid reconstructions of the buildings and their interiors and of the tools and utensils used in farming, weaving and cooking. It also describes a walk from Stanbury to Top Withins and back to Haworth, detailing the history of all the farms that are passed on the way, and gives a full account of the life of Timmy Feather, the last of the handloom weavers on the moors. In all, this book is the most complete and wide-ranging account of the life and work of a Pennine hill farm ever attempted.