A radical reexamination of Western history that suggests the descendants of Moses were the architects of the rise of the Roman Church and the ancestors of European aristocracy

• Answers the inexplicable disappearance of all mention of Moses’s descendants from the Bible

• Reveals the key role played by Josephus Flavius in shaping early Christianity

• Explains the connection of this secret priesthood to modern secret societies like the Freemasons

After the book of Exodus, Moses’s two sons and numerous descendants all vanish from the Bible. Flavio Barbiero’s investigation of this strange absence and his study of the centuries-long power struggle between the priestly families fighting for control of the Temple of Jerusalem starts with the rebellion against Rome--and the emergence of Josephus Flavius, one of Moses’s descendants, on the world stage. In AD 70 when the Temple in Jerusalem was destroyed by Titus Flavius and thousands of Jewish priests were exterminated, Josephus, now bearing his sponsor’s last name, followed Titus Flavius to Rome with at least 250 relatives and friends. Here they were made Roman citizens but then subsequently disappeared from recorded history.

Barbiero’s careful study of early Christianity shows, however, that these surviving members of Moses’s high-priest lineage succeeded in taking control of the nascent Roman Church and masterminded its extraordinary success. Using a wide range of evidence drawn from fields as disparate as archaeology, heraldry, and genetics, Barbiero shows how these descendants of Moses used the cult of Mithras to eventually seize control of the secular Roman authority as well. He then follows, step by step, the spread of the members of this secret priestly elite into what was to become the aristocracy of medieval Europe and how their influence continues to be felt in modern secret societies like Freemasonry.

Non farsi del male e magari farsi anche un po' di bene senza decidere che cosa deve essere il bene degli altri. Ecco la tolleranza. Accettare di scendere a compromessi con qualche aspetto della nostra concezione di ciò che è giusto. Ammettere che non tutti i corollari dei nostri principi fondamentali sono essenziali e irrinunciabili e assoluti. Fare la fatica di graduare l'importanza, l'essenzialità di diritti e doveri. Non solo per ciò che riguarda il privato, ma anche in ciò che è eminentemente pubblico. Non è sempre divertente. Del resto, in un mondo che fosse tutto armonia e felicità e giustizia, cosa diavolo ci sarebbe da tollerare?

Questo libro è l'occasione per un viaggio nelle vite e nella percezione del bene e del male di tante persone qualunque incontrate per strada, negli uffici, nei ristoranti, nelle sale d'aspetto. Medici e infermieri, impiegati e compagni di ospedale. Un viaggio nei film e nei miti, nei ricordi personali, nella politica americana ed italiana che diviene però l'occasione anche di una riflessione acuta e radicale, ironica, ma non per questo meno rigorosa, sulla società americana e soprattutto sulla violazione di molte libertà civili nell'America di oggi.

Vedendo una manifestazione degenerare o una partita di calcio finire in rissa sugli spalti quante volte ci si è chiesti da dove venga tutta quella violenza e perché sia uscita fuori? Quindi 'Folla, follia, tumulti' di Flavio D'Ambrosi e Francesco Barresi dà alcune risposte. Certo non tutte, anche perché la folla è un continuo cambiamento, un costante mischiarsi di situazioni, impressioni, pressioni psicologiche, fisiche. E gli autori, partendo da lontano, cioè dalla Rivoluzione Francese, raccontano la folla e le Forze dell'Ordine in un viaggio letterario, filosofico, psicologico ma anche quotidiano. Un viaggio di odori e sapori, di umori e attese, di delusioni e piccole soddisfazioni, di paure e preoccupazioni. Ecco che 'Folla, follia, tumulti' con linguaggio piano e scorrevole prova a dare delle risposte non convenzionali e spesso inedite.

La spiritualità missionaria si presenta oggi come spiritualità della kenosi, dell'immersione nel mondo dei poveri, del dialogo con le culture e le religioni dei popoli, dell'accoglienza di tutto ciò che Dio ha operato nella storia dell'umanità, dell'ascolto di 'ciò che lo Spirito dice alle Chiese' (Ap 3,22). In questo contesto si inserisce il convegno organizzato da Ad Gentes, con cinque grandi filoni di riflessione:- Le ispirazioni,- Le esperienze originanti,- Le esperienze della missione contemporanea,- La ricchezza degli altri, I carismi della missione oggi.