In 'Black Jack' il protagonista è un misterioso e abilissimo medico chirurgo senza licenza che si presenta come cinico e approfittatore, un genio della chirurgia che opera solo per denaro, ma che poi è sempre pronto a proteggere e aiutare i deboli e bisognosi, mettendosi contro i potenti e i meschini. 'Il nome Black Jack - scrive Tezuka - indica un bicchiere di metallo (una volta di legno), ma ha anche il significato di bandiera pirata, contrassegnata con uno scheletro. Ho scelto questo paragone con i pirati perché il protagonista dell'opera arraffa soldi e taglia a pezzi brutalmente con il bisturi. Non ha attinenza con l'omonimo gioco di carte.'

In 'Black Jack' il protagonista è un misterioso e abilissimo medico chirurgo senza licenza che si presenta come cinico e approfittatore, un genio della chirurgia che opera solo per denaro, ma che poi è sempre pronto a proteggere e aiutare i deboli e bisognosi, mettendosi contro i potenti e i meschini. 'Il nome Black Jack - scrive Tezuka - indica un bicchiere di metallo (una volta di legno), ma ha anche il significato di bandiera pirata, contrassegnata con uno scheletro. Ho scelto questo paragone con i pirati perché il protagonista dell'opera arraffa soldi e taglia a pezzi brutalmente con il bisturi. Non ha attinenza con l'omonimo gioco di carte.'

Ambientato in un'epoca in cui il buddismo è religione di Stato, il motivo dominante del 'Libro del mito' è il conflitto tra l'amore per la vita e la rabbia verso lo spietato potere politico. Pubblicata a cavallo tra il 1969 e il '70, di quest'opera è stato detto che, per la profondità del pensiero che vi è messo in gioco, rappresenta il più alto livello della tecnica espressiva del fumetto di quegli anni.

Il libro del futuro racconta la distruzione della vita sulla Terra e, dopo aver messo in scena la terribile situazione postnucleare che ne deriva, narra la storia della sua rinascita nella forma di una dottrina illustrata della Vita cosmica. Se nel Libro dell'alba era il fiero portatore della forza vitale dell'universo, l'uccello di fuoco è qui un messaggero della Terra che si spiega attraverso i cicli dell'eterno ritorno di ogni forma di vita.

Ambientato in un'epoca in cui il buddismo è religione di Stato, il motivo dominante del 'Libro del mito' è il conflitto tra l'amore per la vita e la rabbia verso lo spietato potere politico. Pubblicata a cavallo tra il 1969 e il '70, di quest'opera è stato detto che, per la profondità del pensiero che vi è messo in gioco, rappresenta il più alto livello della tecnica espressiva del fumetto di quegli anni.

Il 'Libro della Vita' e il 'Libro degli Esseri Fantastici', pubblicati nel 1980-'81, vedono l'Uccello di fuoco agire e pronunciarsi contro diverse e paradossali manifestazioni dello sprezzo della vita: la fame che attanaglia le popolazioni di aree depresse del mondo, la 'caccia al clone umano' mandata in diretta in un grottesco reality show, l'uccisione spietata di innocenti forniscono le occasioni di alcuni suoi interventi decisi e fatali, e l'intreccio di effetti misteriosi e destini a loro volta paradossali che essi hanno ingenerato si dipana su diversi registri narrativi grazie alla ricca e sapiente tecnica del Tezuka più maturo.

Black Jack si presenta come un medico approfittatore, un genio della chirurgia che opera solo per denaro, ma poi è sempre pronto a proteggere e aiutare i deboli e i bisognosi, mettendosi contro i potenti e i meschini.

Nel 1973 Osamu Tezuka incomincia a disegnare Black Jack. Si tratta di una lunga serie (più di 5000 tavole), giunta con questo libro al dodicesimo volume, che ha per protagonista un abilissimo medico radiato dall'albo, all'apparenza cinico e venale ma in realtà una figura tragica, perseguitata dal destino a causa della propria superbia.

In 'Black Jack' il protagonista è un misterioso e abilissimo medico chirurgo senza licenza che si presenta come cinico e approfittatore, un genio della chirurgia che opera solo per denaro, ma che poi è sempre pronto a proteggere e aiutare i deboli e bisognosi, mettendosi contro i potenti e i meschini. 'Il nome Black Jack - scrive Tezuka - indica un bicchiere di metallo (una volta di legno), ma ha anche il significato di bandiera pirata, contrassegnata con uno scheletro. Ho scelto questo paragone con i pirati perché il protagonsita dell'opera arraffa soldi e taglia a pezzi brutalmente con il bisturi. Non ha attinenza con l'omonimo gioco di carte.'

MW è il nome in codice di un famigerato gas utilizzato dall'esercito statunitense nel Sud-Est asiatico. Nei primi anni Sessanta, un ingente quantitativo del gas, segretamente immagazzinato non lontano dalle basi di Okinawa, fuoriuscì accidentalmente producendo una nube tossica che uccise tutti coloro che vi si trovavano, a eccezione di Iwao Garai e Michio Yùki, trovatisi per caso al riparo di una grotta. A metà degli anni Settanta, i due sopravvissuti all'ecatombe - totalmente occultata dai governi nipponico e statunitense - si incontrano a Tokio. È questo la vicenda al centro di 'MW', un'opera singolare di Tezuka, di cui viene qui proposto il terzo e ultimo volume.

Ayako, realizzato nel 1972, è forse la più importante opera storico-sociale di Osamu Tezuka. Ambientato nell'immediato dopoguerra, il racconto è imperniato sul tragico destino della piccola Ayako, vittima del clima che regna in seno alla famiglia Tenge - una casata di latifondisti che detta legge nello Yodoyama, remota regione a nord di Tokyo - alle prese con la riforma agraria imposta dalla potenza statunitense. Sullo sfondo, le vaste lotte sociali che attraversano in quegli anni il Paese, in particolare le forti sommosse, di cui Tezuka ricostruisce molto attentamente la dinamica, seguite all'ondata di licenziamenti abbattutasi sui lavoratori delle ferrovie nipponiche.

Ayako, realizzato nel 1972, è forse la più importante opera storico-sociale di Osamu Tezuka. Ambientato nell'immediato dopoguerra, il racconto è imperniato sul tragico destino della piccola Ayako, vittima del clima che regna in seno alla famiglia Tenge - una casata di latifondisti che detta legge nello Yodoyama, remota regione a nord di Tokyo - alle prese con la riforma agraria imposta dalla potenza statunitense. Sullo sfondo, le vaste lotte sociali che attraversano in quegli anni il Paese, in particolare le forti sommosse, di cui Tezuka ricostruisce molto attentamente la dinamica, seguite all'ondata di licenziamenti abbattutasi sui lavoratori delle ferrovie nipponiche.

In 'Black Jack' il protagonista è un misterioso e abilissimo medico chirurgo senza licenza che si presenta come cinico e approfittatore, un genio della chirurgia che opera solo per denaro, ma che poi è sempre pronto a proteggere e aiutare i deboli e bisognosi, mettendosi contro i potenti e i meschini. 'Il nome Black Jack - scrive Tezuka - indica un bicchiere di metallo (una volta di legno), ma ha anche il significato di bandiera pirata, contrassegnata con uno scheletro. Ho scelto questo paragone con i pirati perché il protagonista dell'opera arraffa soldi e taglia a pezzi brutalmente con il bisturi. Non ha attinenza con l'omonimo gioco di carte.'

In 'Black Jack' il protagonista è un misterioso e abilissimo medico chirurgo senza licenza che si presenta come cinico e approfittatore, un genio della chirurgia che opera solo per denaro, ma che poi è sempre pronto a proteggere e aiutare i deboli e bisognosi, mettendosi contro i potenti e i meschini. 'Il nome Black Jack - scrive Tezuka - indica un bicchiere di metallo (una volta di legno), ma ha anche il significato di bandiera pirata, contrassegnata con uno scheletro. Ho scelto questo paragone con i pirati perché il protagonista dell'opera arraffa soldi e taglia a pezzi brutalmente con il bisturi. Non ha attinenza con l'omonimo gioco di carte.'

Nel 1973 Osamu Tezuka incomincia a disegnare Black Jack. Si tratta di una lunga serie (più di 5000 tavole), giunta con questo libro al venticinquesimo volume, che ha per protagonista un abilissimo medico radiato dall'albo, all'apparenza cinico e venale ma in realtà una figura tragica, perseguitata dal destino a causa della propria superbia. E soprattutto, sempre pronto a proteggere e ad aiutare i deboli e i bisognosi.