La collana Scaccio si impreziosisce di un pezzo pregiato, egregiamente illustrato dalla giovanissima Agata La Rosa. Una traduzione in dialetto palermitano di una pietra miliare della letteratura europea. Una ballata che parla delle funeste vicende di un marinaio resosi colpevole dell'uccisione di un albatros e che conobbe una grandissima popolarità grazie alla quale divenne uno dei manifesti del Romanticismo. La traduzione di Giuseppe Tarantino ha l'intento di valorizzare il linguaggio aulico dell'autore britannico attraverso il dialetto palermitano che lo rende accessibile a tutti, grandi e piccini.

'ReportagEsercito' di Giuseppe Tarantino è un saggio fotografico che descrive l'Esercito Italiano attraverso una narrazione visuale il cui focus, oltre le operazioni in Patria e all'estero, è l'identità militare. Identità che guida l'agire dei soldati e si perpetua grazie alla memoria e ai valori condivisi, gli stessi di 100 anni fa quando l'Esercito affrontò la durissima prova della Grande Guerra. Dai reduci di allora ai soldati di oggi, l'autore, Ufficiale dell'Esercito, seguendo il loro sguardo, illustra le molteplici attività nelle quali è impegnata la Forza Armata: la formazione e l'addestramento, lo sport, le capacità operative, le missioni internazionali e le operazioni sul territorio nazionale, la ricerca e sviluppo militare con le sue ricadute anche in ambito civile. Conclude il volume una breve analisi del rapporto tra organizzazione militare e narrazioni visuali, ovvero come le Forze Armate, e in particolare l'Esercito, riescono anche grazie alla fotografia a raccontare, soprattutto alle nuove generazioni, le loro attività in favore della collettività e del Paese.

Io credo che se la democrazia è morta non è per colpa dei partiti, dei cittadini indifferenti, delle costituzioni imperfette, dei corrotti o delle lobbies. Io credo che la democrazia è morta perché non poteva essere altrimenti, perché contiene in sé stessa il germe dell'autodistruzione. C'è una ragione molto profonda che è alla radice del fallimento inesorabile del sistema chiamato democrazia. Non ci credete, eppure ritengo che sia proprio così. Non sono le ragioni esterne alla democrazia a tradirla ma al contrario è la democrazia - per definizione - a non poter soddisfare i bisogni delle persone. E con questo breve pamphlet cercherò di dimostrarvelo.