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2024 |
![]() ![]() Author: Spila Piero Publisher: Gremese Editore Amato, studiato e omaggiato da registi di culto come Truffaut, Wenders, Almodóvar e Scorsese, Johnny Guitar è un film che per fortuna sfugge al culto dei musei, non invecchia e a più di settant'anni dalla prima visione sa ancora parlare al pubblico contemporaneo con temi sempre all'ordine del giorno (l'intolleranza, il culto della sopraffazione, la democrazia messa a rischio). Un western misterioso e stravagante, ma anche liberatorio, anarchico, votato all'utopia, segnato dai veleni del contesto politico in cui prendeva forma (la guerra fredda, il maccartismo) ma soprattutto dalla feroce determinazione della protagonista, Vienna (Joan Crawford), che non cessa di evocare la sua voglia di futuro malgrado sia odiata, perseguitata e messa ai margini. Un destino, il suo, che assomiglia in parte a quello del regista del film, Nicholas Ray, sempre incapace di trovare un accordo con i produttori e di conseguenza destinato a perdere la partita col diavolo (il successo, il denaro) ancora prima di giocarla. Johnny Guitar è un western che ha poco a che fare con le regole del genere ma con dentro, vivissima, la fiamma della magia del cinema. € 21,00
Scontato: € 19,95
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![]() ![]() Author: Spila Piero Publisher: Gremese Editore Amato, studiato e omaggiato da registi di culto come Truffaut, Wenders, Almodóvar e Scorsese, Johnny Guitar è un film che per fortuna sfugge al culto dei musei, non invecchia e a più di settant'anni dalla prima visione sa ancora parlare al pubblico contemporaneo con temi sempre all'ordine del giorno (l'intolleranza, il culto della sopraffazione, la democrazia messa a rischio). Un western misterioso e stravagante, ma anche liberatorio, anarchico, votato all'utopia, segnato dai veleni del contesto politico in cui prendeva forma (la guerra fredda, il maccartismo) ma soprattutto dalla feroce determinazione della protagonista, Vienna (Joan Crawford), che non cessa di evocare la sua voglia di futuro malgrado sia odiata, perseguitata e messa ai margini. Un destino, il suo, che assomiglia in parte a quello del regista del film, Nicholas Ray, sempre incapace di trovare un accordo con i produttori e di conseguenza destinato a perdere la partita col diavolo (il successo, il denaro) ancora prima di giocarla. Johnny Guitar è un western che ha poco a che fare con le regole del genere ma con dentro, vivissima, la fiamma della magia del cinema. € 21,00
Scontato: € 19,95
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2023 |
![]() ![]() Author: Spila Piero Publisher: Gremese Editore Gratificato da un enorme successo internazionale, il cinema di Bernardo Bertolucci è per molti aspetti inimitabile. Da Prima della rivoluzione (1964) a Io e te (2012) non c'è immagine di un suo film che non sia il frutto di un artificio espressivo, scenografico, luministico, o che si accontenti di riproporre il vecchio equivoco della realtà così com'è senza intervenire, invece, per trasformarla e sublimarla. Quello di Bertolucci è un cinema del 'tutto è possibile', dell'altrove e dell'impasse. Un cinema spettacolare e complesso che si mette continuamente alla prova, che guarda la realtà con concupiscenza e meraviglia, come la Terra vista dalla Luna. Dal respiro epico del kolossal al minimalismo del racconto quotidiano, dai canoni del romanzo ottocentesco (Novecento, L'ultimo imperatore) allo scandalo del sesso più trasgressivo (Ultimo tango a Parigi) fino alla misura del teatro da camera (The Dreamers), c'è sempre un legame con la storia del cinema fatta rivivere nel presente. In questa 'infinitudine', che lega la vita all'immaginario, c'è forse il suo segreto più prezioso. I film di Bertolucci sono sempre contemporanei, sia quando parlano del fascismo che nasce e muore nella pianura padana (Novecento) o della cupezza degli anni di piombo (La tragedia di un uomo ridicolo), sia quando vivono nel cuore della Cina (L'ultimo imperatore), nel Nepal (Piccolo Buddha), nel Sahara (Il tè nel deserto), oppure in una villa del Chianti-shire (Io ballo da sola) o nelle cantine di un palazzo borghese di Roma (Io e te): sempre instaurano una linea diretta con quello spettatore ideale che € 29,00
Scontato: € 27,55
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2021 |
![]() ![]() Author: Spila Piero Publisher: Gremese Editore Il perfezionismo e lo sfarzo della messinscena, l'idea dello spettacolo assoluto, un cast artistico di irripetibile livello, il culto dell'eccesso, a volte il compiacimento: 'Il Gattopardo' è il capolavoro di Luchino Visconti e uno dei momenti più alti raggiunti dal cinema italiano, che non ha mai più realizzato un'opera altrettanto grande e ambiziosa con capitali quasi interamente nazionali. Tratto dal bestseller di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Palma d'oro al Festival di Cannes, a lungo campione di incassi, il film nasce nel clima di ottimismo ed euforia del cosiddetto 'miracolo economico italiano', quando il produttore Goffredo Lombardo immagina di poter tentare l'assalto al cielo sfidando le grandi produzioni hollywoodiane. Ci riuscirà, a prezzo però del fallimento della Titanus. 'Il Gattopardo' è un'antologia di scene, dalla recita del rosario nella casa del principe, all'inizio, quando la preghiera è interrotta dagli allarmi che già annunciano il tramonto di un'epoca, alla battaglia cruenta nelle strade di Palermo tra i garibaldini e l'esercito borbonico, al gran ballo finale, vero film nel film, in cui l'aristocrazia festeggia lo scampato pericolo rivoluzionario. Soprattutto di tali esempi parla questo libro, immaginando lettori/spettatori stimolati a rivedere o vedere per la prima volta un film che con la sua magnificenza e modernità è ancora capace di suscitare emozioni e sorprese. € 19,50
Scontato: € 18,53
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2020 |
![]() ![]() Author: Spila Piero Publisher: Gremese Editore Gratificato da un enorme successo internazionale, il cinema di Bernardo Bertolucci è per molti aspetti inimitabile. Da Prima della rivoluzione (1964) a Io e te (2012) non c'è immagine di un suo film che non sia il frutto di un artificio espressivo, scenografico, luministico, o che si accontenti di riproporre il vecchio equivoco della realtà così com'è senza intervenire, invece, per trasformarla e sublimarla. Quello di Bertolucci è un cinema del 'tutto è possibile', dell'altrove e dell'impasse. Un cinema spettacolare e complesso che si mette continuamente alla prova, che guarda la realtà con concupiscenza e meraviglia, come la Terra vista dalla Luna. Dal respiro epico del kolossal al minimalismo del racconto quotidiano, dai canoni del romanzo ottocentesco (Novecento, L'ultimo imperatore) allo scandalo del sesso più trasgressivo (Ultimo tango a Parigi) fino alla misura del teatro da camera (The Dreamers), c'è sempre un legame con la storia del cinema fatta rivivere nel presente. In questa 'infinitudine', che lega la vita all'immaginario, c'è forse il suo segreto più prezioso. I film di Bertolucci sono sempre contemporanei, sia quando parlano del fascismo che nasce e muore nella pianura padana (Novecento) o della cupezza degli anni di piombo (La tragedia di un uomo ridicolo), sia quando vivono nel cuore della Cina (L'ultimo imperatore), nel Nepal (Piccolo Buddha), nel Sahara (Il tè nel deserto), oppure in una villa del Chianti-shire (Io ballo da sola) o nelle cantine di un palazzo borghese di Roma (Io e te): sempre instaurano una linea diretta con quello spettatore ideale che € 27,00
Scontato: € 25,65
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2018 |
![]() ![]() Author: Spila Piero Publisher: Edizioni Falsopiano «Nelle inquadrature che facciamo tutte le cose che le compongono hanno gli stessi diritti, questa è la democrazia. È la stessa cosa che io dico all'inizio di ogni dibattito col pubblico: per noi tutte le domande fatte dagli spettatori meritano la stessa attenzione. Se tu vai al cinema per vedere un film devi essere costretto ad accordare la stessa attenzione a una lucertola, una mosca, l'aria che cambia, una macchia di luce o di colore che si posa su un attore, che non è mai interessante per se stesso, perché l'attore non è il centro dell'universo, è solo una piccola parte dell'inquadratura: per noi ogni centimetro quadrato del fotogramma ha la stessa importanza, non può essere che il naso dell'attore abbia un'importanza maggiore. L'uomo non è mai stato al centro dell'universo, ha cominciato a credere di esserlo nel Rinascimento, e a quel punto ha cominciato a saccheggiare il nostro pianeta. Il lavoro dell'artista consiste nel materializzare delle sensazioni, più esse sono materializzate in maniera forte, precisa, più quell'artista fa bene il proprio lavoro. In questo modo di procedere la tecnica non ha nessuna importanza, è solo un mezzo. In certi film per il 90% non si vede nulla sullo schermo, vuol dire che quelli che hanno fatto quei film non vedevano nulla e dunque sullo schermo non potevano lasciare nulla. Essi filmano prima di vedere. E poi delegano tutto alla tecnica pensando che essa possa fare il lavoro per loro». Un libro dedicato a uno dei sodalizi artistici più importanti della storia del cinema. € 18,00
Scontato: € 17,10
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2017 |
![]() ![]() Author: Spila Piero Publisher: Gremese Editore Sedotto da una misteriosa 'Donna di città', un giovane contadino arriva a pensare di uccidere la moglie, simulando un naufragio durante una gita in barca. Sul punto di commettere il delitto si ravvede e cerca di farsi perdonare. Un viaggio in tram, la metropoli, una nuova luna di miele, la riconquista della fiducia e dell'amore. Di nuovo insieme, sulla via del ritorno, la loro barca è investita da una furibonda tempesta e la donna scompare tra i flutti. Il destino realizza ciò che l'uomo ha colpevolmente desiderato. Disperazione, rimorso, solitudine, poi un miracolo. L'aurora annuncia la nascita di un nuovo giorno. Ipnotico e avvolgente, realistico nelle passioni raccontate e cosmico nelle luci e ombre con cui le sublima, 'Aurora' è un film entrato nella storia e nella leggenda del cinema, e anche nell'immaginario di intere generazioni di spettatori. Nel libro, oltre al racconto, alle immagini e all'analisi critica, scena dopo scena, del 'più bel film della storia del cinema' (Truffaut), si esamina alla sua luce l'intera opera di Murnau, il regista tedesco che 'ha portato il cinema muto alla perfezione' (Chaplin) e 'ha gettato le basi della sua arte' (Lang). € 18,00
Scontato: € 17,10
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2016 |
![]() ![]() Author: Spila Piero Publisher: Edizioni Falsopiano «Apro gli occhi e non vedo niente». La paradossale battuta pronunciata dall'Ombra in apertura di Arca russa, il capolavoro di Sokurov, può servire anche come epigrafe a una certa idea di cinema moderno, in cui non è più l'autore a vedere e a guidare l'azione e il racconto, ma a farlo è la macchina da presa, la performance tecnica dell'operatore, lo sguardo dello spettatore trascinato dentro la storia e diventato oggetto della visione. 'Arca russa', film-limite del 2002, può collegarsi idealmente ad un altro film-limite di 70 anni prima, 'Aurora' di Murnau, girato con la stessa concezione del movimento di macchina, la stessa esigenza di sovrapporre ad un certo punto lo sguardo dello spettatore all'emozione del narratore. C'è un'intera storia del cinema tra questi due film, il cinema è diventato sonoro, a colori, tridimensionale, digitale, ma la dialettica della visione e dell'emozione è rimasta inalterata. La scommessa di questo libro è che parlando dei film di Buñuel o Resnais, degli incontri con Jakobson o delle vicissitudini di Ejzenstejn nella Russia dei soviet, in realtà si parla dell'infinito presente materializzatosi nel cinema, in cui tutto convive e si tiene: lo sperimentalismo dei film del New American Cinema con le performances ottiche di Méliès o Man Ray, le provocazioni situazioniste di 'Matrix' con la realtà virtuale di 'Avatar' o 'Interstellar', i melò hollywoodiani di Sirk e Preminger con le ciniche narrazioni di Vince Gilligan di Breaking Bad e Better Call Saul. € 20,00
Scontato: € 19,00
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2015 |
![]() ![]() Author: Spila Piero Publisher: Gremese Editore Un libro dedicato in particolare ai nuovi spettatori del cinema di Pier Paolo Pasolini, invitati a vedere o rivedere quei film al riparo dalle vicende personali e artistiche dell'autore e dal contesto spesso feroce in cui essi presero vita. Con Pasolini, voltare indietro lo sguardo significa provare una specie di vertigine, quella di specchiarsi in un tempo immoto, un infinito presente in cui tutto è cambiato e tutto sembra invece segnare il passo. A quarant'anni dal suo assassinio, Pasolini è sempre qui, e soprattutto il suo cinema rivela intatta la sua forza, capace ancora di suscitare emozione e sorpresa. Dalla prima inquadratura di 'Accattone' (1960) fino all'ultimo fotogramma di 'Salò' (1975), Pasolini ha raccontato la storia del nostro paese e insieme ha fatto la critica di quella storia. Per questo motivo il suo cinema non è moderno (almeno non nel senso di Rossellini o di Renoir), è invece contemporaneo, ovvero non legato al tempo in cui si iscrive, fuori norma e fuori misura. Curioso che la critica cinematografica, nella maggioranza dei casi, abbia spesso equivocato il senso profondo del suo lavoro, utilizzando parametri di giudizio tradizionali e quindi attardandosi sulla 'fertile imperfezione' dei suoi film, e perdendo di vista (o sottovalutando) l'aspetto più anomalo, ibrido, spiazzante, di un cinema che, come ha detto Patty Smith, 'è stato capace di raccontare sanguinando un tempo che sanguinava'. € 19,50
Scontato: € 18,53
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2010 |
![]() ![]() Author: Spila Piero Publisher: Edizioni Falsopiano € 17,00
Scontato: € 16,15
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2001 |
![]() ![]() Author: Spila Piero Publisher: Gremese Editore € 19,80
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1999 |
![]() ![]() Author: Spila Piero Publisher: Gremese Editore € 18,08
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