Sono gli anni Sessanta. L'Inghilterra è diventata una dittatura, governata da un politico astuto e spietato di nome Jobling. Tutti i non bianchi sono stati deportati, The English Times è l'unico giornale e la gente comune vive nel terrore del coprifuoco notturno e della polizia segreta. Richard Watt ha usato tutto il suo talento giornalistico per smascherare Jobling prima che salisse al potere. Ora, in esilio in una fattoria nel caldo asfissiante della campagna italiana, Watt coltiva i suoi vigneti. Il suo remoto idillio rurale viene sconvolto dall'arrivo di un emissario del governo da Londra, ed è costretto a tornare a casa in un'Inghilterra che è diventata fatiscente e squallida, per affrontare accuse inventate di irregolarità fiscali. Riuscirà a dimostrare che le accuse sono false, a mantenere intatto lo spirito combattivo che lo ha reso uno dei più acerrimi nemici del regime e a convincere anche altri a opporsi alla dittatura? Oppure gli converrà piegarsi?

Quali abissi deve aver attraversato l'anima di un uomo capace di fare a pezzi i corpi delle sue vittime per poi ricomporli con dedizione maniacale, estatica, come un artista che plasmi la materia per l'allestimento di una galleria degli orrori? È la domanda che il sergente della sezione Delitti irrisolti dovrà porsi se vorrà venire a capo di un'indagine in cui si ritrova quasi per caso, ma che con i suoi lacci logori rischia di intrappolarlo. Donne che scompaiono, sospetti che il più delle volte sembrano infondati, strani e indecifrabili comportamenti, identità improbabili, destinate a rivelarsi false: sono questi gli elementi in mano al sergente. A lui e ai suoi uomini spetta addentrarsi nel mondo che ha nutrito il serial killer, tra le nebbie di un'apparente normalità che invece cela tra le sue pieghe l'orrore, e dove la violenza trova il suo compimento più aberrante. Un percorso angosciante attraverso i corridoi bui di un museo in cui mai saremmo voluti entrare, e dove le uniche luci sono quelle che illuminano la violenza più cieca.

L'esistenza che Gust ha scelto per sé è quella del criminale solitario, indurito dalla strada ma non estraneo a una propria regola morale, che gli impone di cercare la linea sottile che separa il bene dal male. Proprio come il sergente della sezione Delitti irrisolti, ma dall'altra parte della barricata. Ora Gust è in libertà vigilata, ma il richiamo di un lavoro all'apparenza semplice e con parecchi soldi in ballo è troppo forte. Tuttavia, dietro a quello che sembra un semplice furto di passaporti, si nascondono affari con cui è molto facile scottarsi. Alcuni missili a testata nucleare sono scomparsi dai depositi dell'esercito sovietico, mettendo in allarme i servizi segreti di mezzo mondo, la criminalità organizzata e gli ambienti deviati all'interno delle forze dell'ordine di Sua maestà. In questo azzardo pericoloso, da cui non si esce se non dopo aver fatto saltare il banco, Gust dovrà imparare in fretta a calibrare le proprie mosse e a capire chi bluffa, perché la posta in palio è ben più alta di quanto sia abituato a scommettere. L'ultimo capitolo della serie "Factory", il ritratto imparziale e rivelatore di un criminale legato indissolubilmente al proprio destino.

Il corpo senza vita di Charles Staniland, un alcolizzato di mezza età, viene ritrovato sul ciglio di una strada alla periferia di Londra con evidenti segni di violenza. In una città dilaniata dalle tensioni sociali, Scotland Yard ha indagini più importanti da portare avanti: come è noto nell'ambiente, i casi di poco conto, quelli con cui gli altri dipartimenti non vogliono sporcarsi le mani, sono affidati alla sezione Delitti irrisolti, poliziotti cinici e disillusi guidati dal loro sergente, un uomo indurito dalla strada. La vita di Staniland è racchiusa all'interno di una scatola piena di cassette registrate con la sua voce. Quei nastri sono tutto ciò che il sergente e i suoi uomini hanno per ricomporre i tasselli di un'esistenza travagliata e ripercorrere a ritroso la strada che ha portato a un delitto tanto efferato. Alle prese con un puzzle di pezzi mancanti e tessere spezzate, il sergente sa che la verità portata a galla da quella voce è solo una faccia della medaglia, il racconto parziale e omissivo di qualcosa di più sfaccettato e pericoloso di quanto lui e i suoi uomini possano immaginare. Sullo sfondo di una Londra nera e fumosa, un lucido e allo stesso tempo compassionevole ritratto del lato più perverso del crimine.

Londra. In un magazzino sulle rive del Tamigi viene rinvenuto il cadavere di un uomo orrendamente mutilato. I dettagli della scena del crimine fanno pensare a un'esecuzione, il lavoro di un killer prezzolato che però, chissà per quale ragione, ha deciso di lasciare dietro di sé un'orribile traccia. L'indagine è affidata alla squadra della sezione Delitti irrisolti e al sergente che la guida, un uomo duro e disilluso ma che conosce il senso più profondo del proprio mestiere. In una Londra grigia, sconvolta dalla recrudescenza del crimine, il sergente e i suoi uomini si ritrovano invischiati in una partita sottile e pericolosa, in cui il killer gioca con chi gli dà la caccia come il gatto con il topo, protetto dalla propria inafferrabilità e dagli ambienti corrotti all'interno delle alte cariche della polizia e del governo. Un lavoro sporco, rischioso, perché scoprire l'autore del delitto questa volta significa scoperchiare un vaso di Pandora di crimini e impunità. Un nuovo caso per il sergente e gli uomini della sezione Delitti irrisolti. Un crimine che è solo la punta di un iceberg che affonda nei rapporti di potere e smuove le acque torbide della società.

Thornhill, dintorni di Londra. Marianne Mardy, un'affascinante e talentuosa cantante francese, è scomparsa lasciando dietro di sé un alone d'inquietudine. A occuparsi del caso è il sergente del dipartimento più malvisto della polizia londinese, la sezione Delitti irrisolti, un uomo naturalmente incline all'empatia ma forgiato dalla strada, dove l'unico insegnamento che vale la pena di seguire è quello di tenersi il più lontano possibile da ogni coinvolgimento. Guidato da un innato senso della giustizia che, nel suo caso, non significa necessariamente rispetto per la legge, il sergente ricostruisce i ruoli nella vicenda, a cominciare da quello del dottor William Mardy, il marito di Marianne, un uomo eccentrico che piange la scomparsa di sua moglie rintanato in una casa che sembra un set di un film horror. Passo dopo passo, entrando in profondità in uno schema fatto di crimini sordidi e spregevoli, il sergente solleva il velo di polvere che impedisce di veder chiaro sui fatti, portando a galla una storia torva di amore deviato e crimine, sullo sfondo di una provincia inglese degradata e violenta, teatro delle più basse meschinità.

La notte in cui un colpo di pistola alla testa mette fine alla vita di Felix Roatta, uno dei soci di uno squallido locale londinese, il Parallel Club, il corpo della giovane Dora Suarez viene ritrovato orribilmente seviziato. Un delitto misterioso quanto efferato, il tipo di indagine che ogni poliziotto vorrebbe evitare e che solo il sergente della sezione Delitti irrisolti sembra in grado di gestire. La morte di Dora Suarez diventa però per lui un'ossessione quando l'autopsia rivela dettagli a dir poco sconcertanti. L'assassino si è accanito sul corpo di Dora, mangiandone dei pezzi e facendone scempio, ma non solo: Dora stava morendo di AIDS. Perché volere la fine di qualcuno che sta già per morire? E perché uccidere con tanta efferatezza? La risposta potrebbe forse trovarsi in una foto di Dora, fornita da un ex socio del Parallel Club. Se quella foto è veramente ciò che il sergente crede che sia, le indagini potrebbero far luce su una storia di vile e disumano sfruttamento, perché tra la morte di Dora e quella di Felix potrebbe esserci più di una semplice coincidenza cronologica.

Never before available in the U.S., the final episode in the Factory Series is another unrelenting investigation with the nameless detective into the black soul of Thatcher's England.

The fifth and final book in the author's acclaimed Factory Series was published just after Derek Raymond's death, and so didn't get the kind of adulatory attention the previous four titles in the series got. The book has been unavailable for so long that many of Derek Raymond's rabid fans aren't even aware there is a fifth book.

But Dead Man Upright may be the most psychologically probing book in the series. Unlike the others, it's not so much an investigation into the identity of a killer, but a chase to catch him before he kills again. Meanwhile, the series' hero—the nameless Sargent from the “Unexplained Deaths” department—is facing more obstacles in the department, due to severe budget cutbacks, than he's ever faced before.

However, this time, the Sargent knows the identity of the next victim of the serial killer in question. But even the Sargent's brutally blunt way of speaking can't convince the besotted victim, and he's got to convince a colleague to go against orders and join him in the attempt to catch the killer... before it's too late.

As it turns out, a dead man can tell stories...

Murders are a dime a dozen in Margaret Thatcher's London, and when it comes to the brutal killing of a middle-aged alcoholic found dumped outside of town, Scotland Yard has more important cases to deal with.

Instead it's a job for the Department of Unexplained Deaths and its head Detective Sergeant. With only a box of cassette-tape diaries as evidence the rogue detective has no chouce but to listen to the haunting voice of the victim for clues to his gruesome end.

The first book in Derek Raymond's acclaimed Factory Series is an unflinching yet deeply compassionate portrait of a city plagued by poverty and perversion, and a policeman who may be the only one who cares about the "people who don't matter and who never did."

Which is worse: A psychopathic killer or murderous corruption?

The second book in Derek Raymond's acclaimed Factory Series opens with the chilling discovery of a horribly butchered body abandoned in a warehouse by the Thames. It's obviously the work of a contract killer, but why would a professional leave the body for discovery?

With his usual mix of cunning and nerve, the unnamed Detective Sergeant from the Unexplained Deaths Department stands up to both mobsters and his superiors to get to the truth. He soon finds himself engaged in a harrowing game of cat-and-mouse with a psychopathic murderer who seems to have ties to the highest levels of the British government.

When one of his superiors warns him to back off, saying, "You'll always get the shitty end of the stick," he explains, "Maybe, but I think that's the end where the truth is."

Can you murder for love?

In the third novel of Derek Raymond's acclaimed Factory Series, the nameless detective visits a decrepit country house to look into the case of a disappeared woman.

It is, as always for the Detective Sergeant, a deeply unsettling investigation of love and damnation. The woman's husband seems to love her entirely. And yet he seems reluctant to find her, preferring to hide in a house that resembles the set of a horror film. Meanwhile other cops are getting in the way of the Sergeant and he's making new enemies on the force.

With growing desperation and his trademark sense of enraged compassion, the Sergeant fights to uncover a murderer not by following analytical procedure, but by doing the most idfficult thing of all: understanding why crimes are committed.

One of the most shocking crime novels of all time

In what may be Derek Raymond's most talked-about novel—indeed, in what may be one of the most talked about crime novels ever—the reader is immediately plunged into the horrific mind of one of the most brutally damaged and murderous killers the unnamed Sergeant has ever faced.

But why the gentle Dora Suarez was murdered at all becomes the Sergeant's obsession. As it turns out, she was already dying of AIDS. So why kill her?

As the shocking details pile up, the fourth book in the series becomes a riveting and moving study of vile human exploitation and institutional corruption, and the valiant effort to persist against it.

Experienced scientists describe-in an easily-followed format-their state-of-the-art techniques for evaluating antiviral compounds. The assays described include systems for investigating drugs used against herpesviruses, hepatitis viruses, human immunodeficiency viruses, human papillomaviruses, and influenza viruses. These well-tested methods range from cellular assays to some of the most up-to-date molecular approaches for identifying compounds that are active against viral enzymes and the development of viral resistance against drugs currently in use. Timely and comprehensive, Antiviral Methods and Protocols offers today's researchers in academia, clinical departments, and the pharmaceutical industry the powerful, reproducible, and novel methods needed to evaluate compounds effective against both acute and chronic infections.

It is the 1960s. England has become a dictatorship, governed by a sly, ruthless politician called Jobling. All non-whites have been deported, "The English Times" is the only newspaper, and ordinary people live in dread of nightly curfews and secret police. Richard Watt used all his journalistic talents to expose Jobling before he came to power.