Il volume e' un percorso attraverso la memoria dell'autore alla scoperta dell'importanza e della grande attualità dell'enciclica Populorum progressio di Papa Paolo VI. L'autore, dopo aver ricordato l'elaborazione, la pubblicazione e l'impatto che questa Enciclica ha suscitato nelle persone di allora, passa ad analizzare il contenuto dell'enciclica stessa, ma soprattutto mette in rilievo quanto le questioni affrontate siano ancora in gran parte aperte. Questo libro offre a molti lettori la possibilità di conoscere la personalità di un grande Papa, e soprattutto di verificare quanto sia urgente la riflessione sui problemi affrontati 40 anni fa dall'Enciclica.

Nel volumetto viene proposta un riflessione articolata in tre parti: l'uomo, la sua cultura, la pastorale della cultura. La persona è il destinatario della pastorale e la cultura stessa rappresenta il contesto di riferimento ove tale tipo di attività si può sviluppare. Sull'argomento gli interventi di illustri studiosi.

Il volume esamina le finalità della ricerca e della docenza all'interno delle Università Cattoliche. Gli autori sottolineano il legame essenziale tra la ricerca della verità, propria dell'investigazione scientifica, e la fede cristiana portatrice di valori quali la libertà, la giustizia e la dignità dell'uomo.

Dopo la caduta dei regimi basati sull'ateismo e con il mutato quadro internazionale anche sotto il profilo culturale, il dialogo e l'inculturazione delle culture contemporanee è una delle frontiere d'avanguardia della Chiesa. Il libro intende offrire una comprensione adeguata dei fenomeni culturali oggi in voga e dell'atteggiamento dell'uomo contemporaneo sotto il peso delle culture diffuse dai mass-media.

Il libro parte dal presupposto che i giovani, davanti alle disillusioni del consumismo fine a se stesso e agli squilibri della politica sul piano planetario, abbiano un bisogno sempre maggiore di una cultura di verità. Il volume vuole aiutare questa ricerca, dimostrando che la verità non è qualcosa di impossibile e tantomeno un principio astratto, ma una realtà che impegna l'esistenza, la abita e insieme la trascende e, in un certo senso, coincide con la nostra stessa dignità di uomini.