Con testo dantesco e italiano moderno. Mentre nella Firenze del 1300 la lotta tra le avverse fazioni politiche si fa sempre più feroce, Dante - che è un politico di primo piano - sparisce per una settimana dalla città. Al suo ritorno incontra gli amici più cari ai quali, sfidandone l'incredulità, racconta di aver fatto un viaggio straordinario... nell'Aldilà. Sotto la guida del poeta Virgilio è disceso nelle viscere della Terra, fin nell'Inferno. Qui ha potuto vedere con i suoi occhi l'azione inesorabile e terribile della giustizia divina: uno stuolo sconfinato di spiriti d'uomini che - malvagi quando erano in vita - ora sono condannati per l'eternità alle pene strazianti ideate per ognuno di loro dal Signore dell'Universo. Il suo è un racconto incredibile, che sfida il buon senso ma che, tuttavia, affascina gli amici, che si incontrano di sera a casa sua per ascoltare i versi che, nonostante i gravosi impegni politici, riesce a forgiare per raccontare la sua avventura e rappresentare con la musica della poesia il mistero della vicenda umana sulla Terra.