Il celebre e ormai anziano attore e regista teatrale Marco Rini torna a Siena per il solitario atto finale della sua esistenza. La parabola della sua lunga vita sembra infatti ormai destinata a concludersi nel rimpianto per la perdita della moglie e per il difficile rapporto con il figlio, quando dal passato riemerge un antico testo teatrale dai poteri inquietanti: Il copione maledetto. Tra vecchi teatranti alle prese con le grazie e le tragedie del proprio passato e giovani attori che affrontano le benedizioni e le maledizioni del proprio presente, la vicenda culmina con la messa in scena del Copione. Sarà infatti quest'ultima rappresentazione a portare a compimento i destini di tutti, nella gloria e nell'amore, nella miseria e nella rovina.

Un giallo? Un romanzo psicologico? Forse un romanzo sulla fede e sulla religione? Difficile dirlo. Di certo, Angelo, il protagonista, un prete fuori dagli schemi che forse ha perso la fede, vi affascinerà con la sua forza ma soprattutto con le sue debolezze e le sue contraddizioni, i suoi incontri e le sue visioni. Vi sono omicidi e misteri, indagini, enigmi e soluzioni in questa storia. La tentazione del "maligno" è il naturale agguato che aggredisce e tenta di lacerare chi, nella vita, riesce a respirare in maniera autentica la vera linfa della Fede, e il dolore ed il disorientamento che provoca non si leniscono da soli, ma con il generoso apporto di quella forza incrollabile che viene dall'Alto e che, in questo libro, viene infusa al protagonista da Padre Mariano, l'esorcista suo maestro, amico e confessore.