La meccanica dell'anima, quando le auto ci guidano alla consapevolezza. Ecco come interpretarne i messaggi con l'unico manuale di AUTO-consapevolezza. Come un cartello stradale ci indica la direzione da seguire, o allerta della presenza di un pericolo o di una strada senza uscita, così l'universo cosparge il nostro cammino di indicazioni preziose per non farci deragliare, facendoci giungere sani e con più facilità alla nostra meta. Lo fa utilizzando il linguaggio dei sintomi che, attraverso la forma, svelano il contenuto fino a pochi istanti prima invisibile. Ma noi spesso manchiamo di ascoltare il sintomo che ci compare davanti. Abbiamo bisogno che si manifesti in maniera palese e reiterata, che suoni sempre più forte la sua campana d'allarme. Ogni cosa che si manifesta nel nostro corpo, o in altri oggetti che ne rappresentano un'estensione (come ad esempio la nostra auto), ha lo stesso compito: quello di rendere visibile una dinamica invisibile. L'automobile infatti non è altro che una metafora del nostro corpo. È come se nell'auto vi fosse una diramazione su piani sottili dei nostri nervi, delle nostre emozioni, dei nostri atomi. Questo parallelismo è molto prezioso perché in questo ambito il sintomo è molto più considerato e ascoltato, in quanto rappresenta la traccia per arrivare al guasto. Quando si accende la spia di un'automobile significa che qualcosa non funziona più. Ma l'automobilista non se la prende con la spia, anzi è grato del messaggio di qualcosa che non sta funzionando in una zona invisibile dell'auto e di cui difficilmente si accorgerebbe. Allora chiede