La storia personale dell'autrice fa da filo conduttore, le sue considerazioni sulla società si fondono con le sue intime riflessioni e generano la sua maturazione umana attraverso il contatto spirituale e fisico con la natura. Le creature della terra non rimangono semplici specie botaniche, diventano le "sue" creature. E noi ci appassioniamo con lei alle vicissitudini che le stagioni impongono al mondo vegetale, animale e umano.

Così descrive il suo libro l'autrice: "passeggiare tra gli alberi, sfiorare il muschio, parlare con una corolla, guardare le nuvole, è sempre l'incontro con il "me" più intimo. Raccontare i miei due giardini, è stato come esprimere loro, a gran voce, il mio grazie, per il percorso di crescita, gioia ed amicizia che abbiamo fatto insieme."