Mesopotamia, 5000 a.C. Il potente Yahweh cospira per detronizzare gli Anunnaki, assumere il potere assoluto e divenire il solo e unico dio. Ma il generale Mi-Ka-El e i suoi Arcangeli vengono incaricati dagli Antichi di scovare e arrestare l'Elohim traditore. Nel frattempo, una giovane galilea passa le pene dell'inferno per ricongiungersi con l'amore perduto, mentre un intraprendente Djinn lotta per la salvaguardia della sua specie. Anunnatrix: Operazione Diluvio è una feroce critica al monoteismo nelle sue forme più fanatiche, di cui Yahweh rappresenta una sorta di fondatore. Ma la narrativa in chiave "Antichi Astronauti" lo rende un romanzo di "archeo-fantascienza" da cardiopalma, denso di azione, colpi di scena e catastrofi senza tregua.

Siamo a Verona, dove un gruppo di strampalati amici ne combina delle belle, fino a ritrovarsi in situazioni di estremo pericolo e inaudita violenza. Tuttavia, la penna dell'autore non trascende mai, ma resta sempre in perfetto equilibrio sulla linea del proprio sarcasmo, anche nei passaggi più raccapriccianti, affrontati con sorprendente leggerezza. I personaggi sono incredibilmente reali, dipinti nei loro aspetti più umani, colti in flagrante in tutte le loro debolezze. Ironia, alcol, droga, risse, ideologie politiche, qualche pennellata di sesso, molti brividi di varia natura e un'esplosione di amicizia nel liberatorio finale.