Il commissario milanese Lorenza Cappelli ritorna in Sicilia, a Catania per l'esattezza, per la morte della madre, famosa cantante di musica jazz. Tra le strade sconnesse della città dell'Elefante cercherà le reali ragioni del suo allontanamento volontario, ritrovandosi a coabitare con altri due jazzisti amici della madre, Carlo e Gigi, che l'accompagneranno - più o meno volontariamente - nel suo percorso di recupero delle origini e di comprensione del reciproco disamore. Poi, siccome non è una donna che ama rimanere anche temporaneamente inattiva o, peggio che mai, in disparte, aiuterà i colleghi della questura catanese, a corto di personale, a risolvere brillantemente alcuni casi spinosi. Peccato che, personalmente, abbia due o tre problemini da risolvere il più presto possibile.

Roccarancia è un paese di cartapesta dove la politica è tragicomica e la gente irascibile. Vivono lì Gianni e Caterina, due gemelli ventenni figli del Sindaco dall'indole opposta, il primo con un senso d'inadeguatezza ai limiti dell'autolesionismo che gli fa lasciare anzitempo gli studi universitari, la seconda, bella, volitiva e caparbia studentessa con lode di Medicina, che non accetta la passività del fratello e per questo vorrebbe strangolarlo. Cercano entrambi, disperatamente, un modo per capirsi e andare avanti. La vita offrirà loro una possibilità ulteriore non senza averli messi duramente alla prova.