Il racconto è elaborato in un periodo alquanto burrascoso della mia vita, prende forma propria iniziando con un evento personale che amplifica al massimo esponente il mio universo emotivo. Ho cercato di far vivere, o meglio rivivere l'emozione attraverso tre personaggi che definisco "eroi allo sbando". Vorrei in qualche modo riprendere argomenti affrontati precedentemente ma sempre attuali e mai sconfitti. Il punto in comune dei protagonisti, suddivisi in tre parti ognuna con anima propria, è lo scontro con la vita... Tutti conosceremo l'esito, nessuno ne è immune. Il tutto viene estrapolato dal vissuto di persone che in qualche modo hanno avuto come minimo un contatto con il sottoscritto, credo che almeno in parte possa avvicinarmi al loro universo nascosto e dove il salto cercato si è verificato troppo esoso la fantasia mi ha aiutato.

L'uomo Marco, il suo Io, i suoi sentimenti, i fatti più rilevanti e significativi della sua esistenza si concentrano, si delineano, si autodefiniscono in ogni pagina del libro. Si contrappongono, delicatamente e con una dovizia descrittiva, efficace e nel contempo pungente, due aspetti, due risvolti psicologici dell'autore, il Marco furibondo, ostinato e convulso nelle sue sofferenze e il Marco protettivo, affettuoso e amorevole, che s'innamora, che erge questo amore al fine primo e ultimo della sua esistenza e si scopre capace di vivere senza distruggere e autodistruggersi. Il lettore assiste ed è inevitabilmente compartecipe di un viaggio dell'Io che, arrivato ad un momento o a un traguardo esistenziale, rallenta il passo e si ferma.