La poesia è lo sparuto lume della candela: ci aiuta a convivere con il buio, benché non lo vinca, con la notte, benché non la disperda, ci aiuta a restare nella stanza, accettandone gli angoli oscuri, accogliendone il mistero. E in quel restare nella stanza semibuia, in quel permanere nella notte, in quella rinuncia a fuggire, consumiamo l'incontro più alto e sorprendente di tutti: l'incontro con noi stessi.

"Più forte che posso" è un percorso di riscoperta personale raccontato a ritroso, partendo dagli "Approdi", e innescato da un amore tormentato. Un percorso verso la consapevolezza di quanto sia salvifico tenere alto il pensiero, restare fedeli a se stessi ed esprimersi nella propria autenticità soprattutto quando non accade quello che si vorrebbe. "Più forte che posso" è non cedere ai compromessi che la paura ammanta di fascino. È credere a dispetto degli eventi, è dare a prescindere dal ricevere. Un percorso mai lineare, quindi un esercizio quotidiano che prepara all'incontro con l'amore che vogliamo. "Più forte che posso" si rivela, alla prova del tempo, il modo più luminoso di amarsi e di amare.