Giordana ha 15 anni, padre alcolizzato e un'eterna insicurezza. Giordana può diventare invisibile, può attraversare i muri. Ben non ha un lavoro, è depresso, in trappola. Mentre cerca di suicidarsi scopre che può volare, come gli uccelli. Natalie è una madre preoccupata per suo figlio. Un ragazzo ingestibile. Natalie sa nuotare velocissimo come i delfini. Ruth si è separata da suo marito. Un'infermiera costretta a rifarsi una vita. Il suo superpotere è la telepatia. Sasha è timido e gay, ma può far innamorare le persone in un istante, come un moderno Cupido. Peter non parla mai, completamente innamorato di sua moglie. Dopo 40 anni scopre che può far scomparire e materializzare ciò che vuole. Tutto, tranne i morti. Alek è un bambino sveglio, che mostra con orgoglio le mutande da Superman. Scontroso, scostante, enigmatico, forse il più scostante, enigmatico, ma ha un dono, forse il più speciale di tutti. Questo libro è un ritratto dove niente è normale, tutto è nascosto.

Evan è un infermiere che lavora in un reparto ospedaliero che aiuta malati terminali a compiere l'ultimo gesto. In modo legale. È proprio lui che passa l'ultimo "cocktail" ai pazienti che ne fanno richiesta. I suoi amici non sanno di cosa si occupi in ospedale. Solo la straordinaria Viv, donna ironica e incredibilmente intelligente, sa cosa faccia il figlio. Ma non sa cosa lui combini quando non è con lei o in ospedale. Evan è sfuggente. Nel lavoro di Evan, ci sono regole, gerarchie e procedure rigorose cui attenersi. Che possono andare strette, prima o poi. Un paziente dopo l'altro, Evan inizia a porsi interrogativi che hanno a che fare con i suoi valori morali e la sua coscienza. Scoprirà come la strada davanti a lui sia tortuosa e accidentata. Specie quando la posta in gioco è Viv. Saprà cosa è giusto fare? Comunque la si pensi sul fine vita, questo non è un romanzo sull'eutanasia o sul suicidio assistito. È un romanzo sulle emozioni, sui rapporti familiari, sulle scelte. Sull'amore.

“Okay, tell me which you want,” Alek asks his cousin at the outset of What the Family Needed. “To be able to fly or to be invisible?” And soon Giordana, a teenager suffering the bitter fallout of her parents’ divorce, finds that she can, at will, become as invisible as she feels. Later, Alek’s mother, newly adrift in the disturbing awareness that all is not well with her younger son, can suddenly swim with Olympic endurance. Steven Amsterdam’s incandescent novel follows the members of this gorgeously imagined extended family over three decades, as they each discover, at a moment of crisis, that they possess a supernatural power.But instead of crimes to fight and villains to vanquish, the family confronts inner demons, and their extraordinary abilities prove to be not so much magic weapons but expressions of their fears and longings as they struggle to come to terms with who they are and what fate deals them. As the years pass, their lives intersect and overlap in surprising and poignant ways, and the real magic is revealed to lie not in their superpowers but in the very human and miraculous ways they are able to accept, protect, and love one another.

Giordana ha 15 anni ed è alla continua ricerca di sicurezze. La sua sensibilità verso tutto ciò che la circonda la porta ad accordare una seconda occasione al padre alcolizzato, che sembra non volerne più sapere della famiglia. Giordana può diventare invisibile e, concentrandosi molto, attraversare i muri e le persone. Ben è il fratello maggiore di Giordana. Sposato con Janelle, senza lavoro e con un figlio piccolo, si sente depresso e in trappola, finché non prova l'impulso di imitare il volo di un uccello e scopre il suo superpotere. Volare lo porterà ad apprezzare di più quello che ha, e ad aiutare il prossimo in situazioni di pericolo. Natalie è la moglie di Peter, mamma di Alek e Sasha e sorella di Ruth. Quando scopre di saper nuotare velocissimo (a livelli olimpionici) trova dentro di sé una nuova forza per affrontare il comportamento ingestibile di Alek, che si allontana sempre di più da lei e dalla famiglia. Ruth è la mamma di Ben e Giordana e la sorella di Natalie. E costretta a rifarsi una vita dopo la separazione dal marito. E un'infermiera, e il suo potere è la telepatia. Si prende cura di Alek quando si intensificano le sue inspiegabili fughe, e ciò fa sì che i suoi legami con la sorella si deteriorino, fino a spezzarsi. Sasha è il fratello maggiore di Alek. Ex ragazzino timido e introverso, lo ritroviamo trentenne, gay dichiarato, mentre organizza un party di compleanno per sua cugina Giordana, ormai una brillante accademica. Il suo potere è far innamorare le persone...

Michael Williams, in Melbourne's The Age, wrote of this award-winning, dazzling debut collection, “By turns horrific and beautiful . . . Humanity at its most fractured and desolate . . . Often moving, frequently surprising, even blackly funny . . . Things We Didn't See Coming is terrific.” This is just one of the many rave reviews that appeared on the Australian publication of these nine connected stories set in a not-too-distant dystopian future in a landscape at once utterly fantastic and disturbingly familiar.
 
Richly imagined, dark, and darkly comic, the stories follow the narrator over three decades as he tries to survive in a world that is becoming increasingly savage as cataclysmic events unfold one after another. In the first story, “What We Know Now”—set in the eve of the millennium, when the world as we know it is still recognizable—we meet the then-nine-year-old narrator fleeing the city with his parents, just ahead of a Y2K breakdown. The remaining stories capture the strange—sometimes heartbreaking, sometimes funny—circumstances he encounters in the no-longer-simple act of survival; trying to protect squatters against floods in a place where the rain never stops, being harassed (and possibly infected) by a man sick with a virulent flu, enduring a job interview with an unstable assessor who has access to all his thoughts, taking the gravely ill on adventure tours. But we see in each story that, despite the violence and brutality of his days, the narrator retains a hold on his essential humanity—and humor.

Things We Didn't See Coming is haunting, restrained, and beautifully crafted—a stunning debut.


From the Hardcover edition.

Michael Williams, in Melbourne's The Age, wrote of this award-winning, dazzling debut collection, “By turns horrific and beautiful . . . Humanity at its most fractured and desolate . . . Often moving, frequently surprising, even blackly funny . . . Things We Didn't See Coming is terrific.” This is just one of the many rave reviews that appeared on the Australian publication of these nine connected stories set in a not-too-distant dystopian future in a landscape at once utterly fantastic and disturbingly familiar.
 
Richly imagined, dark, and darkly comic, the stories follow the narrator over three decades as he tries to survive in a world that is becoming increasingly savage as cataclysmic events unfold one after another. In the first story, “What We Know Now”—set in the eve of the millennium, when the world as we know it is still recognizable—we meet the then-nine-year-old narrator fleeing the city with his parents, just ahead of a Y2K breakdown. The remaining stories capture the strange—sometimes heartbreaking, sometimes funny—circumstances he encounters in the no-longer-simple act of survival; trying to protect squatters against floods in a place where the rain never stops, being harassed (and possibly infected) by a man sick with a virulent flu, enduring a job interview with an unstable assessor who has access to all his thoughts, taking the gravely ill on adventure tours. But we see in each story that, despite the violence and brutality of his days, the narrator retains a hold on his essential humanity—and humor.

Things We Didn't See Coming is haunting, restrained, and beautifully crafted—a stunning debut.