"I giorni felici di Ninuzza" risuonano di memorie e tradizioni. Ripercorrerli significa spogliarsi degli abiti della modernità per entrare in un mondo altro, vissuto in un tempo senza tempo. Molto madre, moglie, amica, Ninuzza ci catapulta in una realtà che spesso lambisce il magico, senza rinunciare all'ironia e al comico. Accolta e adottata da amiche, fate e streghe, l'autrice vive la quotidianità oscillando tra gioia e malinconia. Stella polare della sua esistenza è Clara, bimba cocciuta ma perspicace, capace di ridarle quella forza che solo lei possiede. Ninuzza si ritaglia un mondo simile a quello in cui è cresciuta, semplice, scabro a volte, ma vero, attorniata da personaggi unici, caratteristici, portatori di messaggi importanti e, a volte, anche pedagogici. Di quel mondo, spesso nostalgico, conosce ogni chianca, ogni basso, ogni via, così come conosceva ogni stradella del suo paese d'origine. Conserva, a volte sbagliando, tradizioni, movenze, nel suo desiderio di essere come suo nonno e come suo padre. Non rinuncia a valori come amicizia, lealtà, sincerità. Entrare nel suo Orto sacro significa aprire gli animi alla purezza e aspettare che, da quel pozzo magico, appaia di tutto. Età di lettura: da 6 anni.
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