![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
2025 |
![]() ![]() Author: Agosti Aldo; Cassi Marina Publisher: Edizioni ETS La storia che qui si ricostruisce di Eusebio, Vitale, Pietro, Emilia, Louise, Gisella Giambone è quella di uomini e donne che le grandi, a tratti terribili, vicende del Novecento hanno trasformato in protagonisti assoluti del proprio destino. È la storia di una famiglia proletaria comunista che emigra da un piccolo paese piemontese, lambisce New York, si sviluppa nella Torino del biennio rosso e si radica a Lione, dove nel 1922 Eusebio e Vitale sono costretti a riparare per sfuggire alle persecuzioni fasciste, lavorano in fabbrica e militano nei gruppi italiani del PCF. Eusebio diventa dirigente nazionale dell'Unione popolare italiana. Vitale va a combattere in Spagna in difesa della repubblica e qui muore nel 1937. L'epilogo della storia è in Italia: Eusebio dopo mesi di dura prigionia nel campo francese del Vernet viene internato in Irpinia e alla vigilia dell'8 settembre 1943 raggiunge Torino. Diventa un dirigente della Resistenza e rappresenta il PCI nel primo Comitato militare del CLN. Catturato, viene processato e fucilato con altri sette all'alba del 5 aprile 1944. Tra le ultime lettere ai familiari, una è rivolta alla figlia tredicenne: «Il tuo papà è stato condannato a morte per le sue idee di Giustizia ed Eguaglianza [...] La vita vale di essere vissuta quando si ha un ideale, quando si vive onestamente, quando si ha l'ambizione di essere non solo utili a sé stessi ma a tutta l'umanità». € 19,00
|
|
2024 |
![]() ![]() Author: Agosti Aldo; Cassi Marina Publisher: Donzelli Villafranca d'Asti, agosto 1944. Luigi Capriolo, comunista e capo partigiano, viene impiccato dai tedeschi dopo essere stato a lungo torturato. Ha quarantadue anni, dodici dei quali trascorsi fra il carcere e il confino per la sua lotta antifascista. Per le circostanze della sua morte e per le vicende che la precedono, Luigi Capriolo può essere definito un autentico eroe della Resistenza, anche se un eroe senza medaglie, perché una medaglia non la riceverà mai. Eppure pochi come lui ne avrebbero avuto titolo. Ciò che più colpisce nella sua biografia è la continuità tra l'impegno nella lotta antifascista - nella legalità e semilegalità, nella clandestinità, perfino nelle forme praticabili in carcere - e la partecipazione diretta alla Resistenza, fino all'estremo sacrificio. Capriolo è un comunista convinto e totalmente dedito alla causa, ma non è un settario: il suo è il volto di un comunismo non arcigno, affascinante nel suo rigore morale, in particolare per gli intellettuali che avvicina - da Antonio Giolitti a Ludovico Geymonat, da Ada Gobetti a Norberto Bobbio - e sui quali lascia un'impressione profonda. Alla sua vita pubblica si accompagna una tormentata vicenda privata: Livia, suo unico amore, è manovrata - forse inconsapevolmente - dalla polizia politica fascista, e dopo la Liberazione si scoprirà essere stata una delatrice dell'OVRA. La storia umana e politica di Luigi Capriolo, accuratamente ricostruita da Aldo Agosti e Marina Cassi nel saggio introduttivo, rivive nel racconto diretto dello stesso Capriolo attraverso il diario tenuto dal 26 luglio al 16 ottobre del € 26,00
Scontato: € 24,70
|
|
2023 |
![]() ![]() Author: Agosti Aldo; Cassi Marina Publisher: Donzelli Cesare Cassi, un giovane comunista torinese, dirigente del partito clandestino, viene arrestato dalla polizia per attività sovversive. L'anno dopo, il Tribunale speciale fascista lo condannerà a quindici anni di reclusione, con l'accusa pesantissima di aver contribuito alla riorganizzazione del Partito comunista. Entrato in carcere, prima a Milano, poi a Volterra e infine a Spoleto, sconterà sette anni di prigione, esattamente nello stesso periodo di Antonio Gramsci, e come lui vivrà una dolorosa «trasformazione molecolare» che, nel suo caso, lo porterà alla sofferta decisione di chiedere la grazia. Una scelta di questo tipo, per il Partito comunista allora clandestino, equivaleva a un tradimento: chi faceva domanda di grazia era considerato alla stregua di una spia o un provocatore, indipendentemente dal grado di coinvolgimento prima avuto nella causa, e veniva espulso dal partito. Chiedere clemenza al regime voleva dire fare tabula rasa del passato e al tempo stesso varcare una barriera verso un futuro di solitudine politica irreversibile. E così sarà: il comunista duro e puro considerato dai suoi giudici «fanatico e pervaso dalle più accese teorie sovversive» non tornerà mai più alla vita politica. Una coltre d'oblio si stenderà sulla sua storia di militante fino a farla scomparire. La vicenda di Cassi, raccontata attraverso le 278 lettere che scrisse alla famiglia negli anni del carcere, consente di affrontare l'inedito nodo dei detenuti politici che sotto il fascismo decisero di chiedere la grazia (e spesso la ottennero), un fenomeno non insignificante a livello quanti € 18,00
Scontato: € 17,10
|
|