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2021 |
![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Cuttrera Sabato; Russo Francesco; Rotundo D. (cur.) Publisher: ABE Le province commissariate e sequestrate ai feudatari di Re Tancredi Altavilla, tornarono ad essere amministrate dalla Chiesa, che nel salvaguardare l'eredità all'Imperatrice Costanza, riportava il potere alle carceri delle rocche con sede nelle contee. Così rinacque l'amministrazione della giustizia periferica, dipendente da un carcere che ebbe sede in ogni singola contea. Tutte le contee appartennero ad una provincia in costruzione, cioè che si andava formando e quindi dai confini instabili, sottraendo feudi alle province storiche rimaste nelle mani dei sopravvissuti tancredini, ex fedelissimi del nemico Altavilla. Ogni provincia intese raggruppare tutte le terre demaniali strappate al defunto Re Tancredi Altavilla in Giustizierato. Nel caso del Giustizierato della provincia del Ducato Apulia e Principato Capua il giustiziario giustiziere fu il conte Giacomo di Sanseverino, detto dei Tricarici di Caserta, che fece nascere la contea nel luogo che mutò nome in Tricarico, sposando la figlia del deposto Re Tancredi, dei cui beni si era impossessato Enrico Imperatore, che si disse avvelenato dalla moglie Costanza. Tanto è vero che una volta avuto Federico II, restituì il regno al papa e ai Sanseverino. Questo testo a più mani, introdotto dal cav. Francesco Russo e chiuso da Sabato Cuttrera sul periodo svevo, si avvale di uno studio del prof. Rotundo su Ugo e Pagano dei Pagani, a dimostrazione del grande lavoro svolto dai templari in diversi secoli nei luoghi strategici del Regno di Puglia. Il libro si snoda intorno ad una ricerca sulle pergamene del Codice di Malta, in cui si c € 29,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo Publisher: ABE Per comprendere questi ultimi passaggi storici, va accettata la tesi che, prima della divisione, erano uniti tutti i paesi della Montagna, sia del versante dei Caracciolo, da Torrioni a Casalbore, come del versante di Montemiletto e Montaperto. Casali, questi, dove il signorotto di turno pensava solo a riscuotere il Laudemio, cioè la quartame partem praedj vulgo dictam quarteria loco laudemii sive quinquagesimae, et hoc non sive violentia, ac propria autorità, lacerando ancora di più i paesi. Non solo. Le nuove ripartizioni finirono per dividere gli stessi Casali della Montagna da Montefusco: Toccanisi, Torraioni, Bagnara, S.Giacomo, Mont'Orzo, Monti Rocchetto, Montefuscoli, S.Pietro Intellicato, S.Maria a Tuoro, S.Marco à Monti, Casale nuovo, come si rileva dal Catasto del Castello di Toccanisi, da sempre unito a S.Angelo di Torrioni, e non a Torrioni di Tufo, che appartenne al gruppo dei feudi dei "di Tocco", Conti di Montaperto e del Calore. Gravi danni subì Benevento per due mesi per via dei 7000 soldati spagnoli che andarono via il 1 novembre 1528, quando si cantò la litania. A dicembre del 1529 la città tornò sotto l'ubbidienza della Chiesa con Clemente VI. Nel 1530, scaduto il governariato di Girolamo, il papa nominò Ferrante Gonzaga a governatore, fratello di Federico, il quale, il 25 marzo, per concesione di Carlo V scambiò titolo di Marchese Mantova con quello di Duca e non più per un solo anno, ma vita natural durante, da governatore e luogotenente castellano.... Il Conte Roberto Boschetto nel 1512 partecipa alla battaglia di Ravenna; viene armato cavaliere per i € 49,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Scognamiglio Gennaro Publisher: ABE Il cibo, in senso lato, può essere definito la "chiave di lettura" della cultura e della socialità di un determinato territorio, difatti esso rappresenta un rito di scambio, di chiacchiera che è alla base della convivialità e dell'instaurazione di relazioni interpersonali; in altre parole, il cibo è il mezzo attraverso cui è possibile creare unione e condivisione all'interno di gruppi di persone dando loro una maggiore possibilità di integrazione nel mondo esterno. In aggiunta, la dimensione relazionale comprende anche e soprattutto la simbiosi con il territorio e quindi il cibo entra a far parte della cultura del posto. Da qui parte il viaggio fra ricette e piatti tipici, pronti per essere realizzati da chiunque, anche attraverso la descrizione di un viaggio storico per i luoghi antichi da Lauro ad Avella, da Avellino a Pietrastornina, lungo i pendii e i pascoli dell'Appennino Meridionale. È risaputo che il viaggio da Napoli a Montevergine sui traini era un fatto assai defatigante. Ma forse non tutti sanno che i viaggiatori, col caldo o con il freddo, si fermavano continuamente a bere. Alla fontana borbonica sulla salita di Monteforte, se si trattava di acqua; dai vinai, se si trattava di rossi o bianchi di qualità... Non resta che salire in carrozza per una lettura e magari una cena da favola. € 29,00
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2020 |
![]() ![]() Author: Bascetta Arturo Publisher: ABE € 25,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo Publisher: ABE "Le simpatie del Gran Consalvo verso la regina crescevano ogni giorno di più, anche durante le conquiste dei castelli, quand'ella seguiva il re negli accampamenti. Un'amicizia stretta che il giovane le dimostrò bruciarono le più segrete masserizie donnesche di lino. Consalvo non perse tempo e chiese alla moglie donna Manrica, che era nel vicino Castello di Lora, di donarle il necessario ornamento e pannilini del suo corredo. Atto che permise alla regina di ringraziarlo, dicendo che quell'incendio le era tornato molto utile, al punto che alcuni credettero che la regina si fosse innamorata. La vita di corte era pur sempre meglio della guerra. Scambi di occhiate furtive e di baciamano, fra un accampamento e l'altro, rallegravano i giorni morti di tutti. Ma ciò presupponeva anche sfarzo e spese che non sempre erano alla portata di chi, come Consalvo, si era affacciato da poco a Palazzo. Ecco perché giocò anche d'astuzia, cullandosi piacevolmente della simpatia che per lui nutrivano la corte e, soprattutto, la regina. Era in uso a corte donare a chi si batteva per la Corona i proventi della riscossione di una tassa sui vassalli. Così accadde per Ignigo di Mendoza conte di Tendiglia, che donò la casa e la rendita ricavata dalla gabella della seta. Consalvo divenne sempre più addentro e istruito negli artifici della vita cortigiana. Uno svago che accompagnava piacevolmente alle virtù militari e, quando veniva il tempo del motteggiare, ognuno era preso dalla vaghezza delle sue parole..." Una ricca appendice sugli amanti della regina, il Gran Consalvo e Cristoforo Colombo. Questa bi € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo Publisher: ABE € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo Publisher: ABE € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo Publisher: ABE € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo Publisher: ABE € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo Publisher: ABE € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo Publisher: ABE € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo Publisher: ABE Carlo V, divenuto poi imperatore, fece risposare la giovane nonna e le concesse il titolo di viceregina della regione di Valencia. Germana lo accompagnò nel suo viaggio verso l'incoronazione a re di Spagna e a imperatore in Aquisgrana, dopo il matrimonio, nel giugno 1519, con un personaggio della sua corte, il marchese di Brandeburgo, fratello del principe elettòre che l'avrebbe spinto nella corsa politica. Carlo I re di Spagna divenne in fretta nuovo arciduca d'Austria, sostenuto dal marchese di Brandeburgo che gli preparò il terreno affinché i principi elettori gli concedessero il titolo imperiale. Perciò, nel mese di giugno, aveva favorito le nozze di Germana de Foix e Giovanni di Brandeburgo-Ansbach. Il matrimonio avvenne a Barcellona, con gran dispiacere delle corti di Castiglia e d'Aragona, perché Carlo mantenne a Germana il vitalizio di 50.000 fiorini lasciatogli dal defunto Fedinando, nonostante che la clausola testamentaria prevedesse di perderli in caso di nuova unione. Ma non solo. Carlo V creò Germana luogotenente generale del regno (così come il nonno aveva fatto per l'ex regina Giovanna la Vecchia di Napoli) e, tornato in Spagna, la nominò viceregina di Valencia (dove si recherà a prendere possesso della città nel dicembre 1523), assegnando al marito il titolo di capitano generale. Ma il secondo matrimonio di Germana fu ancora più infelice, restando presto sola, e senza figli, per la morte del Brandeburgo nel 1525. Diventata nuovamente vedova, un anno dopo, sposerà Ferdinando d'Aragona, duca di Calabria, il quale attuò una politica di repressione per i malumor € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Cuttrera Sabato Publisher: ABE Una serie di comitati militari capuani e caetani, organizzati dai normanni di Neapolis Gaeta, cioè i dell'Aquila di patria siracusana, dopo aver detronizzato Capua, vicecapitale del Regno di Roma e fondato Ad Novas a Casertavecchia, si avviarono così in Puglia per togliere i territori agli eredi del Guiscardo. Ebbero l'obiettivo di annientare Borsa, sedendo lo Zio Ruggiero I a Bari, come antiduca di Puglia, benché fosse difeso e spalleggiato da Salernitani e greci. Li guidava il Gran Duca Ruggiero Loritello dei dell'Aquila di Gaeta, di antica stirpe dei Blosseville della Normandia. Occorreva fondare chiese di rito latino nel territorio dei greci e assorbirne le rendite per neutralizzare i nemici comuni. Il Comitato casertano dei militari tricaricensi partì dalla Cittadella dove si insediatono a loro volta i dell'Aquila di Ruggiero I di Gaeta, che fu Loritello, per occupare le Terre di San Giovanni Rotondo, cioè subito a Borsa la terremotata Benevento, lasciandolo senza Urbe antica delle Terre Beneventane, e sottrarle al Ducato Apulia del figlio Guiscardo, per annetterle al nuovo Ducato di Bari guidato dallo Zio Ruggiero I, a sua volta fratello del fu Re di Rama. I Lorotelli normanni di Gaeta, intanto, crearono da zero la cittadella capofila della nuova regione pugliese, la nuova città del Capo rispetto alla Napolis di provenienza, che avrebbe sottomesso la distrutta Equa-Eca-Troia del Golfo della Magna Grecia dove si trovavano. € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Cuttrera Sabato Publisher: ABE È una cronaca originale, tratta dai cronisti contemporanei e non dai soliti storici che riportano notizie non sempre attendibili. Sono i giorni in cui Re Carlo giunse al Ponte dove la gente del popolo si lanciava dalle mura per accorrere a portare frutti ai soldati, lì fermi da 18 ore. Dalle sue fila si mossero Palamedes Boffuto e Marcuccio Aiossa, con 40 scelti, diretti alla Porta del Carmine. Trovatala serrata, virarono per la marina, avviandosi alla Portella della Conciaria, che apersero con poco sforzo, contagiando i napoletani. Gridavano per il Mercato: "Viva Re Carlo!". € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Cuttrera Sabato Publisher: ABE I del Balzo avevano strappato Matera ai Sanseverino annettendola al neonato Principato di Taranto del Principe Giacomo, che si intendeva far ricadere nell'antiregno isolano della Regina Maria di Trinacria e non in quello fatto nascere da Giovanna I a Napoli, con il Castello Nuovo a Piazza del Gesù e la metropolia primaziale in s. Chiara, rifondata dopo il terremoto del 1348. Seguì la ribellione dei del Balzo diretta a costruire il Regno di Trinacria, tentando forse di annettervi un pezzo delle Calabrie con l'occupazione di Taranto, o addirittura un regno autonomo, ripartendo dall'antico Principato tricaricense di Teano Apula confuda con Teano dei Sdidicini... € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Cuttrera Sabato Publisher: ABE Ruggiero I tolse la vicaria di Capua ai Romani, nel 1094, e l'Imperatore tolse Roma al Papa, protetto dai Cassinesi, che ripescarono il Regno d'Italia di Pavia e fondarono la vicaria del Padus, a Nova S.Maria dei Beneventani di s.Benedetto, nel 1096. Tutto cominciò con un incontro fra Urbano II e Ruggiero Loritello nell'aprile del 1088, quando ricevette visita, a Traina. Bisognava decidere sull'ordinamento ecclesiastico relativo ai riti delle sue chiese greche e latine, chiedendogli di abbracciare la causa di Matilde di Toscana per la liberazione del Nord delle truppe tedesche riappacificando anche tutto il Comitato di Sicilia. A lui si deve anche il riavvicinamento con l'Imperatore bizantino, cominciato nel 1088, avendo come obiettivo l'unione delle chiese di rito diverso, esortando gli stessi cristiani a difendere la chiesa orientale, il che significò guerra dichiarata all'Imperatore francofono. Il Concilio di Melfi del 1089 annunciò la sospendere ogni contrasto, procedendo ad una riorganizzazione dei feudi e progettando un reclutamento di massa di militari. Fu quindi redatto uno statuto scritto dai comiti di tutto il viceregno imperiale dei Franchi, Re di Roma, con sede a Castelcapuana che anticipava un giuramento solenne che ricordasse la Santa Trevia da tenersi nel 1090. € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo Publisher: ABE Pierre del Balzo detto Pirro, italianizzato in Pietro, fu principe ereditario di Squillace, feudo materno, ma venne anche ricordato come IV duca alla morte del padre Francesco III duca de Andri, a sua volta primogenito ereditario del II duca Guglielmo fu Francesco I, che portò alla divisione dei beni dal fratello Angilberto. Pirro, Roberto e Angilberto erano nati da Francesco dei de' Baucio di Andria, appunto, e dalla duchessa Sancia dei Clermont di Copertino, sorella della bellissima Isabella Regina di Napoli, e figlia del fu cavalier Tristano, de' Clermont di Lecce. Aver avuto un nonno materno come Tristiano, purosangue della maison francese, era motivo di vanto per il giovane, che si ritrovava il peso dell'eredità materna. Ma fu soprattutto il cognome provenzale «de Baucio» poi a renderlo tristemente famoso, potente e vittima della corona aragonese di Napoli. Dal bisnonno Francesco I duca del Balzo erano nati Giacomo Imperatore d'Oriente e Principe di Taranto, la Regina Antonia di Trinacria, Guglielmo, Bianchina e Margherita. Guglielmo, adottato Ramondo di Salerno fu Pirro Orsini di Nola come fratello, ebbe per figli Roberto e Francesco, padre di Pirro. € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Cuttrera Sabato Publisher: ABE La vera Regina, III Duchessa di tal nome, si chiamò Margarita, della quale l'omonima Imperatrice di Costantinopoli fu zia acquisita e poi suocera. Nacque nella capitale regia, dal grembo della Principessa Maria I di Napoli quando impalmò il terzogenito dei Durazzo: Carlo II Duca, il Capitano di Napoli. Restò orfana nell'eccidio del 1348 e sposò prima Carlo III Duca, figlio dell'Imperatrice e del fu Roberto II dei duchi di Durazzo. Da vedova, generata Giovanna II futura sovrana, diede la sua mano al Principe Carlo fu Luigi Durazzo, cugino, cognato vedovo di Maria II, e III Re di Napoli. È la Regina Margherita (28 luglio 1347-6 agosto 1412), senza più mariti; ora prigioniera, ora fuggitiva. Immersa nello scisma, quella che visse e conobbe il peggio del Trecento napoletano, come tutti i Durazzo. C'è lei alle spalle del figlio, quando il reame raggiunse le porte di Perugia. Margarita d'Angiò dei Durazzo fu una Regina di ferro. E questa è la sua storia. € 30,00
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2019 |
![]() ![]() Author: Bascetta Arturo Publisher: ABE Trombettista di gran pregio partì emigrante per l'America e tornò ricco in Italia. Francesco Guarente in arte «Frank» fu tra i precursori del jazz, rubando il mestiere ai neri del Sud per suonare poi quei pezzi così innovativi nelle hall degli hotel tanto d'America che di Londra. Ancora poco conocsiuto fu scoperto alcuni anni fa da Arturo Bascetta mentre spulciava l'elenco dei nati del 1800 nell'archivio comunale di Montemiletto (Avellino). Da qui una lunga e avventurosa storia... € 20,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Muscetta Paolo Publisher: ABE È l'esatto quadro della società beneventana del paese di Lentace, ex Casale della Montagna di Montefusco, divenuto parte integrante del Comune autonomo di San Martino Sannita, e quindi comune. Lo stemma antico ritrovato e un affresco di Arturo Bascetta, si uniscono agli studi di Paolo Muscetta, sulla Valle Beneventana del Principato Ulteriore con i luoghi antichi, le chiese, le strade e tutti i nomi degli abitanti delle frazioni Casale Castello, San Gennaro, Guarente, Guarino, Guaricorti, le Corti, Vignola, Tuoro, Vicinale, Sorici, Monnezzaro. € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Del Bufalo Bruno Publisher: ABE È l'esatto quadro della società beneventana del paese di Apice, in provincia di Benevento, divenuto parte integrante del Principato Ulteriore, anzi Ultra Benevento, essendo Comune autonomo dal 1200. Lo stemma antico ritrovato e un affresco di Arturo Bascetta, si uniscono agli studi di Paolo Muscetta, sulla Valle Beneventana del Principato Ulteriore con i luoghi antichi, le chiese, le strade e tutti i nomi degli abitanti delle frazioni del Castello, fanno di questo libro sulla antica città, un gioiello da conservare. Sono migliaia e migliaia i nomi raccolti dai ricercatori e inseriti nel testo. Tantissimi i luoghi abitati del 1700 intorno alla Chiesa di San Pietro e all'antica abbazia provenzale dei Sabran di Ariano Irpino, che è San Lorenzo Vecchio di Avellino. Ma c'è anche la parrocchiale di San Nicola e Sebastiano, San Francesco il Ponte Appiano sull'Appia antica, Ponte Rotto, Cubante, Corigliano, Castiglione, Monterone... € 30,00
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![]() ![]() Author: Cuttrera Sabato; Bascetta Arturo Publisher: ABE È l 'esatto quadro della società beneventana del paese di Calvi, ex Casale della Montagna di Montefusco, divenuto autonomo, e quindi comune. Lo stemma antico ritrovato e un affresco di Arturo Bascetta, si uniscono agli studi di Sabato Cuttrera e Paolo Muscetta, sulla Valle Beneventana del Principato Ulteriore con i luoghi antichi, le chiese, le strade e tutti i nomi degli abitanti delle frazioni Casale Calvi, Audisoli, Vallone, Assunta, San Naziario, Sant'Agnese, Vicaria di San Nazzaro, Isca dei Mosca, Santa Margherita, Molino Boccole, Cittadella... € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Del Bufalo Bruno Publisher: ABE Mancava questa ricerca per completare lo studio su Santa Maria Capua Vetere, in quanto l'ex comune di San Pietro Casale di Santa Maria Maggiore di Capua, è oggi parte integrante del Comune mariano di Santa Maria Capuavetere (quartiere piazza S.Pietro), ma nel 1754 era staccato dalla città. Per cui Arturo Bascetta ha tirato fuori l'ipotesi che Santa Maria fosse stata rifondata dai mariani provenienti da Civitate Santa Maria di Torre del Greco, antica Irculano, dopo la distruzione del 1338, e sicuramente il terremoto del 1348, quando l'arcivescovo nunzio papale rifondò le arcidiocesi e il patrimonio di San Pietro, permettendo al papa di tornare da Avignone a Roma. Un storia in cui gli abitanti di San Pietro dell'antica Civitate Santa Maria di Torre del Greco furono protagonisti nella nuova Santa Maria della Torre Vetere, dove oggi li ritroviamo. € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Muscetta Paolo Publisher: ABE È un libro che ci rimanda una fotografia della comunità di uno dei casali principali dell'attuale San Giorgio del Sannio (fino al 1929 San Giorgio La Montagna) con le sue famiglie e i suoi cognomi Bocchino(i), Fucci, Serino, Musto, Capozzi, Chiavelli, De Spirito, Conte, Camerlengo; i forestieri dei casali vicini: Mauro, Casparro, Cerza, D'Argenio, Barbato, Tizzano, Masiello, Mirra, Luongo; le località principali: la Fontana (Casal Nuovo), Toppa, Marzani, Triggio seu Magli, Piano seu Janari. Siamo in provincia di Benevento, nel Nuovo Sannio dell'urbe arcidiocesana rifondata nel 1348 dove oggi la vediamo dal nunzio del papa, Bernardo Deucio, per rifodnare il patrimonio di San Pietro, sconquassato dal terremoto e dai castigliano, prima che lasciasse Avignone. Perciò nacque La Marca Sabba di Villa Iside o Isidoro, ex Civitate Sabina Beneventana, divenuta la nuova Urbe del Nuovo Principato di Benevento con il suo originario circondario dei 29 paesi di Santa Sofia... Da qui rinacque anche S.Giorgio... € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Cuttrera Sabato Publisher: ABE I cognomi, le strade e le chiese per un albero genealogico di tutte le famiglie residenti e non in questo spaccato del 1700. E' la scienza che si fa storia grazie a questa sorte di censimento e dichiarazioni dei redditi dell'epoca che ci ha permesso di ricostuire la vita menata intorno alla parrocchia di S.Eustachio e prim'ancora all'abbazia di San Pietro Apostolo dell'antica contea del Monte Aperto nata prima di Montemiletto. Tantissimi i luoghi antichi da S.Nicola in Cibaris, S.Nazzaro, S.Antonio, Chiesa cimiteriale di S.Audeno al Pretaro, S.Sebastiano, S.Maria in Piano e tantissimi mestieri con l'età di padre, madre e figli di ogni famiglia. Questo libro è un gioiellino. € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo Publisher: ABE Sono i mestieri, le famiglie, i grandi e i piccoli, le strade e le chiese, le vergini e le monache, i preti, le strade e le chiese di questo antico Borgo d'Italia, con la sua mensa vescovile. E i luoghi antichi dell'Assunta, di S.Antonio Abate, San Giovanni Battista. Eppoi il Castello, Castellucia, S.Angelo Vecchio, Fontana Cerreta, San Zaccaria, Pirocavallo, Canale e tanto altro ancora che ci farà scoprire e amare questo paese così antico legato alle Terre di Bari. € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Cuttrera Sabato Publisher: ABE Sono i mestieri, le strade e le chiese di questo paesone staccatosi da Nola per dare vita alla nuoca comunità nata intorno alla Piazza, alla Chiesa della Corce dei laici, alla Cappella della Pietà, al Rosario eretta dentro le Porte di San Gavino. Tantissimi cognomi antichi, tutti da sfogliare, con il fascino del mistero... € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Cuttrera Sabato Publisher: ABE Pochi sanno che Faibano di Camposano, in reatà fu un comune federato al Casale di Camposano dopo essere stati staccati da Nola. Ma Faibano, prima di essere unito a Camposano, era un comune a sè; con la sua Piazza, San Donato, Bosco, Via Vecchia, la Cappella di San Sebastiano nella Chiesa Parrocchiale con l'altare di San Nicola sita al Borgo. Centinaia di famiglie sulla Via Nola, che ci svelano i cognomi antichi, e i segreti delle strade e delle chiese di tutti gli abitanti di quei giorni del 1700... € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Cuttrera Sabato Publisher: ABE L'anno fu il 1286, in quel di Montpellier. Del giorno e del mese di nascita di Sancia de Mallorca, principessa catalana, non si sono perse le tracce. Fu sicuramente la più bella, perché destinata a sposare il Duca di Calabria Roberto, erede di Carlo II d'Angiò di Napoli e della nocerina Beatrice di Provenza. Sancia e roberto sposi per 34 anni - Principessa di Mallorca e Duchessa di Calabria - I Duchi si spostano insieme e sfoggiano lusso - L'eredità: Roberto è Re e Sancia è Regina - Il Re riceve la sottomissione del Piemonte - La catarsi nei costumi: pomposità del vestiario - La morte del Re di Maiorca Giacomo II - Le Regine trattano la pace con la Sicilia 2. scrittori e poeti alla corte DI SANCIA - La Napoli dei mercanti che rapì Boccaccio - L'Aula di studio delle cattedre universitarie - La Biblioteca reale per diletto della Corte - Lo sbocciare dell'arte religiosa - Il ritiro di Sancia dalla vita di corte - La scuola religiosa freno del pre-Rinascimento 3. gli amori segreti ravvivano il palazzo - Carlo Artus Conte di S.Agata figlio a Cantelma - Roberto j. de Cabannis avuto dalla Catanese - Fiammetta d'Aquino nata da Sibilla Sabran 4. le 50 dame della corte napoletana - Furono 47 le napoletane, nobili e gentili - Un vero Catalogo di Donne del Trecento - Amori cortigiani: Catella, Peronella e le altre 5. addio cortigiani, arrivano i fraticelli - Roberto riconquista il Patrimonio di S.Pietro - La sconfitta di Montecatini frena il Papa - Il Parlamento restituisce il Sannio alla Chiesa - Sancia accoglie il fratello e «strani» fraticelli. € 30,00
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![]() ![]() Author: Bascetta Arturo; Cuttrera Sabato Publisher: ABE L'era delle feste a Palazzo era rimandata. Ora era il tempo delle vocazioni, della Regina «Beata Sança» di Maiorca e dei fraticelli. spiritisti a corte al posto dei poeti - La setta dei Flagellanti penetra a Palazzo - Luigi è santo: le reliquie traslate a Marsiglia - Egiziaca, Maddalena, AGP, e S.Martino a Carlo - I reali puntano sul Duca, ma senza più il Papa 2. sancia e' sterile, il re resta senza eredi - Aragonesi e imperiali invadono la Sardegna - Firenze scarica il Duca, che passa a miglior vita - I lutti portano i reali nelle braccia dei Fraticelli - Sancia alla ricerca la verginità spirituale 3. i templari liberano «kapoica» dai siciliani - S.Chiara dell'Ostia è sull'isola di Dio: Partenope - S.Chiara lucerina è a Civitate mariana detta Regina - S.Luigi in S.Chiara e in S.Croce sono a Napoli - Castigliani su Regina s.Maria a Lucerino di Irculano - Civitate Regina di Puglia elevata a Città di Dio - I Templari liberano l'intero pago di «Foro Iulio» - Sabina, Ariano e Apice donate al Ducato della Chiesa - S.Giovanni è sede della nuova capitale in Foro Giulio 4. il re in sicilia, la regina a s.chiara - Sancia richiama le suore dall'Ostia e rifonda le chiese - Sfortune del Re durante la spedizione in Sicilia - Roberto rinuncia all'Isola e torna ammalato - Nozze combinate fra nipoti: Giovanna e Andrea - Il testamento senza Tarantini e Durazzeschi 5. il sovrano muore, la regina e' una clarissa - Addio del Re nella Cronica su Cola di Rienzo - Sancia dà il foggiano a Pipino, ucciso per invidia - Tarantini e Durazzeschi contro Re Andrea - Sancia prende i voti e muore in Santa € 30,00
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