Anni Trenta. Alla Masseria delle Carceri il tempo sembra essersi fermato, e con esso i segreti che la terra custodisce. I gemelli Nano e Mimino, inseparabili e misteriosi, conducono una vita semplice e isolata, immersi nei ritmi antichi della campagna. Ma quando Nena arriva alla masseria, tutto cambia. Con la sua bellezza fiera e ribelle, Nena sconvolge le certezze dei due gemelli, risvegliando in loro desideri  inesplorati. Tra le mura del capanno, nascosti dagli sguardi, i tre danno inizio a un gioco proibito, un rapporto neanche lontanamente accettabile per l'epoca. Ma l'arrivo di uno sconosciuto, con il suo passato ambiguo e il fascino oscuro, porta il caos in un equilibrio già precario. Con il suo sguardo penetrante e la pelle scura come il peccato, l'uomo trascina Nena verso un'ossessione che supera ogni limite. La masseria, che un tempo offriva rifugio, diventa allora teatro di segreti e tradimenti, di passioni violente e inconfessabili. "Il diavolo con le corna" è una storia che esplora i lati più nascosti del desiderio, conducendo il lettore al confine tra amore e abisso, tra innocenza perduta e oscurità.

Il romanzo racconta come una giovane ragazza del popolo, costretta per anni a subire violenze di ogni genere da due cugini di buona famiglia, riesca alla fine a vendicarsi con coraggio e determinazione di tutte le offese subite.

Feudo di Nociglia (Salento). A cavallo tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, si compie la parabola della famiglia di Rosina e Nino. Il romanzo ruota tutto intorno alla figura di Gigi, figlio del peccato di una notte, allevato in canonica al suono delle campane e dei metri greci e latini, che a dodici anni sarà costretto a ricongiungersi ai fratellastri nella masseria del padrigno, raccontando fantastiche storie ai gemelli epilettici e suonando il flauto nei pascoli. In questa atmosfera magica e passionale, selvaggia e bucolica si consumerà un amore proibito, con l'inevitabile castigo divino.

Racconti salentini comprende sette brevi scritti, legati fra loro dal sottile filo della magia, dell'incantesimo e del prodigio. Come dice lo stesso autore sono i racconti con cui sua nonna lo teneva avvinto vicino al camino nelle sere d'inverno e che lo tenevano sveglio tutta la notte, impressionato dai fantastici avvenimenti che gli narrava. La città bianca, Il patto, La collina delle ninfe sono soltanto alcuni dei titoli che compongono questa miscellanea tanto ben scritta quanto suggestiva. Ogni racconto è corredato da una immagine iconica.

«Il romanzo è una cruda parabola sulla vita, l'amore, la morte, il destino e l'autore. Nonostante la crudezza delle situazioni che racconta riesce a trasmettere la poesia di un mondo agreste e selvaggio ormai perduto, fatto di lavoro, di credenze e superstizioni, soprusi e violenze, ma anche di rassegnazione e di gioie semplici.» (Fondazione Mario Luzi - marioluzi.it)