Durante gli anni 1946-1953 la plaga piacentina fu lacerata da un durissimo scontro politico e culturale tra la Chiesa cattolica e il movimento socialcomunista che in linea con le ineludibili direttive pacelliane e il motto 'per Cristo o contro Cristo' assunse la caratterizzazione della guerra di religione. La mobilitazione dei sacerdoti in cura d'anime, le battute di caccia dei Comitati Civici, i pellegrinaggi mariani, le veglie di preghiera, il ricorso a sanzioni di diritto canonico, le virulente battaglie giornalistiche consentirono agli arditi della fede di modificare gli equilibri politici registrati nell'immediato dopoguerra a tutto vantaggio del partito democratico cristiano. La presente ricerca indaga il lato cattolico della guerra di religione mettendo in luce soprattutto l'opera trascinatrice di don Ersilio Tonini che in quegli anni diresse con straordinaria energia il settimanale diocesano. Negli intenti del sacerdote piacentino la sconfitta del comunismo, la riforma del capitalismo e l'azione fecondatrice della Chiesa avrebbero dovuto preparare il terreno per l'affermazione di una nuova cristianità.

'Mi sono chiesto molte volte quale sia la molla che ti fa fermare davanti ad una tastiera per iniziare a scrivere. Forse non esiste un perché, ma solo puro istinto e la solitudine cercata. Solo chi scrive, può capire quanto attragga la solitudine cercata per dedicarsi al foglio e quanto 'pruriginoso' sia il resto del mondo quando scrivi, per vicino che ti sia. Senza dubbio una forma di egoismo, dove vuoi e devi essere solo. È il raggiungimento del nirvana più profondo, estatico e liberatorio. Ciò che appaga più di qualsiasi altro piacere terreno. Trovare se stessi, guardarsi dentro senza condizionamenti, vizi né forzature. Una sorta di anestesia locale, che non ti fa più percepire i sensi ed il grigiore della quotidianità dalla quale difendersi, lasciando viva la sola parte di cervello che intimamente utilizzi per esistere al di sopra di tutto...'

The book gives a quite complete and up-to-date picture of the Standard Theory with an historical perspective, with a collection of articles written by some of the protagonists of present particle physics. The theoretical developments are described together with the most up-to-date experimental tests, including the discovery of the Higgs Boson and the measurement of its mass as well as the most precise measurements of the top mass, giving the reader a complete description of our present understanding of particle physics.

''Sono sempre le poche righe di una pagina a farti capire il senso di un tomo intero, a volte apparentemente insignificante, sino a quando poche parole completano la lettura di una vita. E sono poche le occasioni in cui il tempo ti concede di correggere le bozze prima che siano stampate. Occorre rielaborare, rifare e non sempre il mondo ti segue o trovi le... doppie che ti servirebbero... Poche parole per comprendere errori, prodezze, inutilità delle ragioni pretese, prevaricazioni, schiavismi quotidiani occulti subiti e inflitti, o... Ed in quel 'o' sta ciò che non è scritto né raccontato, perché ciò che manca, che non hai fatto e realizzato, affinché il tuo libro sia veramente degno di storia e tu il vero eroe della tua vita. Questo è uno dei miei 'o'.' (Luciano Rolandi)

'Fuori i barbari!' è una ricerca che indaga il rapporto tra la Chiesa cattolica e il fascismo in Italia negli anni 1921-'45. La pista privilegiata è tutta interna alla plaga piacentina: da qui il costante riferimento a fonti di documentazione locale ('Il Nuovo Giornale', 'La Scure', 'La Libertà', lettere pastorali, lettere private e altro) e a vicende e a personaggi in gran parte noti al pubblico piacentino. Tuttavia la sequela degli eventi viene costantemente raccordata al contesto nazionale (scritti e discorsi del Duce, encicliche e discorsi di Pio XI e di Pio XII, articoli pubblicati su 'L'Osservatore Romano' e su 'La Civiltà Cattolica'). Da questa duplice esplorazione emerge la solida alleanza, stabilitasi tra il regime fascista e il mondo cattolico, che ha soffocato nel nostro Paese le libertà fondamentali del cittadino. Lo slogan 'Fuori i barbari!' evidenzia il lato dinamico e aggressivo di un progetto potenzialmente totalitario, volto a sradicare dal sacro suolo antifascisti, evangelici, ebrei.