La didattica capovolta rovescia l'insegnamento tradizionale: le lezioni frontali in classe vengono sostituite da attività di tipo collaborativo e confronto tra pari, spostando a casa il momento dello studio preliminare dei contenuti con il supporto della tecnologia sotto la guida dell'insegnante. Il volume propone l'utilizzo di questa metodologia già a partire dalla scuola primaria, per rendere gli alunni protagonisti attivi del proprio processo di apprendimento. La flipped classroom permette la personalizzazione dell'insegnamento favorendo la collaborazione e l'inclusione, il raggiungimento dei traguardi di competenza e l'educazione all'uso degli strumenti digitali e della rete. Il testo, attraverso 12 unità di apprendimento suddivise per classi - di cui 2 CLIL per la lingua inglese -, aiuta i docenti nella progettazione in completa autonomia di UdA relative a qualsiasi obiettivo e disciplina, anche mediante l'utilizzo di dieci strutture cooperative fondamentali. Ogni unità si articola in: descrizione e idea-chiave delle attività, con riferimenti dettagliati a risorse online, video e app; traguardi di competenza disciplinari attesi (Indicazioni nazionali); competenze trasversali e digitali (DigComp); conoscenze, abilità coinvolte ed evidenze di apprendimento; fasi operative con le indicazioni puntuali di ciò che devono fare insegnante e alunni; materiali di lavoro per la classe: schede operative, checklist per l'autovalutazione e la valutazione tra pari.

È davvero un'"Anima polifonica", quella di Anna Benzi, un'anima unica e molteplice, come questa raccolta, che unisce il versificare delle poesie di Geometria di Emozioni con l'essenzialità degli aforismi di Universo Minimo. I titoli scelti dall'autrice per le sue sezioni introducono il lettore a un universo semantico di contrapposizioni e antitesi andando a costruire una esperienza di indefinito e di ineffabile, che fa dondolare il pensiero tra due estremi opposti, quello della gioia e quello della malinconia. Sono proprio queste, d'altro canto, le due diagonali tra le quali si muove la produzione di Anna Benzi, che abbraccia in esse l'intero arco di emozioni umane, all'interno del quale si trova la vita. Prefazione di Flavia Weisghizzi.

"Aforismi in scena" è una raccolta di aforismi sui generis. I pensieri sono infatti raggruppati, come fossero personaggi di una piéce teatrale, negli atti che scandiscono idealmente l'esistenza umana, dalla vita alla morte. Scrive infatti l'autrice nell'introduzione: "Scrivere aforismi è come osservare una rappresentazione. È come vedere contemporaneamente la vita dall'esterno e dall'interno frugando nello spaccato delle cose che si aprono per meglio essere decifrate (...). La vita in fondo è un grande palcoscenico in cui più o meno abili teatranti recitano la parte loro assegnata dai ruoli imposti e spesso la recitano senza viverla...". Viene dunque ribaltata, in questa raccolta, la metafora del teatro come rappresentazione della vita per arrivare a cogliere ciò che di teatrale è invece presente nella vita.