Paola Dubla, giovane donna vittima di una quotidianità assurda, consuma le sue giornate come protagonista di un perverso film sperimentale, indossando una 'maschera' appositamente realizzata per lei dal marito, uomo mediocre e malvagio. Una sorella lontana, un vecchio professore del liceo e una vicina invadente spezzano l'aberrante routine rimanendo allibiti nello scorgere la realtà vissuta da Paola.

Vincitore del premio 'Periferie umane: scritture senza voce', è una raccolta di racconti che narra di persone concrete, possibili, probabili. Persone calate profondamente nella realtà, quella vera e quella immaginata da loro o da altri. Ologrammi, quindi. La scrittura, dal ritmo che varia al variare delle storie, immerge il lettore in un'atmosfera da sogno (o da incubo?). Con acume e capacità di analisi, infatti, vengono raccontatigli amari retroscena della vita che, spostati sulle righe di un foglio, vengono quasi esorcizzati e ci consentono di trarre un sospiro di sollievo, talvolta con amarezza, talaltra con ironia.