Solitamente l'approccio alla poesia è legato all'ambiente scolastico e si tende a pensare a questo genere letterario come noioso e difficile da comprendere. Anche l'autrice di 'Forse le poesie sono parole' ha conosciuto la poesia durante gli anni del liceo, ma per lei è subito diventata sia una valvola di sfogo sia una sfida per ridare valore a un genere spesso lasciato da parte.

'Fiore di loto' è il risultato di un periodo vissuto a stretto contatto con il buio, che si annida in ognuno di noi. È una strada che, dall'oscurità, conduce verso una rinascita, intima e personale. Chiunque potrà trovarci qualcosa di a sé caro, perché c'è dolore, c'è speranza, c'è la gioia delle piccole cose. L'autrice ha sperimentato, grazie a quest'opera, la potenza della condivisione, capace di creare connessioni che aiutano a salvarsi a vicenda.

Questa raccolta, nata dall'urgenza di fermare con parole su carta le fasi della crescita, assume quasi la ritualità di un diario: ogni poesia ha la sua data e, in alcuni casi, persino il luogo. I testi presenti formano un'unica storia, seppur frammentata, che descrive i momenti fondamentali della pubertà, tra prime esperienze e amori fugaci e spensierati. Nelle composizioni finali prevale l'esigenza dell'autrice di includere il passo che, dato il suo vissuto, ha sancito la fine dell'adolescenza: la partenza e il distacco dalla propria terra.

Probabilmente l'amore è uno dei temi più comuni della letteratura poetica, ma un conto è scrivere poesie d'amore e un conto è scrivere poesie sull'amore. La raccolta 'Seicento battiti' offre al lettore uno spaccato dell'amore raccontato in versi, in cui ogni sensazione - dalla spensieratezza allo struggimento - è abbinata allo stile di narrazione più adatto. È così che l'autrice riesce a rendere temi quali l'innamoramento, l'amore passionale, l'allontanamento, l'amore amicale e l'amore di madre con una voce unica e personalissima.Un giorno, però, un ragazzo decide di spezzare la quotidianità della sua compagna creando una nuova routine: ogni mattina lui scrive una poesia che lei leggerà su un bigliettino, durante la pausa pranzo. È così che nasce Ricci, una raccolta - letteralmente - quotidiana di versi d'amore. È così che dalla penna di una giovane autrice nasce una storia d'amore che prende forma verso dopo verso, tra incontri e promesse, ma che in realtà non ha mai avuto inizio. Forse, infatti, il segreto per rendere eterno un amore è quello di viverlo esclusivamente attraverso l'immaginazione: solo così si conserva la poesia.

'Probabilmente l'amore è uno dei temi più comuni della letteratura poetica, ma un conto è scrivere poesie d'amore e un conto è scrivere poesie sull'amore. La raccolta 'Seicento battiti' offre al lettore uno spaccato dell'amore raccontato in versi, in cui ogni sensazione - dalla spensieratezza allo struggimento - è abbinata allo stile di narrazione più adatto. È così che l'autrice riesce a rendere temi quali l'innamoramento, l'amore passionale, l'allontanamento, l'amore amicale e l'amore di madre con una voce unica e personalissima.'.

Lasciare emergere la propria indole può risultare complicato in una società che, sempre più spesso, ci incanala verso la conformazione ad alcuni standard predominanti.Da qui nasce 'Codice a barre', la raccolta di poesie che, per lo stile grafico e formale, generano uno shock nel lettore, mettendolo nella condizione di riflettere sulla possibilità di discostarsi dall'etichetta dell'omologazione, per far emergere il sé più autentico.

'L'anatomia dell'Amore' prende vita da un taccuino rosso, il diario in versi di una ragazza che scopre l'Amore, l'albero maestro della vita di ognuno di noi. Un'opera in cui la narrazione delle diverse sfumature di questo sentimento è accompagnata dal dolce ma potente sottofondo del mare, elemento a cui Alessandra Campagnolo è saldamente ancorata. La raccolta delinea la rotta percorsa dall'autrice, seguendo i punti cardinali della sua personalissima bussola: i suoi valori.

Tutti noi proviamo emozioni, che talvolta non riusciamo a controllare e ci travolgono lasciandoci senza rotta, come una piccola barca sbalestrata dal mare in tempesta. 'La restituzione di Kassandra' dà voce poetica alle emozioni dell'autrice, che condivide il suo percorso di crescita con gli altri, affinché qualcuno, riconoscendosi, possa sentirsi meno solo davanti al mare in tempesta, che in fondo non è altro che una tappa del viaggio verso la conoscenza di sé.

A vent'anni non è difficile convincersi che avere un amore nel quale rifugiarsi sia l'unico modo per essere liberi e indipendenti. Un'altra cosa è distinguere l'amore dall'«Erotica noia borghese». È così che dalla penna di una giovane autrice nasce una storia d'amore che prende forma verso dopo verso, tra incontri e promesse, ma che in realtà non ha mai avuto inizio. Forse, infatti, il segreto per rendere eterno un amore è quello di viverlo esclusivamente attraverso l'immaginazione: solo così si conserva la poesia.

La maggior parte di noi ogni mattina si sveglia, esce quando è ancora buio per andare al lavoro, per poi tornare a casa quando è già calata la sera. Giornate identiche, che spesso ci tengono lontani dalle cose e dalle persone che amiamo. Un giorno, però, un ragazzo decide di spezzare la quotidianità della sua compagna creando una nuova routine: ogni mattina lui scrive una poesia che lei leggerà su un bigliettino, durante la pausa pranzo. È così che nasce Ricci, una raccolta - letteralmente - quotidiana di versi d'amore.

La vita di ciascuno non è determinata solo dall'agire del protagonista, ma anche da tutti quei personaggi secondari che ne intersecano la strada. Da questo presupposto nasce 'Vita: mia. Testo di', un'opera corale, frutto della passione per la poesia di undici giovani, che si sono incontrati e hanno scelto di stimolare il confronto raccontando in versi ciò che vivono e pensano, senza vincoli di forma o di stile, perseguendo l'idea che costruire qualcosa insieme valorizzi il contributo del singolo, proprio come succede nella vita di ognuno di noi.