Teresa. In un ambiente contadino dei primi anni quaranta, una donna esiste solo per il suo uomo, per spandere leggiadria nel focolare domestico, per occuparsi dei lavori umili della casa ed educare i figli al rispetto del padre. L'uomo, Luigi, soffre la guerra e rischia la vita, ma, il suo indomito spirito giovanile, lo porta a lottare per tornare a casa. Ogni pensiero della donna è rivolto a lui. Anna. Eccola Anna, una bambina cresciuta in fretta, sempre in movimento, sempre indaffarata, dimentica di giochi e fantasie, che offre il suo tempo, il suo conforto, il suo amore, senza nulla chiedere in cambio. I suoi ricci neri, al vento, incorniciano un volto che immaginiamo vivace e maturo, anche nei momenti più difficili che la vita non manca di offrirle.

'C'era una volta' tre paroline magiche capaci di tele trasportarti in regni incantati con re, regine, principi e principesse ai confini tra sogno e realtà! In un regno in particolare Icon si narra che vivesse una giovane principessa perennemente scontenta, piena di agi ma priva di desideri e di amici. Fino a quando qualcosa non sconvolgerà la protagonista, che capirà a sue spese, che chi non prende il volo rimarrà per sempre sull'orlo di un precipizio. Grandi e piccini certamente apprezzeranno la sensibilità dell'autrice, che con dolcezza ed ironia vi condurrà a scoprire il segreto della vera felicità. 'Non una fiaba con una morale, bensì una morale con al suo interno una fiaba.'

Nel volto di un anziano è scritta la sua storia. Ogni segno, ogni piega, ogni ombra, mostra quale strada fa seguito nel suo percorso di vita. Si parla poco con i vecchi, lo si fa a fatica, quasi annoiati già, intuendo le storie che verranno raccontate, così somiglianti alle nostre personali, così ricche di giustificazioni per traguardi agognati e mai raggiunti. Sono storie di grande umanità, storie a volte apparentemente meschine, storie di paure e di sogni, storie di tradimenti, storie di coraggio e di amore, storie di debolezze e fragilità, tutto raccontato in una realtà quotidiana che si attraversa a fatica, deboli e stanchi, senza illusioni, col solo conforto dell'aver, almeno, già vissuto. La solitudine nel cuore, che si combatte ogni giorno circondandosi di compagnie occasionali, rincorrendo nuove avventure, cogliendo sprazzi di allegria, uno sguardo, qualche sorriso, è ciò che rimane di tanta vita. Riusciremo a comprenderli, ad avere un pensiero buono nei loro confronti, ad accettarli con le loro debolezze e speranze?

Come tutti sappiamo molto bene, su questa dannata terra non esiste la vera giustizia. Forse la troveremo dopo la morte, se possediamo un'anima, rispettando in modo oggettivo la famosa regola non scritta del contrappasso di dantesca memoria. Essa in chiave moderna recita così, se sulla terra sei stato qualcuno, lassù non sarai nessuno; se sulla terra hai fatto del male al prossimo, agli animali e alla natura che ti circonda, lassù nello spazio infinito, lo riceverai in egual misura senza poter sfuggire alle tue responsabilità oggettive e ineludibili; esattamente come le ha colui, che seduto su un ramo di un albero maestoso lo taglia senza alcuna pietà!

Alfredo, ancora imberbe, si arruola nei carabinieri per sfuggire alla vita noiosa e senza sbocchi di lavoro della sua città. Ma la vita militare é dura e la guerra scoppia improvvisamente, lasciandolo impreparato dinanzi agli eventi. Il suo animo é colpito dagli orrori che vede, da uomini ridotti a larve, che combattono senza capire il perché, che impazziscono a causa di un susseguirsi di situazioni inevitabili. Lui stesso é preda della follia. Il male, rimasto latente dentro di sé, esplode ad un tratto in famiglia e sul lavoro. Scoppia la tragedia. Alfredo, provato nella psiche dai patimenti subiti in guerra, si rende responsabile di un delitto. Di conseguenza sopporta il manicomio e il carcere giudiziario. La sua vita, ormai, é popolata da incubi. Egli vorrebbe ritornare indietro nel tempo per coltivare ancora i sogni e le fantasie della fanciullezza. Ma non può. Riesce a recuperare soltanto uno dei pochi valori di un tempo: l'amore per la natura. Grazie ad essa scopre la presenza di Dio ed il Suo soffio benefico tra le cose e gli esseri viventi del creato.

La storia e la cultura di un paese, Castellana Grotte, che conta oltre mille anni dalle sue origini, si rimescolano nei saggi che compongono la raccolta, seminario di una più moderna conoscenza, incontro tra i modelli della tradizione storica popolare ed una inedita forma di novella e tintinnante critica, priva del filtro che riverenza ed autorità impongono. Nato dallo studio della scultura di Fra' Luca Principino in San Francesco, Sentieri Inattuali custodisce il racconto appassionato dalle quattro multiformi voci degli autori in saggi brevi a tema socio-economico, storico-artistico, filosofico, architettonico.

Aforismi. Avvocato... ma non troppo! Creativa... forse troppo! È alla seconda pubblicazione, la prima 'Pensieri (S)connessi' risale al 2008. Ha dato vita ad un suo marchio 'Essente' di gioielli e profumi. Nel 2014 ha creato una collezione di bracciali in velluto dal titolo suggestivo: 'Trame Velleitarie'.

'Ci sono luoghi che conosci, ma non hai mai visto. Ci sono persone che conosci ma non hai mai scoperto. Ci sono luoghi e persone che profumano di glicine. 'In uno sperduto paesino, il protagonista, Londrocan, conduce il lettore in un viaggio nel quale oltre a tracciare un profilo dell'Italia del sud nel primo settecento, approfondisce le tematiche legate a storia, arte, religione, teologia e filosofia, agganciandosi alla straordinaria vicenda del Monstrum Apulie.

L'economia, la politica, la globalizzazione appaiono come un groviglio di parole senza risposte. L'autore attraverso l'analisi schietta della cruda realtà 'del mondo dell'economia' vi guiderà verso una visione nuova. 'Tu lettore che mi giri fra le mani, che aspetti a leggermi? Ma attento, prima di manifestare il tuo parere medita a lungo e molto attentamente su ciò che hai letto e poi fai sentire la tua opinione; io intanto ti aspetto in fondo al libro per dirti ciò che devi fare'.

Per conoscere tutta la storia drammatica e violenta di Aurora Notti, una donna nata all'inizio degli anni cinquanta e vissuta nel sud-est barese fino agli albori del terzo millennio, sarà necessario conoscere altre brevi storie ambientate negli stessi anni e nei medesimi luoghi. Il tutto fornisce al lettore non solo una polimorfia di usi e costumi di larga parte di ceti sociali della zona, ma anche diverse sfaccettature di vita vissuta dalla gente di tutto il meridione, che può essere paragonata a quella del resto di Italia.