Imma Di Biase è una sinologa che svolge attività di ricerca presso la Swinburne University of Technology di Melbourne, Australia. Laureatasi in lingue e culture orientali all'Università Ca' Foscari di Venezia, ha trascorso lunghi periodi di studio e perfezionamento linguistico in Asia e in particolare a Taiwan dove ha allacciato proficui rapporti di collaborazione con l'Accademia Sinica di Taipei. È corrispondente per l'area asiatica della rivista australiana Horizons e svolge attività di consulenza culturale e linguistica per varie aziende austaliane che hanno legami economici e commerciali con l'Asia.

Lo 'Spirito Guida' è l'intangibile, eterea, indefinibile entità la cui presenza s'avverte nella voce che promana dall'interiorità. In verità ogni essere umano ha uno Spirito Guida che cavalca, sul destriero della libertà più completa, nelle immense praterie dell'anima, addentrandosi tra i canyon più negletti, oscuri anfratti, della psiche, accompagnando gli individui, sempre e comunque, nei deserti dell'esistenza, spesso inaridita dalla solitudine. Ne vedi i segni nei vestigi policromi che la risacca del sogno sparge sulle spiagge mattutine della coscienza vigile: un caleidoscopio di colori che si manifesta, per un attimo soltanto, quando gli occhi si aprono alla veglia e la mente torna a immergersi nelle visioni illusorie del quotidiano.

Astrologia e cucina: I segni; Il significato simbolico; La personalità; Le ricette segno per segno.

Il libro nasce dall'intento di offrire a chi lavora la possibilità di mettere in tavola pietanze appetitose ma di rapida preparazione. Le ricette presentate, tuttavia pur essendo ispirate a un criterio di estrema semplicità e rapidità, rispettano integralmente il gusto nostrano e mantengono vivo il recupero di alcuni aspetti della tradizione.

Questo volume cerca di dare consigli di comportamento per tutte le nuove situazioni di vita quotidiana: come formulare un invito, come organizzare una cena, come mantenere buoni rapporti al lavoro, come usare correttamente il cellulare eccetera. Tradizioni e innovazione si fondono, dunque, per dar vita a un modello dinamico di eleganza e cortesia cui uomini e donne dell'alba del Terzo Millennio possono ispirarsi.

Con quale criterio i genitori decidono il nome per i figli? L'imposizione del nome può essere dettata per rispetto della tradizione, dal caso, da modelli imposti dalla società, da motivi estetico-eufonici. Ma dietro la sua scelta c'è ben di più che un'esigenza di riconoscimento pratico della persona e di distinzione di una persona dalle altre: ci sono modi diversi di vedere la vita, culture e filosofie differenti. Tanto che il nome può talvolta condizionare il destino di chi lo porta.

Le tre parti di questo volume, dedicate la prima ai fiori ed alle spezie, la seconda agli ortaggi, alla frutta e alla verdura, la terza all'olio ed alla vite, si aggirano tutte gustosamente nell'ambito della culinaria. L'intento didattico rimane in sottofondo e non viene mai imposto al lettore, anzi contribuisce alla vocazione enciclopedica del libro con i frequenti riferimenti alle origini mitologiche e storiche dei vari alimenti. In tal modo il testo può essere utilizzato altrettanto bene da chi opera o si prepara a operare in cucina, come da chi vuole invece essere guidato a ragion veduta nella scelta dei cibi e delle diete.

Ogni pagina di questo libro è dedicata a un giorno dell'anno e presenta un profilo del nato di quel giorno per fornire al lettore una chiave di interpretazione (astrologica e psicologica) delle persone con cui interagisce, nel lavoro nelle amicizie e negli affetti. Non è un libro da tenere soltanto per divertimento. E non necessariamente da soli. Sfogliarlo con altri può servire a conoscersi meglio. Può essere un modo efficace di sondare vizi, virtù, pregi e difetti di chi ci sta vicino.

Perché i sogni sono sempre messi in relazione con i numeri? Che rapporto esiste tra le visioni oniriche notturne e il gioco del lotto? Perché ciò che accade nel mondo in cui viviamo è successo in quello fantastico dei sogni e saper interpretare e tradurre in numeri le visioni oniriche notturne significa cogliere i segnali che la fortuna ci sta inviando.

Inventato a Genova nel 1576, il Lotto si diffonde dal Piemonte al Veneto, dallo Stato Pontificio al Regno delle Due Sicilie, anche se viene osteggiato per secoli perché considerato peccaminoso dalla Chiesa. Ma è tollerato ovunque, in quanto apporta entrate notevolissime e irrinunciabili per le casse dello Stato. Il gioco, però, diventa popolarissimo specialmente a Napoli. Per favorire le vincite, nella tradizione popolare partenopea, vengono invocate tre categorie di forze soprannaturali cui i napoletani ricorrono per avere 'ispirazione' sui numeri da giocare: i santi; i morti e i folletti. A costoro si affiancano, in veste di propiziatori, personaggi leggendari: i monaci, gli eremiti, i femminielli e specialmente gli assistiti.