Beatrice e Isabella, due donne vissute nel 1500, accomunate da una vita di soprusi e di solitudine e da una fine prematura e violenta. Si incontrano casualmente 'nello spazio infinito' e stringono un'amicizia profonda e preziosa; vivono per un periodo imprecisato come comuni mortali intense esperienze accanto ad un affascinante pianista polacco, unico personaggio immaginario. L'autrice organizza il romanzo alternando parti storiche relative ad avvenimenti reali frutto di ricerche bibliografiche, saggi e componimenti poetici, a parti di narrazione di fantasia orchestrata da incontri imprevisti e coinvolgenti delle protagoniste con vari personaggi vissuti in epoche diverse. Un racconto pieno di forza, a tratti cupo, ma anche dolcissimo e commovente che farà riflettere amaramente riguardo alla violenza sulle donne che continua ad essere una tragica realtà odierna.

È il poema dei baci, dell'amore, degli amanti. È il poema del quale gli innamorati hanno citato i versi per oltre quattro secoli. Un cantico degno di non essere dimenticato, risvegliandone, di tanto in tanto, i fasti e le meraviglie.

In pieno Rinascimento, entro le mura del castello di Favale, nelle sperdute terre della Lucania, si consuma un raccapricciante fatto di sangue. Per un fatale equivoco, la giovane Isabella Morra viene uccisa dai fratelli. Era il 1547. La fanciulla non aveva compiuto ventisei anni. Dieci sonetti e tre canzoni rappresentano il disperato Canzoniere dell'infelice, che sembra anticipare certe atmosfere leopardiane.

Un treno non fa miracoli se la memoria non resta alla stazione.

A quelle persone che, chiuse nella loro gabbia di serietà, tra i loro problemi di vita e i loro pensieri inutili sul futuro, non si sono lasciate andare come me, confondendo il mio spirito d'infanzia con uno spirito d'infantilismo, affibbiandomi un'etichetta che non credo di meritare.

'Quando come segretario politico della Democrazia Cristiana, io faccio appello ai giovani, lo faccio (e lo dico con tutta sincerità) affinché siano portatori entusiasti e genuini dei loro sentimenti, della loro protesta, delle loro intuizioni, del loro fervore. E guai, lo ripeto, a chi tentasse di commettere il peccato di una loro strumentalizzazione.' (Benigno Zaccagnini).

Poesia naïf che naviga entro un velo sotterraneo, lasciata libera da impegni intellettualistici che l'avrebbero snaturata. È pura essenza poetica, quasi un'efflorescenza naturale, che si svolge, che si fa 'motu proprio' e cresce come una vegetazione spontanea, nata nell'intimo del sentire, del farsi con i versi che scorrono come un'acqua libera, che sgorga pura dalla sua sorgente. Non sono assenti le assonanze, i ritmi che calano dall'alto, dal verso ridotto al minimo, che scivola, che rotola come da una cattedrale gaudiana. Non sono assenti neppure gli interrogativi esistenziali entro cui nuota il nostro intimo, incapace di darsi una risposta. L'autore rivive sentimentalmente tutto questo magma naturale, che ha una forza propria senza un perché. (L'Andrea nominato nella lirica n.3 è il poeta Andrea Zanzotto).

Questo romanzo, ambientato in una cittadina nel cuore della Ciociaria, racconta la storia di una donna che inizia a frequentare un ambiente diverso dal suo e viene incuriosita dalla figura di tre uomini che saranno i protagonisti indiscussi di questa opera. Con uno di questi nascerà una onirica storia d'amore che soltanto alla fine si concretizzerà con rivelazioni ed eventi inaspettati.

Dedico questo libro alla pace, perché la pace vinca al più presto, anzi subito, e si affermi stabilmente, in Europa, come nelle Americhe, in Asia, in Africa e in ogni Paese e Stato del mondo.

Un avvincente percorso di vita in 60 acquerelli amarcord che scavano nei ricordi e trovano il rischio, l'avventura, l'emozione, il pathos, il piacere, il sesso, la vergogna, la pazzia, l'incesto, l'abuso su minori, la cecità della Chiesa, il potere degli influencer in un passaggio cerimoniale di purificazione che come capro espiatorio ha l'autore carnefice e vittima.

'(...) Dal principio di questo assurdo conflitto, che non avrà vincitori ma vedrà soltanto la sconfitta dell'Uomo e della sua umanità, il mondo è indubbiamente cambiato e con esso è cambiato il piccolo mondo che ogni persona porta dentro di sé e, naturalmente, anche il mio: la guerra è penetrata con prepotenza nell'universo ovattato della mia poesia così come è entrata ossessivamente in ogni notiziario del pianeta e si è brutalmente materializzata nelle campagne e nelle città martoriate dell' Ucraina. Le emozioni suscitate da questo surreale scenario bellico hanno così affiancato le suggestioni poetiche a me più famigliari: la natura, la vita, la scrittura, la pandemia, l'amore (...)' (Dall'introduzione dell'autore).

Popolarissimo tra la fine degli Anni trenta e il tramonto degli Anni Cinquanta, Natalino Otto è stato - ed è ancora - il cantante più giovane di tutti i tempi in virtù di una voce senza tempo.

'Piano e Vetrale: linee di storia civile e religiosa' è il risultato di un meritevole e certosino lavoro già precedentemente svolto su Orria, da Antonio Infante. Con questa ultima fatica letteraria realizzata in quattro volumi, l'autore completa quella storia peculiare di Piano e Vetrale, intimamente legati al Comune capoluogo con cui hanno condiviso tante vicende storiche, così ben evidenziate in questo primo volume che precede gli altri tre in uscita periodica, contribuendo, al contempo, a conferire lustro ai due piccoli centri. Avvenimenti, tradizioni, episodi, si susseguono a ritmo serrato, dando un quadro completo di una storia forse minore, ma non per questo meno interessante e pregna di valore. Dalle pagine di quest'opera emergono, come per incanto, vicende che, pur appartenendo al passato, rivivono in maniera pulsante nel racconto di Infante, che riesce a trasmettere le emozioni di un vissuto mai dimenticato, di avvenimenti più o meno antichi, ma sempre vivi nel cuore e nella mente della gente di Piano e Vetrale.

Alan, giovane avvocato di New York, trova, alla morte del padre, un baule appartenuto al nonno Vittorio, emigrato in America all'inizio del 1900. Decide così di intraprendere un viaggio in Italia alla scoperta delle proprie origini. Il libro narra, tramite il diario di Vittorio, il periglioso viaggio dal Piemonte fino in Minnesota, terra dei laghi, chiamata dagli indiani Sioux Mnisota, ossia terra dove l'acqua riflette il cielo.

Lei è il nord, lui il sud: il cuore diviso in due come punti cardinali. Tessa ormai è una donna adulta, nella sua vita sta affrontando delle sfide dalle quali vuole uscirne vincitrice. Tra le sue amicizie della sua giovinezza, nel periodo universitario trascorso tra impegni di studio e lavorativi conosce quel Matteo che un giorno sogna di incoronare con lui quel desiderio tanto atteso, ma prima dovranno superare le grandi prove della vita...

Il libro riassume in maniera umile i principali aspetti che ruotano intorno al flauto e cerca di dare risposte alle numerose domande che gli allievi pongono ai propri insegnanti. Questo scritto è anche un valido supporto per i docenti e gli strumentisti alla ricerca di risposte esaurienti ai propri dubbi sulla tecnica flautistica in generale. Gli argomenti trattati sono numerosi e si parte dai più semplici come presentazione e montaggio del flauto fino ai più complessi come risonanza, colonna, pressione e velocità dell'aria, legato, articolazione, vibrato, dinamiche, intonazione, flessibilità delle labbra, armonici, suonare cantando, suonare a memoria, rilassamento e concentrazione, studio efficace, posizioni e trilli di ripiego. Quasi tutti i capitoli sono corredati da immagini, esempi, esercizi ed estratti dal repertorio solistico, cameristico e orchestrale. Un intero capitolo è dedicato anche all'ottavino. Il libro è adatto ai ragazzi ai primi anni di studio, agli studenti delle Scuole di Musica, delle Scuole Secondarie di Primo Grado, dei Lice.

E se Cristo non si fosse fermato a Eboli e fosse andato per il versante adriatico dove si sarebbe fermato? Guida turistica narrata dei 131 paesi della Basilicata e dei 136 paesi del Molise. '[...] Ma, a supportare la memoria tramandata nei libri dalle ricerche degli storici, spesso di parte, l'unica vera e inconfutabile testimonianza rimane l'archeologia, meno soggetta a mistificazioni. [...] La sintesi narrativa di questo lungo viaggio paesi della Basilicata e del Molise non come una commerciale guida turistica da consultare volta per volta, ma nello stile di una narrazione romanzata che possa dare quel tanto d'emozione che stimoli la curiosità a proseguirne la lettura e alla motivazione di visitare i luoghi narrati. Un'opera utile anche a fini didattici.'

'Giovane medico fui chiamato a visitare un bambino in gravi condizioni nella sua casa di campagna con poveri genitori. Feci diagnosi di brucellosi già avanzata e mi precipitai, di sera, a prendere le medicine necessarie che somministrai anche durante la notte. I genitori mi avevano detto che se il bambino moriva avrebbero ucciso la loro unica pecora perché alla morte sarebbero andati a far loro visita tutti i parenti, anche da lontano e loro, nel rispetto della tradizione, avrebbero dovuto offrire a tutti un pasto. Curai il bambino, somministrando i farmaci per tutta la sera e tutta la notte e, al mattino notai che cominciava a star meglio e poi ancora meglio quindi, fatta l'ultima somministrazione, dissi ai genitori che il pericolo era passato e spiegai come continuare. Mi ringraziarono e mi accinsi ad andar via. Fuori nel cortile guardai la pecora e lei mi guardò. Pensai con piacere: questa notte ho salvato due vite.' 'L'amore espresso per la Vita deve essere parte fondante del medico che abiura l'asservimento alle volontà affaristiche dei Poteri' (Christian Barnard - Aula Magna dell'Universita di Roma Gennaio 1968).

Le vicissitudini di ciascuno, gli eventi critici come il Covid, i tormenti dell'anima spesso disarmano. Sta al singolo individuo, in base alla propria personalità, riprendere in mano sé stesso, farsi aiutare in questo, se ne ha bisogno e se può... Con il senso di solitudine prima o poi occorre fare i conti ed in ogni passaggio di vita si impone con energica fermezza. Nelle proprie abitazioni come anche nelle Strutture territoriali di ogni sorta si sono sperimentati chiusura, isolamento, distanze: presenze assenti e assenze presenti. Come è stato possibile 'vivere' tutto questo laddove intrinsecamente nel vivere c'è stata una sospensione di buona parte delle attività vitali (per taluni anche sopravvivenziali, basti pensare alle terapie salvavita e ai follow up oncologici)? Questo testo, diretto ad operatori sanitari, soccorritori, insegnanti e chiunque voglia aprire la riflessione sull'emergenza, si propone come la sintesi dell'esperienza operativa di professionisti che anche durante la pandemia hanno messo a disposizione il proprio tempo, le competenze e la dedizione all'attività di volontariato.