'Non è solo vino generoso. L'ardito compito, che spero il lettore apprezzerà, è stato quello di condensare, nello spazio di una novella, tutta la poetica di Italo Svevo prendendo in prestito qui e lì ambienti e sentimenti di altre sue opere: le donne amate, ad esempio, i vizi e la malattia. Il tempo è destrutturato. Le vignette si inseguono tra flash back e ambientazioni oniriche. Lo stile, seppur asciutto e lineare, si lascia contaminare da sbalzi e strisce surrealistiche con l'intento di rendere il flusso del racconto più coinvolgente possibile. Sarà per il lettore come fare un viaggio nel tempo sotto l'effetto dei fumi dell' alcol di un vino oltremodo generoso.'