È un romanzo esistenziale in cui l'Autore con la freschezza di un giovane non ancora trentenne narra la storia di due vicende d'amore del protagonista. "Ombrello di tutti, sole di nessuno" scandaglia la sensibilità del protagonista assillato dagli alti e i bassi nel continuo alone di mistero in cui si manifesta l'amore mentre egli continua ad interrogarsi intorno a questo enigma umano che sfugge a qualsiasi definizione univoca.

Un libro su Bolzano non è per nulla scontato. Dalla lettura del testo, tutta appassionata e senza cali di tono, si comprende che non è l'ennesima guida turistica della città, bensì un dovizioso e puntuale annotare della vita, del costume, della società e delle curiosità storico-artistiche di Bolzano. La città va guardata, osservata in ogni singolo angolo, in ogni Erker, in ogni uscio e in ogni pertugio. Tutto corrisponde ad un affascinante miscuglio. È una città che subito le trasformazioni dei secoli, le contrazioni dei reciproci nazionalismi, ma come un bagnasciuga, sulla sua superficie è rimasto un sedime nel quale Bolzano si è costituita e consolidata. Una città da vedere, vivere, osservare, amare.

Il libro ripercorre il Governo di Prodi nel biennio 2006-2008 durante il quale il "Gruppo per le Autonomie" locali, grazie anche alla sensibilità di Romano Prodi ha portato sempre a scelte positive e vincenti per l'Alto Adige Südtirol e il Trentino. Un libro di storia di agile lettura, rivolto al largo pubblico, che già ha avuto un successo sui giornali e media locali. Inoltre il libro contiene una sintesi in lingua tedesca del pubblicista Claudio Calabrese.

L'autore Claudio Calabrese di Merano narra aspetti legati alla città di cura. Si tratta di un ritratto della culla delle Alpi, centro di musica internazionale, dove artisti e scrittori hanno trovato e trovano ispirazione per le loro opere. Non manca nel suo ultimo impegno letterario un racconto degli anni Settanta, in cui anche a Merano lo scossone rivoluzionario non ha mancato di farsi sentire. Importante la presenza della Comunità Ebraica, come anche dei russi, minoranze che trovano ampio spazio nel saggio di Calabrese. Una lettura piena di sorprese per chi non conosce la cittadina del Passirio, ma interessante anche per chi ci vive. Da queste pagine emergono molti fatti salienti dimenticati e emarginati dalla routine quotidiana.

Romanzo breve ambientato negli ultimi anni dell'impero asburgico. La protagonista suddita imperialregia, incarna l'Austria felix, l'impero fecondo di pace, ospite di tante patrie concepiva il sogno di una elegante compresenza di tante diversità rigenerate dalla bellezza.

La Storia della Società Dante Alighieri in Alto Adige nel contesto della Cultura risorgimentale e successivamente dopo la Prima guerra mondiale. Lavoro rigorosamente storico ricostruito sui documenti dell'Archivio Centrale di Roma e degli Archivi dei Comitati di Bolzano, merano, Bressanone, Brunici Vipiteno e Ortisei

Il volume contiene l'intervento di Alexander Langer al Parlamento Europeo del 1995 dove viene compiuto il primo passo verso la prevenzione dei conflitti o il loro contenimento attraverso la creazione dei corpi civili di pace. Sono inoltre pubblicati i contributi di studiosi e di formatori impegnati nella costruzione della figura professionale dell'operatore di pace.

Il libro monografico ripercorre la storia del servizio pubblico su strada della provincia di Bolzano dal 1948 ai giorni nostri.

Magnago è morto il 25 maggio scorso all'età di 96 anni. Una vita lunghissima, che segna fortemente la storia dell'Alto Adige. Subito dopo la guerra era stato vicesindaco di Bolzano ma la sua carriera politica decolla ai massimi livelli nel 1957, con la famosa adunata di Castel Firmiano (alla quale accorsero oltre trentamila sudtirolesi)per rimanervi oltre trent'anni, fino al 1988 alla guida della Provincia di Bolzano, conducendo al contempo la difficile e in certi momenti anche drammatica trattativa per il secondo Statuto di autonomia. Il volume nel suo centinaio di pagine riesce a dare una visione della tormentata storia tra italiani e tedeschi dell'Alto Adige nel secondo dopoguerra. L'autore, anche riprendendo dai giornali voci provenienti dal tessuto locale, nazionale e internazionale, espone le testimonianze dei suoi sostenitori e dei suoi critici, di coloro che ne individuarono la capacità di intuizione e di realizzazione politica a quelli che ne documentano aspetti critici e persino errori.

Il secondo volume di "Bolzano scomparsa" registra la storia, le cronache,le situazioni, i personaggi, le curiosità tratte prevalentemente dalla prima metà del secolo scorso, quella che il capoluogo dell'Alto Adige ha vissuto con maggiore intensità: gli Asburgo, i Savoia, il Fascismo, la Repubblica, due guerre devastanti lo spostamento del confine di Stato.