Poco più di un secolo fa Forster ha immaginato un mondo in cui l'umanità vive relegata nel sottosuolo oramai incapace di soddisfare autonomamente i propri bisogni, ridotta alla totale dipendenza dalla Macchina creata per fornire nutrimento, assistenza e svago. Superfluo il movimento, poiché ogni parte del mondo è diventata uguale, e ritenuto volgare e primitivo il contatto diretto, anche i rapporti interpersonali passano attraverso la Macchina, come in un social network ante litteram. Con il tempo si è persa ogni cognizione delle logiche e dei meccanismi di funzionamento della Macchina e l'umanità, inerme, cede a una fede cieca nella sua onnipotenza. II racconto è presentato attraverso due punti di vista antitetici: una madre, del tutto irreggimentata nel sistema, e un figlio, che tenta di ribellarsi alla concezione meccanicistica della société. I pericoli della crescita esponenziale della dipendenza dalla tecnologia rappresentati da Forster hanno rivelato una qualité prolettica sorprendente se paragonati alle ansie e ai timori raffigurati nelle distopie e nei racconti fantascientifici dello stesso periodo.

Una donna è scomparsa. Ha circa trent'anni, è bella, vitale, e ha lavorato fino a sei mesi prima in una città del Nord Italia, circondata dalle montagne. In una notte d'estate i due uomini che l'hanno amata, e che di lei non sanno più nulla, si ritrovano faccia a faccia. Ha inizio un duello, in cui al posto di spade e pistole i rivali si sfidano a colpi di domande e risposte. Per uno vi è l'affannosa ricerca di un perché, per l'altro la discesa nell'inferno dei ricordi, i momenti vissuti con la donna, da lui stesso raccontati in contrappunto al presente. Fino al coup de théâtre che porta alla resa dei conti. Sullo sfondo le curve d'asfalto, le sagome dei palazzi e degli alberi, come un pericolo incombente. Chi ha vinto e chi ha perso veramente in questa storia, in cui l'approccio all'amore e alla vita è completamente diverso? Un giallo dei sentimenti dei nostri giorni, in cui nessuno dei protagonisti è esente da colpe nella ricerca della felicità, un enigma amoroso che lascia col fiato sospeso fino alla fine della notte.