Un viaggiatore segue le tracce degli ulivi. Vive con una famiglia ebrea in Galilea, lavora per i palestinesi fra Gerusalemme e Ramallah, trascorre due settimane in una colonia israeliana nella valle del Giordano. Lungo i confini mette alla prova il suo sguardo, alla ricerca di altre ragioni di conflitto.

536 pagine, 68 autori, 86 articoli, saggi, storie di vita, grafici e tabelle con i dati più aggiornati. Un profilo dell'area metropolitana di Napoli sotto tutti gli aspetti, dall'urbanistica all'ambiente, dall'economia al lavoro, dalle politiche sociali e sanitarie fino alla produzione culturale. Una guida a più voci per capire il presente e costruire il futuro.

Dai primi nuclei di b-boys fino al recente successo di Clementino, dalle piazze del centro storico fino ai quattro angoli della periferia. Una breve storia del rap di Partenope, narrata dalla voce dei suoi protagonisti. Le vicende di un movimento artistico, ma anche trent'anni di vita cittadina, ai margini della 'storia ufficiale'.

Nell'area orientale, alle spalle della stazione ferroviaria e poco distante dal porto, si trova il quartiere Gianturco. Agli inizi del Novecento compariva sulle mappe con la dicitura 'Orti detti le paludi'. Lì scorreva il Sebeto, fiume di cui narrò Virgilio, e si pescava, si coltivava, si allevavano capre e vacche. Per i napoletani era 'o Pascone. Con l'espansione industriale e demografica vi si insediano le concerie, le grandi multinazionali ma anche le botteghe. Vi si trasferiscono gli operai. Nel terzo millennio la dismissione riapre il dibattito sul futuro del quartiere. 'Palude' è un viaggio nell'ex zona industriale di Napoli, scandito dai disegni sui muri di Diego Miedo e da un racconto in tre atti di Davide Schiavon.

Dai reclusi del bagno penale, impiegati per costruire il cantiere navale, fino ai loro discendenti, operai dell'ultima generazione, facevano più di due secoli che a Castellammare di Stabia si costruivano imbarcazioni. E in tanti, un po' per scherzo, affermavano con il sorriso sulle labbra di avere lo stesso sangue dei galeotti facinorosi con le catene ai piedi. Chissà, forse dicevano sul serio.

Cyop e Kaf è un gruppo di artisti che da circa vent'anni opera nel tessuto urbano napoletano. Questo libro, invece, racconta un anno di immersione nella Città vecchia di Taranto. Un corredo di immagini che si affiancano alle voci degli abitanti dell'isola, raccolte sul campo da Luca Rossomando e Riccardo Rosa, già redattori della rivista Napoli Monitor.