La pittura veneziana del Seicento è il frutto di un ventennio di ricerche condotte da Rodolfo Pallucchini e rappresenta la prima esplorazione capillare e sistematica di un patrimonio fino a quel momento quasi sconosciuto. Il Seicento veneto, infatti, rimaneva per la storia dell'arte oscurato dagli splendori rinascimentali da un lato, dalle grandi personalità artistiche e dalle scuole settecentesche dall'altro. Il volume restituisce così nella sua pienezza il periodo che va dal 1575 al 1700.

Il Belgio, in conseguenza della sua posizione geografica fra i Paesi Bassi e la Francia (cioè fra due paesi che sono patrie di architetti che occupano una posizione di preminenza nel dibattito architettonico internazionale) è per molti un'entità imperscrutabile, una "macchia bianca" sulla carta architettonica europea. Lo scopo di questo volume è prima di tutto dare conto di questa assenza del Belgio nel mondo dell'architettura moderna e di dimostrare poi, attraverso una scelta di opere, che esistono invece realizzazioni di qualità che meritano un attento interesse.

Ventuno artisti partecipano all'esposizione, di cui il volume è il catalogo, tenuta a Trento nel luglio 1994: Barcelò, Baselitz, Basquiat, Beuys, Brown, Clemente, Cucchi, Cragg, Kounellis, Lupertz, Maraniello, Mert, Nitsch, Palladino, Penck, Rainer, Schnabel, Scully, Tapies, Vedova, Zorio. Il catalogo propone, oltre alle riproduzioni di tutte le opere esposte (circa sette per artista), un saggio di Bonito Oliva sulla bellezza dell'arte tra incanto e trascendenza.