Pier De Bennard è un drammaturgo che vive in un perpetuo dissidio con se stesso. Oltre ad essere un vanaglorioso, ha sentimenti narcisisti, idee di grandiosità che lo portano ad avere poca empatia. Durante una delle sue passeggiate quotidiane nel parco, l'uomo incontra se stesso, comincia così un ritorno alle trame del doppio e alle atmosfere visionarie. In questo contesto si sviluppa la pluralità dell'animo umano e le sue componenti in reciproca contraddizione. Il soprabito rivela che il nostro più grande avversario è dentro di noi e che il male che percepiamo dagli altri è spesso una sua proiezione.

Giorgio Marino Di Giorgio è nato e vive a Torano Castello (CS) ed è alla terza pubblicazione dei fascicoli sulla storia di Torano. Ha pubblicato: nel 2021 «Una Grancia dei Cavalieri di Malta nella Val di Crati - Il casale dei Santi Quaranta martiri di Torano - Dal XIII al XIX sec.»; nel 2022 «Fiere e mercati a Torano».

La protagonista ci racconta una sua giornata rendendoci partecipi, con delicatezza, delle sue esperienze presenti e passate e delle sue emozioni. Pone l'accento sulle più evidenti criticità della sua Calabria manifestando, però, il suo profondo attaccamento.

Il giornalino a fumetti, con le storie raccontate dai disegni ed il super eroe Murmix che sconfigge il bullismo, è il prodotto finale di un percorso formativo. Il fumetto, come il cinema e la televisione, è parte integrante della cultura popolare. Questo strumento espressivo è stato utilizzato dai ragazzi per raccontare e raccontarsi, diventando mezzo di comunicazione e didattica per trasmettere azioni e comportamenti corretti per arginare e sconfiggere il bullismo. Le storie sono state raccontate con i disegni ed il super eroe Murmix che combatte il bullismo è stato il filo conduttore dei vari episodi.

'......mi accorsi di essere seduto ai fianchi di un enorme circolo roccioso che circondava il cocuzzolo della montagna: che alcuni massi fossero stati lì per caso, non avrei potuto giurarlo. Presi dunque a sognare, come mio solito: immaginai le persone che erano passate per quei sentieri, i loro volti, riandai alla storia della campana col tesoro. Trascorsi alcuni minuti mi alzai e, deliberatamente, presi a cercare nel terreno o sulle rocche la presenza di qualche segnale. Enorme fu lo stupore quando mi accorsi che, appena sotto al muschio...'

Zungri è un paese situato a 571 metri s.l.m. sul versante nord dell'altopiano del Poro, ed è un paese che di per sé non dice nulla (come tanti altri paesei della Calabria), tanto da meritarsi particolari attenzioni dal mondo scientifico e non solo. Esso però ha, sia nel suo nome (il nome di un dio orfico) che nelle grotte ipogee (venute alla ribalta come fenomeno storico negli ultimi anni), scavate lungo un vialone serpentiforme, straordinarie 'pagine' di testimonianza del pensiero orfico dionisiaco, arrivate miracolosamente intatte sino a noi. Non ci sono tracce di testimonianze di storia orfica o del pensiero teurgico filosofico e teologico, arrivate così massicciamente fino ai giorni nostri, con così tanta dovizia di particolari, in giro per il Mediterraneo (oltre a Zungri e Castiglione di Paludi, altro sito di matrice orfico-pitagorica). Entrambi sono un tesoro inestimabile sul piano storico e del pensiero che vide proporre per primo la morte di un dio per la salvezza dell'uomo, in cambio della vita dello stesso uomo dopo la morte, senza che quel dio fosse Cristo, il figlio di Dio, nella tradizione giudaica.

A Piedi Nudi nasce per tutti coloro che ancora credono che un'emozione vada vissuta in pieno e mai negata. Quando si cammina a piedi nudi ci si graffia, si corre il rischio di farsi male e non si rimane mai statici nella propria inerzia, piuttosto ci si può imbattere in sensazioni intense e inebriate da profumi di rosa bianca, orchidea e polvere di seta e piene di sogni, di calore e colore, mentre si approda a confini inesplorati fatti di silenzi interrotti, a tratti, da parole superflue. Ogni Donna ama a modo suo, vive spettinata ogni giornata per cercare di diventare la donna che vuole, senza mezze misure, senza aver paura di sbagliare, perfetta nelle sue imperfezioni. A piedi nudi nasce proprio per le donne imperfette, per quelle che osano, che ci mettono sempre quel pizzico di follia, che non hanno timore nel guardarsi indietro rivivendo qualche smagliatura dell'anima e che sono pronte ad affrontare indomite il domani, anche con qualche ruga in più.

Età di lettura: da 5 anni.

Con la pubblicazione di questo libro il Club Rotary Hipponion Vibo Valentia si propone come obiettivo la conoscenza, attraverso la Famiglia Pignatelli, di documenti che testimoniano eventi storici succeduti nei secoli, i quali per calamità naturali o incuria degli uomini sono stati cancellati o dimenticati. I documenti in questione sono memoria collettiva e insieme di tradizioni culturali che incidono sul presente, pertanto anche un modo per stimolare l'interesse per il passato.

'Già direbbe il poeta: poiché il tempo corre veloce, giugno è come un amore che fugge, un paesaggio che cambia colore in permanenza, ieri come oggi, ma qualunque emozione ci donerà non passerà inosservata. Verrà scritta in questa raccolta. Come un pittore di quest'eterno Impressionismo che immortala nelle sue tele i paesaggi primaverili e i momenti più suggestivi, il poeta usa la forza delle parole e dei versi per celebrarlo. Questo mese meraviglioso è stimolante per la poesia. È, infatti, la poesia stessa fatta di profumi e di sensazioni. Non resta che viverla, attraversarla come una farfalla che vola sopra un giardino fiorito, sapendo bene, e con tanta gioia e malinconia nel cuore, che la sua bellezza e i suoi colori intensi sono effimeri.'

'21 anni: sono molti, sono pochi? Sono una vita. Una vita data alla poesia. Alla poesia che è passione, che è amore. È proprio per amore che è vissuto, che vive, e che vivrà ancora a lungo, molto a lungo, il Premio Internazionale di Poesia 'Tropea: Onde Mediterranee', che non conosce limiti, che non conosce confini. Che va oltre ogni ostacolo, che va verso il futuro. Tant'è vero che nel tempo è cresciuto sempre di più, si è consolidato, è diventato un faro di luce che scorre sicuro sull'immensità del mare, che è diventato un richiamo alla spiritualità della parola caratterizzante la natura umana. Un punto di riferimento per poeti e poetesse d'ogni parte d'Italia, dell'Europa e del Mondo, che numerosi, di anno in anno, con entusiasmo vi hanno partecipato. Dalla Siria all'Argentina, dall'Australia agli Stati Uniti, dalla Francia al Canada, dalla Germania al Brasile, dalla Spagna all'Irlanda, e da altri Paesi ancora, vicini e lontani, che hanno affidato al nostro Premio le loro poesie in lingua italiana, in vernacolo, in lingua straniera e le loro eccellenti opere.'

Un libro dedicato a tutte le vittime dei dittatori di ieri, di oggi e di domani, ma anche a tutti quei 'potenti' che, come dice Simone Weil, hanno deciso di 'spogliarsi di ogni potere' e di rinunciare alla possibilità di esercitare la forza che possiedono. Perché il vero potente è colui che si abbassa per sentire il bisogno dell'altro e usa la sua 'forza' per soddisfarlo.

Questo agile libro rappresenta una sorta di dizionario che analizza in ordine alfabetico gli elementi della casa dal punto di vista dell'immaginario, facendo riferimento a filosofi, psicologi ed architetti che si sono occupati della dimensione intima della casa. Tra le pagine scopriamo il valore simbolico degli archetipi dell'abitare, come le camere, i colori, le forme e gli elementi della nostra dimora quali la porta, la finestra, la scala, il nido, il guscio, gli angoli, ma anche il giardino. Si cercherà infine di ritrovare una corrispondenza fra stili di arredamento e personalità dell'abitante.

Gli Autori, alla luce di una comprovata conoscenza della Valle dell'Alcàntara, con la redazione di questi due volumi, relativi all'antica Civitas animosa Castri Leonis, hanno fortemente contribuito alla conoscenza del Territorio di questa importante cittadina, posta alle pendici del Monte Etna. Con la loro preziosa e dettagliata descrizione storica e geo-architettonica dei Monumenti del territorio e, in un'ottica multidisciplinare ed integrata, essi sono stati in grado di riunire Presente e Passato, raccontando, come nelle pagine di un Libro, un lungo racconto che lega Fede, Storia, Arte e Natura. Le vicende geologiche, storiche e geopolitiche di questo splendido Territorio, sono state illustrate anche attraverso una ricchissima documentazione fotografica che fa da supporto a molteplici ed inediti dati scientifici e storici. L'opera presentata dagli autori costituisce dunque un validissimo punto di partenza per confronti, studi ed approfondimenti sulle tematiche trattate, ma consente altresì di conoscere, tutelare e non dimenticare tale immenso patrimonio giunto sino a noi, salvaguardandolo, conoscendolo, ammirandolo ma soprattutto rispettandone tutti i suoi aspetti.

Gli autori hanno fortemente contribuito con la loro ricerca a farci ulteriormente appassionare alla natura e alla geo-architettura di Castiglione di Sicilia (l'antica Civitas Castri Leonis). Con la loro corposa e dettagliata narrazione, essi ridescrivono la storia e i monumenti del suo territorio, in un'ottica nuova e diversa, ma molto attuale, capace di riunire presente e passato: sono le rocce, antiche e mute testimonianze del passato, che raccontano, come nelle pagine di un libro, una lunga storia geologica, che lega natura, arte e architettura. È la storia di uno splendido Territorio, se pur ancora poco conosciuto, i cui monumenti principali dell'architettura militare, sacra, civile e rurale, e i numerosi ed antichi opifici (mulini ad acqua, palmenti, gualchiere e frantoi), raccontano non solo di tante attività politiche, sociali ed economiche di un passato lontano e recente, ma anche di un duro, ma pur sempre dignitoso, lavoro di uomini e donne.

a ricerca di Dio è un tema profondo e complesso che ha accompagnato l'umanità per millenni, durante i quali è stato immaginato in modi diversi, secondo le varie culture. Ma, duemila anni fa, è accaduto un evento straordinario: non più l'uomo che cerca Dio, ma Dio che cerca l'uomo, facendosi Uomo. Da quel momento la storia dell'umanità è cambiata, il rapporto tra Dio e l'uomo è diventato un rapporto più vicino e vero, tanto da poterLo sentire come un amico. In questa epoca in cui l'umanità appare ferita, smarrita e confusa, si impongono delle domande: Dio esiste? Come posso trovarlo? Come posso incontrare la mia parte spirituale? Queste domande, poste senza la presunzione di avere risposte definitive per tutti, aprono la strada ad un percorso che può dare un senso alla vita di ognuno. In questo volume, pensato per guidare il lettore in un cammino spirituale, ho raccolto poesie di ispirazione religiosa dai miei libri: 'Un raggio di Sole', 'Amarsi per Amare' e 'A tu per tu', arricchendole con nuove liriche inedite. A chi crede, a chi dubita, a chi cerca la fede e a chi non l'ha mai cercata o trovata, auguro un buon cammino.

Franco Barbarossa nasce a Paola (CS) il 15/08/1944 diplomato perito industriale, frequenta il biennio in ingegneria all'università di Modena. Approda a Francavilla Angitola in occasione della morte di Antonio Fiumara 'Paracadutista 1971'. Sposato con Clara Teresa Condello per un periodo, radicatosi nell'ambiente, si occupa in organizzazioni culturali e sociali. Allontanatosi da Francavilla per lavoro, ritorna dopo 32 anni da pensionato. Il tempo non ha cancellato le sue indole organizzative e sociali, promuovendo attività teatrali. Amante della natura in genere, trasferendola su pittura e poesia. Oggi tira fuori dal cassetto una raccolta inedita di poesie con il titolo 'Memorie nel tempo'.

Il Prof. E. Bellomo e V. Samperi hanno fortemente contribuito con la loro ricerca a farci ulteriormente appassionare alla storia dell'antico borgo di Graniti. Le radici storiche di Graniti affondano nel Medioevo (X-XI secolo), quando un gruppo di persone, probabilmente per sfuggire alle incursioni saracene, fondarono (in un luogo più protetto e interno alla vallata del torrente Pètrolo), il primo nucleo abitativo di questo importante borgo. I documenti storici presenti nelle più importanti biblioteche e archivi storici regionali e nazionali, confermerebbero tali ipotesi. In definitiva, con una storia di più di mille anni, conoscere il passato significa valorizzare il Presente e, possibilmente, non ripetere eventuali sbagli del Passato, assicurando così alle generazioni future, importanti documenti 'vivi e narranti' che i libri di storia più generali difficilmente riportano, poiché sempre più ricchi di date, nomi e fatti generali.

Il presente volume vuole fornire una panoramica della storia e dello sviluppo del Castello Marescotti Ruspoli di Vignanello, uno dei più belli e ben conservati castelli d'Italia. Gli avvenimenti che si sono succeduti al suo interno e lo sviluppo architettonico coprono un arco temporale che va dal XV secolo ad oggi ma già nel tardo Medioevo nello stesso sito era presente una struttura fortificata, sulla cui base sono state effettuate successive modifiche ed integrazioni, fino allo stato attuale.

Lo scopo del libro è proprio quello di 'saperne di più' su Gerocarne e di 'sapere tutti' del nostro passato. Perché la memoria, radice della comunità, è un bene collettivo comune. È importante che le nuove generazioni custodiscano i valori di vita che il passato esprime, i percorsi di lavoro che hanno dato lustro al territorio, le risorse naturali che danno ricchezza, la bellezza del paesaggio lungo il fiume Morano, che è fonte di godimento e di sollievo e luogo di attrazione turistica.

Il luogo subì pesantemente il terremoto del 1659, che la Società Italiana di Scienze quantifica in 10 casi dirute e 8 morti (Reale Accademia, 1896:199). Questo territorio viene registrato per la preziosità dell'olio, il lavoro della seta del lino, per il buon grano e il gustoso quanto ricercato miele, i fichi secchi, oltre che per l'abbondanza di frutti di ogni genere. Giovanni Vivenzio, nella sua Istoria dei Tremuoti nelle province calabre, lo racconta distrutto dal terremoto del 1783, i cui danni furono subito gravi dalle prime scosse del 28 marzo che, cagionarono persino molte fenditure nel suolo, indussero gli abitanti a fuggire verso la parte più alta, sul piano detto del 'Monastero', dove riedificheranno la nuova Montesanto. ... Secondo la tradizione locale, il legame tra Montesanto nuovo e Montesanto vecchio è segnato da una galleria segreta che unisce i due borghi: dal querceto di Montesanto nuovo con l'uscita sotto l'olmo di Montesanto vecchio... qui la Vergine dell'Assunta indicò in sogno tesori nascosti...

La storia di uomini liberi e ingegnosi, che nella seconda metà dell'Ottocento si unirono, dando vita, il 20 aprile 1874, alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Filadelfia. Sullo sfondo la storia d'Italia, che fa incursione in quella filadelfiese e viceversa, ritrovandosi a tratti in parallelo. Il tutto raccontato con uno spirito critico, mettendo in relazione, con fare certosino, gli sviluppi di una storia a volte controversa.

Nel 1968 in Italia, come nel resto d'Europa e nella maggior parte dei paesi occidentali, la rivolta giovanile era al culmine della sua espansione e della sua forza propulsiva volta al cambiamento di comportamenti sociali e culturali che fino allora avevano caratterizzato i sistemi di valore di queste società. Il contesto culturale, sociale ed economico di queste società veniva contestato in quanto non più idoneo a garantire certi diritti civili, sociali ed economici che nelle società capitalistiche, al massimo della loro espansione economica e dello sviluppo delle tecnologie ad essa correlate, non garantivano più la piena affermazione e il soddisfacimento di nuovi diritti economici e sociali che meglio avrebbero garantito un tenore di vita più libero e meno condizionato da vecchie norme e pregiudizi e dalle pastoie burocratiche che invece li opprimevano, impedendo così lo sviluppo di nuove e più moderne forme di relazioni sociali e culturali.

Maria D'Angelo accetta il dono della grazia di vivere resistendo alla tentazione di trascinarsi per inerzia e per quel senso del dovere nei confronti di chi non c'è più, e di chi resta, alimentato solo dall' istinto di sopravvivenza e da un dolore perenne e affannoso. Ma un altro 'credo' emerge chiaro dal racconto di Maria, ovvero quello nella Giustizia, quella vera, quella che risulta capace di abbracciare la complessità del mondo pur basandosi su un semplice concetto: lo Stato ed i singoli cittadini hanno il diritto-dovere di tenere alto il valore della vita umana specialmente quando essa è stata soppressa. E noi, tutti, in nome del bene più prezioso che abbiamo ricevuto in dono, ovvero la Vita, dobbiamo seriamente impegnarci affinché essa venga rispettata e difesa per il suo immenso valore. Ognuno di noi, nella continua ricerca del proprio posto nel mondo, può spendersi per una nobile causa come l'autrice di questa piccola ma, per il suo senso, immensa opera.

Le Intelligenze Artificiali (IA) stanno cambiando il mondo: ogni attività umana sta subendo profonde trasformazioni. I sistemi dotati di IA non solo aiutano l'uomo ma in sempre maggiori situazioni danno luogo a sistemi, bot o robot, completamente autonomi. Di fronte a questo panorama si impone la questione etica.

Qualcuno si chiederà il perché di questo lavoro, perché un libro sui riti della Settimana Santa vibonese, perché questo argomento e non un altro. Ebbene, per rispondere a queste domande, torniamo un po' indietro nel tempo. Fin da piccolo ho sempre respirato le pratiche devozionali della mia famiglia, mia nonna mi ha portato in chiesa che avevo pochi giorni, e alle processioni che si svolgevano, e si svolgono tuttora, in città. Il vedere tutta quella folla camminare insieme, il suono delle marce dei complessi bandistici, le statue portate in spalla per le vie, è stato amore a prima vista. Ovviamente, essendo piccolo non avevo ancora compreso bene cosa era tutto questo, neanche sapevo cosa fosse la pietà popolare, crescendo ho iniziato a prendere più consapevolezza, mi sono avvicinato molto di più alla fede, ho iniziato a partecipare più attivamente a queste manifestazioni, ho capito che quei riti sono molto di più, soprattutto quelli della Settimana Santa. Questo essere appassionato ai riti pasquali vibonesi mi accompagna da tanto, sono così legato a queste bellissime espressioni della pietà popolare che ne ho fatto argomento della mia tesi di laurea nel 2017.

«Una chiesa è come un dono del Signore, quasi potremmo dire un suo palazzo, in cui vuole regnare, vuole vivere, vuole essere insieme a noi. Era quel famoso 30 luglio, di domenica, quando mi è arrivata la telefonata che io stavo ancora nell'altra chiesa, mi dissero: 'corri! È caduta la cupola'. Risposi: 'ma che dici... quando mai cade una cupola?!'. Credo che sia stato un momento unico e nello stesso tempo forse indimenticabile. Non solamente per me, ma per tutti noi, perché effettivamente abbiamo visto il disastro. Ci siamo resi conto, che qualcosa che cade su di noi può sempre capitare, e può portare tanti guai. Ma noi non vogliamo ricordarci di questo avvenimento se non per dare ancora grazie a Dio e gloria a Dio, perché oggi, a un anno (e un giorno) dopo il crollo, nel giorno di S. Alfonso Maria de Liguori nostro fondatore, neanche a farlo apposta, siamo qui per celebrare qualcosa che è rinato; la nostra chiesa, ora, ci sembra più bella di prima.

E non sarebbe servito contare i giorni per rivedere la Luce del Natale. Anche le notti più lunghe finiscono e cedono il passo a una nuova alba, portando con sé la promessa di una gioiosa rinascita; anche i momenti più bui si dissolvono, lasciando spazio a un nuovo inizio, colmo di fiduciosa attesa. Avrebbe coltivato la speranza nel suo giardino interiore, il suo cuore, come un seme nascosto sotto la terra invernale, che si prepara silenziosamente a germogliare. E quando il gelo si sarebbe sciolto, quel fiore, intriso di sogni, avrebbe aperto i suoi petali, accogliendo il calore del nuovo giorno e annunciando, con delicata grazia, l'arrivo del Nuovo Natale...

L'uso della scienza mira a superare le paure legate alla morte, alla vecchiaia, alla malattia, all'obsolescenza umana, servendosi della tecnologia come mezzo per superare le limitazioni biologiche e garantire l'immortalità o la persistenza dell'essere umano, anche aldilà della vita terrena, attraverso la digitalizzazione della memoria e l'upload della mente in dispositivi tecnologici. Questo processo solleva la perdita di controllo dell'uomo sulla propria evoluzione, lo rende debole o sostituibile e pone seri problemi sul piano etico, sociale, giuridico e criminologico.

Indaco è il nome del mio tormento e della sua stessa cura, gli spazi bianchi che intervallano i versi di questa raccolta ne posseggono tutte le sfumature. Le strofe nascono dalla necessità di descrivere la visione reale, non per evadere da essa -bensi per accoglierla- decostruendone ogni frammento, così da ristabilire una connessione col proprio 'io' interiore.