Cos'è la diversità? Come la si esprime? Come la si vive? Questo si sono chiesti gli artisti che hanno aderito al progetto Diverse Diversità, presentando una o più opere che rappresentassero la loro personale interpretazione del tema della diversità. Il risultato è stata una mostra omonima, ospitata dal Museo Nesta di Torino nell'estate del 2021: le 78 opere esposte offrono allo spettatore uno spaccato della società moderna che, nelle sue infinite contraddizioni, si confronta e si scontra con l'ancestrale questione del rapporto con l'altro. Pagina dopo pagina, il lettore ha modo di scoprire le sfaccettature con cui ogni artista ha affrontato il tema, apprezzandone i contenuti e gli ideali: la bellezza dell'unicità, l'importanza dell'accettazione, la ricchezza di tante differenze che compongono una realtà variegata, multiforme e complessa. Con vari stili e linguaggi comunicativi, che spaziano dal figurativo allo scultoreo, dai richiami classici alla pop art e al ready made, le Diverse Diversità qui raccolte raccontano la difficoltà e la bellezza di essere e di sentirsi diversi in un mondo che troppo spesso diffida di chi non ha paura di nascondere la propria identità...

La Tenebra avanza e i Risvegliati continuano a morire. Ora più che mai è fondamentale guardare al passato per ricercare un ricordo che si credeva dimenticato da troppo tempo. Ma anche la memoria, a volte, può diventare un'arma a doppio taglio. Sotto l'imperturbabile sguardo di Nelson, i Risvegliati sono costretti a riflettere su se stessi e su ciò che amano e a prendere una decisione: combattere o soccombere? Risvegliati, è tempo di cercarsi, in ogni angolo del globo, di riunirsi e di schierarsi, per l'una o per l'altra fazione! Il secondo capitolo che conclude la saga dei Risvegliati. Forse.

Nella primavera 2020 l'umanità si è confrontata con un terribile virus, il CoVid19, che la ha costretta a confrontarsi con le proprie debolezze e con una forte, violenta, sospensione di ogni attività collettiva e quotidiana. Da questa inaspettata e faticosa quarantena è nata la raccolta di testi qui presenti, opera di artisti differenti per età, esperienza, formazione, stile e bisogno comunicativo, ma accomunati dal desiderio e dalla volontà di trasformare la sospensione in nuova creazione, in nuova vita. Per far sì che l'Arte diventi ancora un prendersi cura a vicenda. In questo volume sono presenti opere di: Gemma Musumeci - Andrea La Iacona - Anna Desanso - Luca Massellani - Alessandro Canziani - Adrian Mihaila - Rebecca Onyeji - Luca Lovisetto - Mirko Magliocco - Simone Biviano - Andrea Turrini - Stefania Boscaglia - Alessio Maiolo - Matteo Vuiellermoz - Marco Cerasuolo - Gaetano Naso - Ramona Hritcu - Federica Amabile - Fabio Lovisetto - Serena Micozzi - Federica Cimino - Lara Sciacovelli - Simone Bortignon - Federico Dogaru - Riccardo Ruggeri - Massimo Parlanti - Federico Milanese - Antonio Torredimare - Simona Sfragaro - Silvia De Rosa - Luca Gaido e altri.

Nella primavera 2020 l'umanità si è confrontata con un terribile virus, il CoVid19, che la ha costretta a confrontarsi con le proprie debolezze e con una forte, violenta, sospensione di ogni attività collettiva e quotidiana. Da questa inaspettata e faticosa quarantena è nata la raccolta di testi qui presenti, opera di artisti differenti per età, esperienza, formazione, stile e bisogno comunicativo, ma accomunati dal desiderio e dalla volontà di trasformare la sospensione in nuova creazione, in nuova vita. Per far sì che l'Arte diventi ancora un prendersi cura a vicenda. In questo volume sono presenti opere di: Grazia Valente - Teresa Leo - Elena Bonassi - Francesco Feola - Rosella Barantani - Franco Canavesio - Alessandro Manfredi - Riccardo Santipolo - Paolo Donetti - Angela Saglietti - Marvi del Pozzo - Angela Donna - Flavia Previdi - Simona Pascucci - Claudia Di Vina - Valentina Perucca - Ilaria Fano - Luciana Navone Nosari - Umberto Maccioni - Federico Catanese - Gaia Anastasia - Jacopo Canalia - Davide Piaggio - Ravenmarc - Walter Revello.

Mi chiamo Amanda (Amy) Wilkinson, ho tredici anni e sono l'ultima discendente di una lunga stirpe di streghe. Già, proprio così, ma ci ho messo un po' a scoprirlo, tutto è iniziato con la morte di mia madre in un incidente ferroviario e con il mio trasferimento da Concord a Perrin'Town, nel Maine. Qui mi sono ritrovata a convivere con le mie due sconosciute zie ad Ivy Court, probabilmente la villa più inquietante del Paese, e con la loro sinistra fama: la stregoneria. Pare che le mie zie siano decisamente malvagie oltre che ricche ed intimidatorie e che nel villaggio, chiunque se le sia inimicate, sia inevitabilmente finito sotto due metri abbondanti di terra, morto entro la successiva luna piena... Esagerazione? Temo proprio di no. Età di lettura: da 10 anni.

Gli sguardi del pellegrino sulle cose e delle cose sul viandante rivelano la storia e l'esistenza che c'era. Le assenze della realtà, che siano un pianto di bambino o un fischio di un treno, ci interrogano sul tempo futuro dello spazio. I luoghi che si allontanano dalla vita ricordano il "morire a poco a poco" del suono del canto che svanisce nella distanza. Questi tre elementi definiscono il viaggio alla scoperta dei luoghi abbandonati d'Italia. In due modi muoiono le città, ci ricorda Salvatore Settis, o se vengono distrutte o se perdono la loro memoria. I luoghi abbandonati che qui sono descritti sono suscettibili di morte, non per mano del tempo della natura, ma del tempo dell'uomo, che non sa conservare quello che ha creato. Le fotografie si riferiscono a due itinerari, uno con i mezzi pubblici e uno con l'automobile, verso Cervo, un piccolo borgo medievale della costa ligure; nel percorso sono stati toccati più punti, con diverse storie, diverse poetiche; tutti accomunati da un destino simile, ma reversibile.

Tristano è ragazzo come tanti, uno studente alla ricerca di un lavoro stabile e di un amore da fiaba, peccato che la sua vita sia divisa fra questo mondo ed il mondo fantastico di Fey, dove sta ancora studiando per diventare un mago a tutti gli effetti. La sua già bizzarra quotidianità è però bruscamente interrotta da un potente incantesimo che sembra condannare le principali razze di Fey: è il suo momento per scendere finalmente in campo e, spalleggiato da una strana combriccola di amici, dimostrare a tutti il suo valore. Soprattutto a se stesso.

Un mazzo di fiori che appassisce, la luce della notte che sfuma fuori dalla finestra: è quasi giorno, il giorno del suo settantesimo compleanno. E lui è lì, solo in una casa troppo grande, costretto a confrontarsi con i suoi passati, troppi, e con i suoi futuri, troppo pochi. Può davvero essere tutto lì? È questa la vita? Val la pena essere solo per essere sempre più solo? Una giornata, una soltanto, per capire se ha senso fuggire da tutto e da tutti. Per capire se si è veramente vissuto.