Il corso di latino metacognitivo nasce da una sperimentazione metodologica iniziata nel 2016 volta ad utilizzare il pensiero deduttivo come strumento sia di codifica e decodifica dei testi in lingua latina, sia di potenziamento dell'area logico-argomentativa. Il manuale si propone di evidenziare come "Allenare la mente" attraverso la risoluzione di griglie logiche, l'esercizio rigoroso del pensiero computazionale, la verbalizzazione del procedimento logico del "se... allora", incoraggi all'apprendimento significativo e consapevole. Si tratta di un testo chiaramente innovativo che si propone di superare la didattica tradizionale stimolando gli studenti a: rifiutare il nozionismo, favorire l'apprendimento significativo, insegnare a scegliere le strategie da utilizzare per risolvere problemi, utilizzare la creatività.

Questo libro si basa su una ricerca-azione volta a sperimentare modelli di didattica metacognitiva incentrata sulla combinazione consapevole di due approcci complementari: uno logico/deduttivo cioè il pensiero verticale, l'altro intuitivo/reticolare detto pensiero laterale. L'idea di fondo è che l'interconnessione di queste due strategie al di là del potenziamento cognitivo, abbia una significativa ricaduta etica e psicologica sugli studenti. Infatti se lo studio del pensiero verticale mette in guardia dal pericolo sociale di un ragionamento induttivo tipo "Gli italiani sono tutti mafiosi!", o spiega, con lo studio sulla disgiunzione esclusiva, il paradosso di una frase come "Non sono razzista, però...", il pensiero laterale aiuta a liberarsi strutturalmente dal pre-giudizio e a riguardare ogni volta le situazioni, da una nuova prospettiva, giungendo a soluzioni creative e non pre-costituite, con la flessibilità che il nostro mondo richiede.