Catalogo della mostra realizzata a Palazzo Minuccio Minucci di Vittorio Veneto nel 2021.

Catalogo della mostra con scatti inediti di Vittorio Veneto degli anni Sessanta e Settanta dell'Archivio Fotografico Alfredo Marin.

Tesi di laurea di Elisabetta Farris.

Visitare Vittorio Veneto significa percorrere una delle tappe più rappresentative della Grande Guerra (1915-1918). La storia della città è infatti indissolubilmente legata a quella italiana del XX secolo. A partire dal 'telegramma della vittoria' del generale Diaz, Vittorio Veneto nell'immaginario collettivo rappresenta il capitolo finale della Prima Guerra Mondiale, ponendosi come luogo simbolico intriso di significato per la memoria di tutti gli eventi legati al conflitto che sconvolse l'intero Paese, ma che vide questo territorio - e più in generale l'area del Triveneto - come fronte della battaglia, e che pagò per questo motivo il prezzo più alto. A cento anni dalla fine del conflitto, il Comune di Vittorio Veneto, ancora una volta, ha voluto ricordare come monito per il futuro, rendere omaggio, o meglio dare voce a chi non può più lasciare la propria testimonianza: i reduci non ci sono più e spetta alle istituzioni mantenere la loro memoria. In questo volume sono raccolte tutte le iniziative organizzate dalla Città nell'anno del Centenario.

505 lastre fotografiche di vetro alla gelatina ai sali d'argento vengono ritrovate durante la ristrutturazione di una casa, dietro a un muro. Sono ritratti di gruppi familiari, persone in posa, eventi pubblici e privati, edifici e opere d'arte della città di Vittorio Veneto, realizzati tra il primo e secondo decennio del '900 e che nell'insieme danno uno spaccato affascinante della società borghese e contadina del vittoriese. Un quadro del periodo del tutto inedito, che vuole anche lanciare una sfida alla cittadinanza tutta: ripescare i propri ricordi fotografici per dare un nome alle persone ritratte, ma soprattutto identificare chi, dietro una macchina fotografica, le ha immortalate per sempre. Una selezione della Collezione Francesco Burighel a beneficio della città di Vittorio Veneto.

Da molti anni si percepiva con forza l'esigenza di catalogare e rendere maggiormente fruibile il patrimonio di affreschi ed opere architetettoniche che artisti e illustratori, nel corso degli anni, hanno lasciato in eredità al Comune di Sàrmede e al suo territorio. Altrettanto forte, si percepiva poi la necessità di creare e promuovere un sistema di visita strutturato a servizio di questo patrimonio, capace di orientare il visitatore tra strade, vie, sentieri e case, non solamente nelle vicinanze della piazza principale del paese, ma anche tra i vari borghi che caratterizzano il territorio comunale, ricchi anch'essi di affreschi e di opere di sicuro valore artistico e architettonico. Non è certamente un caso il fatto che questo lavoro sia stato realizzato proprio ora con la presente pubblicazione.

Una dedica di Gabriele D'Annunzio, un frac nero, un passaporto con i timbri di svariati Paesi del mondo, una vestaglia da camera, un pugnale con annessa pistola, un bocchino da sigaro in ambra, un frustino da dromedario, una coperta di pelliccia, un fazzoletto in seta con il tricolore e lo stemma sabaudo, una preziosa elsa di spada cinese, una lista d'invitati illustri... Questi oggetti, in apparenza così lontani, appartenevano tutti a un unico personaggio e ne raccontano, simbolicamente, la straordinaria storia: Giacomo Camillo De Carlo.

Il mondo di Demis Zomboni è come il nostro, con la piccola differenza che, nel suo, gli zombie esistono e la loro proliferazione è dovuta alle trame segrete di un'entità aliena, avida di conquista e potere. Demi & Cugino sono in prima fila per difendere la pace terrestre e, senza ambire a celebrità e ricchezza, combattono questa lotta nell'ombra, liberi da ogni controllo e per questo ancora più pericolosi!

Nel marzo 1921 lo 'Studio fotografico Alfredo Marin' apre in via Lioni. Per i successivi settantacinque anni, gli scatti di Alfredo prima e del figlio Raffaello poi, aggiungeranno preziosi tasselli al racconto per immagini di Vittorio Veneto, immortalando eventi, luoghi e momenti della vita cittadina. Nell'esposizione ospitata dal Museo del Cenedese, troveranno posto scatti inediti che vanno dagli anni Trenta agli anni Sessanta del secolo scorso. Rivedere le immagini di quegli anni aiuta a capire come eravamo e, partendo da questo, anche come la nostra società, i suoi riti e il suo spirito si sono modificati nel tempo.

Nel marzo 1921 lo 'Studio fotografico Alfredo Marin' apre in via Lioni. Per i successivi settantacinque anni, gli scatti di Alfredo prima e del figlio Raffaello poi, aggiungeranno preziosi tasselli al racconto per immagini di Vittorio Veneto, immortalando eventi, luoghi e momenti della vita cittadina. Il catalogo presenta scatti inediti che attraversano il Ventennio di regime fascista. Rivedere le immagini di quegli anni aiuta a comprendere il contesto del vivere sociale che si era creato in quel periodo della nostra storia nazionale.

In questo catalogo sono riportate le fotografie esposte alla mostra 'Vittorio Diciotto' allestita presso il Museo del Cenedese di Vittorio Veneto dal 18 novembre 2017 al 14 gennaio 2018; alcune sono già state pubblicate nel volume 'Il Vittoriese nella Grande Guerra' edito nel 2008, altre sono state riprodotte nel nuovo allestimento del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto e altre ancora sono inedite.