Jona il piccolo astronauta intraprende un secondo viaggio nello spazio interstellare a bordo della navicella spaziale Lampo II, progettata e realizzata con l'eclettico e geniale professor Himmel. Visita diversi pianeti e incontra popolazioni aliene con le quali si confronta, stringe amicizie e affronta vere e proprie avventure. Nel suo viaggio nello spazio infinito Jona deve anche affrontare alcune battaglie e trarsi d'impaccio da situazioni pericolose. Età di lettura: da 10 anni.

Cosa succede quando, a soli 30 anni, ci si ammala di tumore? Roberta Cirimbelli prova a spiegarcelo in questo libro, in cui racconta la sua esperienza con quello che lei chiama il 'pdm', ovvero il pezzo di merda. Il linguaggio di Roberta è dissacrante, ironico, a volte quasi politicamente scorretto ed espone un modo di affrontare la malattia che - tramite la sfrontatezza del linguaggio - ci fornisce uno strumento nuovo e inusuale per non cedere di fronte alle difficoltà che la vita ci mette davanti.

La quotidianità e la vita di un gatto domestico, dal momento in cui viene adottato, raccontate dal gatto stesso. Un lungo monologo, una commedia degli equivoci in cui il punto di vista felino e quello umano spesso non combaciano, ma danno luogo a una irresistibile, divertente e passionale storia di amore e di amicizia. Un atto d'amore dell'autrice, gattara convinta, verso l'animale più bello del mondo.

Sono passati undici anni da quando Elanor è tornata dalla sua incredibile avventura nel passato. Un viaggio che le ha sconvolto la vita, facendole vivere un amore intenso e donandole il figlio che aveva sempre desiderato. Peccato che l'amore della sua vita sia re Enrico VIII e che per non interferire con la storia d'Inghilterra abbia dovuto abbandonarlo facendogli credere che sia lei che il loro figlioletto fossero morti. Enrico è dovuto andare avanti, ma non ha mai dimenticato la sua amata Anna. E la collana che ha aperto il portale temporale? Una volta nel futuro non era più al collo di Elanor. Perduta per sempre? Forse no.

Anche per Natale il tempo è passato. In tutti i sensi. Almeno lui - Natale - sente così. Ha vissuto la sua parentesi solitaria nella cornice del suo egoismo. Gli anni gli sono scivolati addosso indifferenti, l'uno dopo l'altro. Gli amici gli si sono diradati attorno, l'uno dopo l'altro. Gli affanni gli si sono accumulati dentro, l'uno dopo l'altro. Gli è rimasta una ucraina devota che faceva le pulizie all'ospedale arrotondando con un po' di prostituzione, e la consolazione sconsolante di letture che gli hanno rivelato, poi via via confermandola, la solitudine e inutilità umana in un mondo, in un universo fatto di spazi sconfinati, di tempi incommensurabili. Letture che gli confermano la vacuità delle religioni, volte a banalizzare in favoletta una verità per gli umani semplicemente inafferrabile. Natale sente e sa che anche la sua fine è prossima. Irrimediabilmente prossima. Non gli rimane che la speranza, che gli possa restare vicina, fino alla fine, per aiutarlo nei suoi ultimi momenti, Irina, l'ormai vecchia e fedele prostituta.

Le avventure di tanti piccoli animaletti nel giardino dei nonni Adriani sul lago di Garda: favole moderne, splendidamente illustrate da Mica Moruzzi Kones. Età di lettura: da 7 anni.

In un paesino dell'Alto Adige sudtirolese, lontano dalla guerra, una piccola comunità di sfollati italiani trascorre il suo tempo al sicuro dai bombardamenti che devastano la vicina Bolzano. Tra di loro anche l'autore di questo volume, allora decenne, che racconta la vicenda in prima persona. Nella monotonia delle giornate tutte uguali, un giorno appare anche un ragazzo della sua età: si chiama Siegfried Hüttler, è accompagnato da quella che pare essere una guardia del corpo, e viene da Berlino dove, a suo dire, è rimasto suo padre, un personaggio importante. Siegfried è profondamente pervaso di fede nazista e passa il tempo col suo coetaneo italiano, che non ne condivide però le convinzioni. Il III Reich crolla e Siegfried scompare. Riapparirà poi a Bolzano in un convento per il quale passano nazisti in fuga verso il Sudamerica. Personaggi e situazioni descritti in questo libro corrispondono quasi del tutto alla realtà.

'Lungo il nostro cammino abbiamo a che fare in ogni momento con tante, tantissime persone, questo vuol dire ritrovarsi invischiati in moltissime connessioni, legami che si muovono come affluenti ed emissari di un grande fiume che è la nostra vita. Tutti loro contribuiscono positivamente o negativamente a disegnare quello che è il nostro percorso verso il successo. Personalmente mi sono resa conto un giorno di non avere un manuale delle istruzioni che mi spiegasse per bene come affrontare ogni singolo evento che mi fosse capitato di fronte, ho preso quindi l'abitudine di scrivere un mio diario personale, quasi quotidianamente. Ciò è accaduto il giorno che la vita mia e di mio figlio furono messe in pericolo da eventi che non avevo saputo gestire nel modo giusto e che non riuscivo più a controllare. Capii allora che avrei dovuto imparare da questi errori e che ciò mi sarebbe servito, non solo per evitare di ripeterli, ma anche e soprattutto per avere finalmente il controllo della mia vita.' (l'autrice)

'Non era cattivo, ma buono e docile; diventava cattivo solo per difendersi da persone ancora più cattive che lo cacciavano a causa della sua maledizione.' Così Davide Morlacchi ci descrive il lupo mannaro nel suo libro, ma apparirà a tutti chiaro come quel lupo mannaro, che quando viene messo a suo agio e incontra l'umana comprensione abbandona gli occhi gialli e carichi d'odio per indossarne di più mansueti e verdi, sia in realtà la descrizione stessa dell'autore di questo libro. Un testo in cui l'autore si presenta davanti al pubblico spogliato di maschere e ipocrisie per mostrarsi così com'è, straordinariamente umano, meravigliosamente imperfetto, incredibilmente straordinario. Un libro scritto con una schiettezza disarmante, in cui poesia e ironia si mescolano per dare voce a un talento narrativo che ci porterà in un viaggio che non potremo mai più dimenticare.

Rivivere negli occhi di chi si ama le conseguenze di una relazione sbagliata, vedere che non riesce a riconoscere le maschere che l'amore indossa quando si trasforma in violenza e sopraffazione, l'angoscia che assale una madre quando si rende conto che deve agire immediatamente per salvare una figlia che, a passo troppo leggero, sta scivolando in una trappola potenzialmente letale.

n una città mai nominata (ma che un abitante di Bolzano riconoscerà come propria), si incrociano le vite di diciassette personaggi che, nell'arco di una giornata, passandosi una sorta di testimone come in una staffetta, tratteggiano un quadro umano ed esistenziale rappresentativo della molteplicità delle infinite realtà che attraversano il nostro mondo, spesso nascoste o misconosciute, chiusi come siamo nel nostro piccolo ego. Da Francesco, primo personaggio che si incontra, si ritorna dopo un giorno ancora a Francesco, passando per Cesare, vigile alle soglie della pensione, Samantha, commessa in un negozio di calzature, Bruno, barista, e tanti altri, dal prete all'insegnante, dall'autista alla segretaria. Tutti insieme formano un cerchio che potrebbe apparire chiuso in sé stesso, autoreferenziale, soffocante. Ma la speranza appare proprio alla fine, in Khalilou, bambino che gioca con le ombre. E la giostra riprende a girare, indifferente e meravigliosa nello stesso tempo. In ogni caso, la città è la vera protagonista dell'opera, nel suo articolarsi vario ma misteriosamente unito, nel suo accogliere tanta diversa umanità nel suo grembo senza implodere in sé stessa.

Cosa succederebbe se una giovane guida turistica di Londra, appassionata di storia dei Tudor, venisse catapultata nel XVI secolo nel corpo di Anna Bolena? È quello che accade ad Elanor, che assieme alla sua amica di sempre Cindy, vivrà un'avventura oltre lo spazio e il tempo. L'istinto iniziale di scappare e trovare un modo per tornare a casa lascerà presto nella protagonista il posto al desiderio di riscattare la reputazione di quel personaggio a cui da sempre si è sentita legata. Amore e avventura, imprevisti e passioni... Trovare la propria strada ed impersonare al meglio il proprio ruolo non sarà cosa facile. Elanor ed Anna, infatti, finiranno per condividere non soltanto il corpo ma anche l'amore per Enrico. Un amore che potrebbe sconvolgere la storia che abbiamo sempre conosciuto.

La collana 'Spazio 999' propone un romanzo molto intimo e delicato di Roberto Marino, la storia del rapporto tra un uomo e un passero raccontata da quest'ultimo. Un espediente per riflettere sulle fragilità, le emozioni e lo scorrere della vita umana.

L'Italia non nasce con il Risorgimento. Né l'ha inventata il pur Sommo Poeta cui tutti dobbiamo il rilancio ideale, semmai, di una idea già antichissima ai suoi tempi. Fa bene a una Nazione - aggregazione umana cosciente di sé stessa e dei valori e costumi di cui è portatrice - mettere meglio a fuoco la sua storia e soprattutto i momenti fondanti o di snodo di essa. Scandagliare gli anelli più importanti della storia d'Italia vuol anche dire scoprire cose nuove per moltissimi italiani. Sì, riserva sorprese, decisamente, perché è una storia che nei suoi snodi principali non ci è stata insegnata sufficientemente a scuola. Ecco perché ritengo cosa utile, e spero interessante, approfondirla anche in questa sede di apertura del gran lavoro svolto da Mauro e Massimo Minniti ai quali deve andare il doveroso ringraziamento di tutti coloro abbiano a cuore l'identità storica di un Paese tanto bello e affascinante.

Il libro narra le vicende di una bambina nata e vissuta nel Veneto durante la Seconda guerra mondiale; piccola e indifesa deve sopravvivere a una madre anaffettiva e alla morte dell'amato padre. A causa di un incidente, lievi ma evidenti cicatrici le segnano il volto e l'esistenza. Graziosa e di carattere tenace, incontra l'uomo della sua vita con il quale ha una bimba illegittima. A causa del lavoro e per seguire il suo compagno, con enorme sforzo, supera anche il doloroso trasferimento da Padova a Bolzano, affrontando la fatica di adattarsi a vivere in una terra che non accetta e che ritiene straniera. Le montagne, così ostili all'inizio, diverranno nel tempo un grande amore. Dopo molte vicissitudini familiari, si renderà lentamente conto che solitudine e amarezza possono essere lasciate al passato. Le vicende di Amabile, chiamata Màbie, si svolgono intrecciandosi alla vita delle persone con cui verrà a contatto, offrendo al lettore un modello di non banale resilienza umana. Con le illustrazioni di Maria Frasnelli.

In questo libro Francesca Ruggiero racconta gli stati emotivi delle donne che affrontano un percorso di fecondazione assistita, rivelandone le difficoltà fisiche e psicologiche. Un libro pensato per le coppie che intraprendono questo cammino, per gli specialisti del settore e per tutti coloro che desiderano approfondire i disagi più nascosti e profondi che accompagnano il sentiero tortuoso della ricerca di una gravidanza. 'Come chicchi di melograno' è uno strumento per tutte le donne che si sentono vulnerabili, sbagliate, mai completamente comprese in ciò che stanno vivendo perché permette loro di riconoscersi e di legittimare il proprio tumulto emotivo nelle varie fasi della PMA. L'autrice scrive: 'sarà anche un viaggio che ti arricchirà l'anima, ti cambierà al punto di non riconoscerti più o di conoscerti finalmente, dopo averti cercata a lungo, inconsapevolmente...'Francesca ha il merito e il dono di accompagnare con tatto e con profonda delicatezza tutte quelle barchette in mezzo al mare, andando al cuore dell'esperienza senza tecnicismi, annullando quella distanza dietro la quale gli operatori sanitari si barricano di sovente'.

Prefazione di Alessandro Urzì.

La mattina del 21 dicembre 2021, giorno del suo 74 compleanno, Elio si sveglia in preda all'ansia, ai dubbi, ai quesiti. Quel giorno vuol dire ai suoi colleghi e collaboratori che, dopo 36 anni, lascia la guida della sua 'creatura', il Centro Asdi (Associazione separati e divorziati), che ha fondato e diretto ininterrottamente dal 1986. Quella stessa mattina Elio, nel suo ufficio, conosce Elia, un giovane studente universitario di Sociologia, che vuole approfondire il tema delle separazioni e dei divorzi per la sua tesi di laurea. Nel corso di incontri di persona e con un fitto invio di e-mail, Elio racconta a Elia gioie e dolori della sua vita, dal divorzio alla rinascita, dall'impegno sociale alla fondazione e sviluppo di Asdi, dalle numerose battaglie a difesa delle famiglie, dei figli e della 'genitorialità' all'incontro con Papa Francesco che porta ai tanto attesi sviluppi persino nella Chiesa su questi temi. Scene di vita reale e invenzioni narrative si intrecciano in un fitto dedalo di riflessioni, analisi, racconti ed esperienze, fino all'idea di pubblicare un libro, coinvolgendo l'amico Felix per aiutarlo a scrivere e riordinare il materiale condiviso con Elia. Prefazione Claudio Bonvecchio.

Tutti noi rimaniamo qui, immobili ma inquieti, in attesa dell'ignoto. Non sappiamo quando, ma certamente un'incredibile novità è destinata, prima o poi, a rimescolare il mazzo di carte delle nostre esistenze e tutti lì, a bocca aperta, a chiedersi cosa mai cambierà a partire dal giorno dopo. Non ci resta che attendere passivamente le novità? Oppure sarebbe preferibile andarsele a cercare, magari cavalcando l'ignoto e il futuro che le tiene celate? Su questa scelta è tessuta la storia dell'audace delirio scientifico di un giovanissimo astrofisico di Trieste, Ralf Horvath, dei suoi fedeli amici di un tempo e di due coraggiosi piloti americani in cerca di un'adrenalina che credevano perduta per sempre.

«Buongiorno, è morto tuo Padre». Alla faccia della tranquillità. Non chiederò mai più niente, giuro. E ora... io non so se avrò la forza di iniziare un anno senza di te. È dura rendersi conto, nelle stupidaggini quotidiane, che tu non ci sei. Quando percorro i miei seimila chilometri a piedi e voglio chiamarti per raccontarti i fatti miei. Quando vedo la bugna sulla macchina e penso 'Vabbè, tanto la sistema Papà'. Quando nessuno mi chiama e mi dice 'Oh... una Tata'. Quando 'Padre devo troppo raccontarti l'ultima che mi ha combinato la Vecchia'. Quando non so più a chi scrivere i messaggi per la mia ritrovata stabilità emotiva (e per una vita meravigliosa... cit).Quando solo le parole Niger, Mali e deserto fanno male. Quando ho un dubbio che va dall'ho male a un dito al vorrei andare una settimana in Nord Corea. Quando cazzo, vorrei solo passare le prossime tre settimane chiusa in uno sgabuzzino al buio con la musica nelle orecchie. Ma non si può, tanto più che come ti muovi fai su un macello. E quindi avanti.

Questo libretto esce in occasione della dedicazione di una via di Bozzolo, un importante centro tra Mantova e Cremona, a Arturo Chiodi. Raccoglie alcuni contributi che aiutano a conoscere meglio e a ricordare la sua figura fin dai primi anni della sua vita e della sua formazione accanto a don Primo Mazzolari, il coraggioso e profetico parroco scomparso nel 1959 lasciandoci un'eredità di straordinaria attualità. Arturo Chiodi è stato - con altri coraggiosi giovani cresciuti accanto a Don Primo - protagonista della resistenza cattolica e dei primi momenti della costruzione della classe dirigente che avrebbe guidato l'Italia uscita dalla tragedia della guerra e della barbarie nazifascista. Giornalista di razza, direttore di importanti giornali negli anni '50 e '60, inviato di prestigio e dirigente della Rai, spesso in prima linea nelle battaglie di libertà e democrazia nell'Italia del dopoguerra, fino agli anni '90 del secolo scorso. Ha formato qualche generazione di giornalisti, sul campo, nelle redazioni dei giornali da lui diretti, e nelle scuole di giornalismo. Ha scritto e curato diversi saggi dedicati alla figura e all'opera di Don Primo Mazzolari.