La torre di San Michele, semplice e potente, coronava la cima del colle sacro. L'erba ondeggiò non appena vi posò i piedi, e un canto le affiorò alla coscienza. "Benvenuta ad Avalon, benvenuta al passaggio stellare. C'è una porta in cima alla collina, dove vive l'angelo di Avalon...". Il panorama era mozzafiato. Attraversò la porta di San Michele. Un'ondata di vento gelido la investì e Selin barcollò. "Michael, perché non mi fai passare?" Sollevò impetuosa le braccia in un gesto antico. L'Arco del Cielo, il simbolo di protezione dei gitani. La terra tremò sotto ai suoi piedi.

I testi qui raccolti, a cura di Luciana Percovich, sono stati presentati al convegno (Roma, maggio 2014) in onore di Marija Gimbutas (1921- 1994) a venti anni dalla sua morte. Il convegno ha rievocato la sua figura di donna, figlia moglie madre, e di intellettuale di rara preparazione e visione, che ha riportato alla luce la raffinata civiltà dell'Europa del Neolitico. E, onorando lo spirito della sua ricerca e del suo metodo multidisciplinare (archeomitologia), ha chiamato a raccolta studiose e studiosi impegnati da tempo a rileggere la storia d'Italia, dal Paleolitico all'ascesa di Roma, oltre i confini della storiografia ufficiale. Questo tributo a Marija Gimbutas è stato accompagnato dal lavoro di artiste di varie discipline e linguaggi e nel libro sono riportate le testimonianze visive di questo evento

L'Iniziazione è l'atto mediante il quale un essere umano sancisce l'inizio di un percorso di consapevole incontro con se stesso; colui che l'ha compiuto incontrerà immancabilmente nella realtà profana la Ierofania degli Archetipi oltre il Confine. Incontrerà i Guardiani dei Confini, il Signore della Soglia e tutte le grandi Ombre del mondo della Follia e della Meraviglia: le conoscerà, le affronterà e le integrerà fino al raggiungimento di un'Armonia fra le tre dimensioni dello spazio e del tempo. Il cammino dell'Iniziazione è dunque il cammino dell'Eroe che si rende degno di spezzare consapevolmente il Limite per conoscere la vastità del mondo polisemico del Mito. L'Eroe scrive il proprio Mito e lo eterna.

"L'urna del dono antico" è per tutti coloro che cercano lo scrigno della loro anima, per potervi contemplare un giorno il mistero del Tutto. Trovare la strada per raggiungerla, questa è l'impresa più difficile, perché a volte tutto è confuso, frammentato, senza un filo, senza ricordo, senza storia, senza senso. Ma se un giorno sapremo addentrarci nel nostro tempio, con umiltà e compassione, allora potremo leggere i perenni responsi. Quell'urna, creduta celata, ci apparirà nell'essenzialità della sua evidenza. Allora con poche parole altrettanto essenziali tenteremo di tradurre quella chiarezza.