Oltre a farci ritrovare le radici storiche del Calcio Fiorentino dedicando un intero capitolo alle vicende della città - dalla sua remota fondazione fino agli anni in cui fu capitale del Regno - il volume ci consente di... vedere le fasi del gioco per mezzo di una ricca sezione iconografica. Una sorta di film fotografico che affianca e integra la narrazione, accrescendo l'emozione che se ne ricava.

La figura leggendaria di Gino Bartali ricostruita attraverso i ricordi del grande campione fiorentino che con la provverbiale schiettezza e vis polemica narra la fantastica carriera sportiva e l'avventurosa vicenda umana che ne hanno fatto uno dei più popolari personaggi non solo dello sport ma anche del costume italiano. Con l'introduzione della nipote Lisa Bartali.

Indiani e soldati blu, cowboy e bisonti, bivacchi e canoe, totem ed accampamenti... in questo libro troverete tutti i figurini della serie, o meglio, tutte le piccole opere d'arte di questa Storia del West.

È stato un lungo viaggio, ho incontrato tante persone e visitato tanti luoghi, per Jorge è passato poco più di un anno, per me ne sono passati quindici, un periodo lungo della mia vita che mi ha arricchito e in alcuni casi cambiato per sempre, questo libro lo dedico alla vita e a chi la ama veramente.

Il modo migliore per studiare l'evoluzione di una città è di considerarla nel suo complesso, come un organismo vivo, in continuo cambiamento ed è proprio questo l'approccio del volume scritto a quattro mani da Luciano e Ricciardo Artusi, conoscitori attenti e preziosi di Firenze. "C'era una volta Firenze con le mura": è proprio così. Un titolo fortemente evocativo quello scelto, che mette subito in evidenza le dinamiche evolutive che hanno coinvolto la città nel corso del Medioevo.

In questo suo libro sugli stemmi fiorentini, non solamente quelli araldici, si racconta del quartiere di Santo Spirito. Prima uscita della collana dedicata all'Araldica scolpita. Con introduzione di Luciano Artusi.

Perché il Ciclope tedesco stregato dalla Maga della guerra calpesta la vita d'un fanciullo? Perché l'esistenza è una folgorante Odissea dove devi tentare di rintracciare sempre un piccolo Ulisse dentro di te? Perché l'isola verde è raggiungibile quando il mondo la può spazzare via, in quale modo la devi scovare?

Le festività natalizie erano arrivate di nuovo. Miriadi di luci lampeggiavano e le vetrine ridondavano di articoli da regalo. Qua e là Babbi Natale appesi alle finestre e alle terrazze, renne che si affacciavano da ogni dove: da dietro uno sporto, da sopra il soffitto, dalle tende di una finestra. Alberi addobbati, così eleganti e così sobri da lasciare a bocca aperta. Ogni lato oscuro veniva illuminato a intermittenza. La città riluceva. Tutto sembrava più bello, più accettabile, anche le buche nell'asfalto non sembravano più così profonde, perfino la luce orribile dei lampioni, in una commistione magica con quella degli addobbi, era fascinosa.

"Ed ora facciamo la guerra... Per gioco naturalmente", così recitava un opuscolo pubblicitario della Atlantic. Sì, la Atlantic, quella dei soldatini. E quanti pomeriggi passati sul pavimento della vecchia casa a giocare con i soldatini... il gioco più bello, dove la fantasia creava trincee, scenari di guerra... ma l'importante era giocare.

C'era un'aria pesante quella sera a cena. La luce a neon sopra la tavola rendeva i loro visi spigolosi e duri. Il colorito estivo si era dileguato lasciando spazio al grigiore che imperversava ovunque. Anche le poche parole di mamma e papà erano atone, uguali a quelle spese negli ultimi tempi prima della partenza. Pareva che le loro bocche, già mentre erano a Vuccanera, si fossero uniformate alla vita grigia che avrebbero intrapreso di lì a poche settimane.

Questo libro è il primo che parla delle "Madonne fiorentine" nell'ambito del corteo della repubblica fiorentina. Il nostro fine è di raccontare, oltre alla nascita del gruppo, tutto il mondo che circondava le nobili del cinquecento. Abbiamo cercato di far conoscere e valorizzare l'importanza della moda rinascimentale, dei tessuti utilizzati per gli abiti, gli accessori, le acconciature, i colori, i profumi, i trucchi, i gioielli.

L'ingegner Luciano Pederzoli, nato a Reggio Emilia il 12-3-1946, fiorentino d'adozione, docente di elettronica e telecomunicazioni, ricercatore, fondatore di un laboratorio di ricerca scientifica che collaborava con il Dipartimento di Psicologia generale dell'Università di Padova e Istituti internazionali, già progettista di macchine a controllo numerico e titolare di brevetti, muore il 29 marzo del 2022 nell'ospedale di Careggi a Firenze. Qui inizia il giallo che in breve tempo si colora di rosso sangue. Un calvario, un'esecuzione? L'autrice ha la verità vera, ma quella giudiziaria arriverà? Forse un giorno, quando si chiariranno definitivamente, e la STORIA ci metterà il suo sigillo, le circostanze di questi tre anni di estrema decadenza di valori, della morale, dell'umanità e per di più dell'imperizia e negligenza di chi aveva il compito di salvare vite umane.

«Siamo tutte persone della stessa razza, non Thailandese, Cinese, Italiana, Europea o Americana, ma persone della stessa "razza umana."»

"Erano anni in cui noi viola qualcosa vincevamo": la splendida cavalcata della Fiorentina yè yè campione d'Italia 1968-69 fu un momento indimenticabile nella carriera di Franco Superchi. Il portiere nel suo decennio fiorentino (1965-1976) vinse qualcosa come 5 trofei con 227 presenze in serie A. Il libro narra le sue imprese con le maglie da lui indossate: Fiorentina, Verona, Roma e con quella della Nazionale under 23, sino alla sfiorata convocazione ai Mondiali di Messico 1970 (episodio finora mai rivelato). Le testimonianze dei leggendari campioni di allora (come il capitano viola De Sisti e gli avversari Albertosi, Boninsegna, Hamrin e Domenghini) documentano l'avventura dell'ultimo scudetto vinto dalla Fiorentina dopo una memorabile lotta a tre con Cagliari e Milan. L'autore si inoltra, attraverso le testimonianze inedite di compagni e avversari, in un affascinante viaggio nel mondo del calcio nei 20 anni 1965-1985 che Superchi ha vissuto da protagonista.

Tutti conoscono, perlomeno a grandi linee, la storia di Dante Alighieri. Molto meno conosciuta, invece, è la storia della sua famiglia, della quale si hanno poche notizie spesso ricavate da atti notarili o altre fonti diplomatiche. Sapevate, ad esempio, che Dante aveva una sorella chiamata Tana?