Due delicate favole per la prima infanzia tradotte e raccontate anche nella lingua inglese per introdurre i bimbi in un mondo fantastico ove apprenderanno i fenomeni che governano la Natura. Età di lettura: da 4 anni.

Una raccolta di saggi di studiosi ed esperti che, attraverso la ricerca e lo studio delle vicende della chiesa madre, ex Cattedrale e delle sue testimonianze storico-artistiche, ripercorre i rapporti della diocesi con la comunità locale, e ricostruisce un interessante segmento di storia della città di Minervino Murge, arricchito da fonti e da una documentazione iconografica.

Il bambino di carta è un racconto che affronta, con semplicità e leggerezza, ma sfiorando toni poetici, il tema della emarginazione: un messaggio di notevole importanza per il futuro del nostro mondo, adattato, destinato e consigliato per il linguaggio dei bambini. Età di lettura: da 7 anni.

Questo libro è nato in maniera del tutto spontanea, come diario di viaggio fatto da studenti, docenti e componenti di una delegazione della Città di Andria con il generoso supporto di don Mario Cornioli (viaggio terminato il 1 Dicembre 2008). Dedicato a tutte e a ciascuna delle voci raccolte in questo libro che gridano nel deserto: "Non ci dimenticate!"

Un gruppo di docenti e studenti delle Scuole Superiori si reca in Palestina per un viaggio di istruzione. L'esperienza si trasformerà ben presto in un percorso indimenticabile le cui emozioni e sensazioni saranno raccolte con immediatezza nel diario e rappresenteranno una realtà estremamente nuova agli occhi dei testimoni e protagonisti.

È la poesia che non nasce solo dal buio, ma non è figlia neanche soltanto della luce. Si può quindi definire come la poesia dell'ombra. Il suo addentrarsi tra dolore e gioia è sempre più penetrante. La poesia è anche un vento che ci accarezza e ci sferza. Il vento che spazza, ma che porta altre nuvole. Il vento, dunque, simbolo e cifra dell'esistenza.

Il libro tenta di tracciare un esile filo che dipanandosi nei meandri della dialettica umana attraverso il desiderio ed il godimento, cercherà, per quanto possibile, di delineare i confini reali dell'amore.

La terribile esperienza raccontata in prima persona ed in maniera immediata, istintiva dal giovane protagonista. Il suicidio tentato e non riuscito, ma che lascerà pesantissime conseguenze sul suo fisico e segnerà la svolta della sua vita. La tragedia si estende alla sua famiglia. Disperati tentativi di reagire ed infine la forza di volontà che crea la speranza ed apre nuovi scenari alla sua giovane esistenza.

Paolo Latorre, missionario comboniano, trae dalla sua lunga esperienza a Korogocho tra gli slum di Nairobi, riflessioni che conducono ad una lucida visione della società, per cambiare modo di "abitare il mondo", per richiamarci a comportamenti semplici ma di fondamentale importanza per il futuro della terra e degli stessi suoi abitanti.

Il fiume scorre lento in Egitto tra i suoi monumenti, la sua storia, la sua natura e la sua gente, raccontando fascino e contraddizioni di questa grande civiltà. Il testo descrive l'esperienza di un gruppo di persone che hanno dedicato il tempo di una vacanza al servizio dei deboli e alla conoscenza di popoli, della realtà sociale e culturale.

Racconti che narrano di partenze, di fughe, di tentativi talvolta disperati, di lasciarsi alle spalle il mondo e le proprie delusioni. Ma per quanto si vada lontani la valigia è sempre sbagliata perché non si arriva mai abbastanza lontani da sé.