Los sinsabores del verdadero policía fu iniziato negli anni Ottanta da un Roberto Bolaño ancora votato alla poesia e ignaro dell'eredità che avrebbe lasciato negli anni a venire. Il punto finale, tuttavia, è stato messo solo vent'anni dopo, a pochi giorni dalla sua morte. Durante questo periodo, Bolaño raccoglie o appunta per la prima volta i nomi e gli scenari che si ripeteranno in libri successivi come Estrella distante, Llamadas telefónicas e Los detectives salvajes. In queste pagine si susseguono pertanto, persi nella città immaginaria e terribile di Santa Teresa, l'accademico cileno in esilio Óscar Amalfitano, sua figlia Rosa, un sivigliano a cui i russi tagliano la lingua, uno scrittore francese di nome Arcimboldi - che ci ricorda l'uomo di lettere scomparso in 2666... tutti fili sciolti ma al tempo stesso intessuti nella trama che compone questo "romanzo indemoniato", esempio paradigmatico dell'anima più avanguardista dell'autore.

È definito "gioco di guerra" un gioco che ricrea e simula uno scontro armato a qualsiasi livello, soggetto a regole che ne consentono il corretto sviluppo. Il tedesco Udo Berger è un campione di questa disciplina nel suo Paese. I giochi di guerra sono al tempo stesso la sua professione e la sua ossessione; riempiono la sua vita e occupano la sua mente in ogni momento. Anche durante il viaggio che intraprende con la fidanzata Ingeborg sulla Costa Brava, dove aveva soggiornato d'estate durante l'infanzia, fa installare un grande tavolo nella stanza d'albergo dove alloggia, per riflettere sulle strategie del suo nuovo gioco, "Il Terzo Reich". Una notte, tuttavia, Udo e Ingeborg conoscono un'altra coppia tedesca, Charly e Hanna, che li introdurrà in un mondo segreto nascosto dietro le spiagge e il sole. Un mondo popolato di personaggi dalla dubbia reputazione, dal passato oscuro e dal futuro ancora più enigmatico.

HISTORIAS DE CRONOPIOS Y DE FA - CORTAZAR JULIO - Random Spagna

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